impareggiabile è il record dell’ex Ticosa a Como. La grande fabbrica estesa, di proprietà della multinazionale francese Princel, chiuse i battenti nel 1980, lasciando di colpo senza lavoro 540 dipendenti. Fu un colpo enorme per la città, tanto che due anni dopo – nell’ingenuo tentativo di contrastare con le armi spuntate di un piccolo consiglio comunale il cambiamento radicale del mondo industriale – il Comune di Como comprò le mura della fabbrica per guidare l’ipotetica rinascita (a favore dell’acquisto da 7 miliardi di lire, votarono Dc, Pri e Psdi. Contrari Psi e Liberali. Astenuto il Pci).
Difficile dire che il peggio iniziò con quello sciagurato acquisto. Ma di sicuro i fallimenti politico-amministrativi che si sono succeduti nei 30 anni successivi hanno contribuito a fare dell’ex Ticosa un emblema dell’immobilismo lariano.