TartaRugosa ha letto e scritto di:
Antonio Moresco (2020)
Canto degli alberi, Aboca, Arezzo
L’autore, chiuso nella stretta dell’isolamento causato dalla pandemia, di notte esce e nel cammino lungo le strade deserte si sofferma a osservare gli alberi. Ne scopre la voce, il pensiero, la potenza comunicativa.
Parla agli alberi per parlare a se stesso, intrattiene dialoghi, interroga, risponde, instaura un sodalizio basato sul reciproco ascolto e in questi suoi intrattenimenti intersoggettivi con la vita arborea scopre le differenze tra essere umano ed essere vegetale, in un alternarsi continuo di flussi di coscienza, poesia, fantasia e sogni.
L’attenzione è rivolta soprattutto agli alberi murati, ritenuti così simili agli uomini murati di tutto il mondo a causa di un infinitesimo virus, e Moresco rimane folgorato dalla sapienza con cui queste creature sanno strappare la vita là dove trovano improbabili pertugi per nascere, negli spazi dove il vento ha deposto il…
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