Como non è solo Ticosa e paratie. Un’affermazione ovvia? Non proprio, se è vero che il dibattito degli ultimi mesi si è soffermato quasi esclusivamente – per certi versi era inevitabile – sul destino dell’ex tintostamperia e sul cantiere fantasma del lungolago.
Un intervento dell’architetto Giorgio Costanzo, impegnato nell’associazione Iubilantes, ha avuto il merito di spostare l’attenzione sulla collina del San Martino, area finita nel dimenticatoio dopo le polemiche seguite alla bocciatura del “progetto campus” da parte di Fondazione Cariplo.
L’assessore Lorenzo Spallino ha invece acceso i riflettori sull’ex scalo merci, ridotto a una discarica con baracche improvvisate.
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