Cara la mia ragazza, già mi manchi. Ho inviato su Messenger a Paolo qualche foto ed ora te ne invio un paio per te. Sono stati due giorni speciali, che mi hanno aperto gli occhi ed il cuore ad un mondo “altro”, così importante e coinvolgente. Stare in relazione con voi, con le piante, il lago, gli alberi gli animali, l’orto significa risintonizzarsi su altri livelli. Cosa che per voi è naturale ed è bello vedervi immersi nel tempo e luogo ove siete in quel momento. Splendido. Intanto ti abbraccio e ringrazio immensamente te e Paolo per questo dono. Grazie. Nottola (detta anche Stefania)
Categoria: Lettere
cronache di vita a Coatesa, da una lettera ad una nostra amica, 17 agosto
… In casa mia un gatto fisso c’e sempre stato
… In casa mia un gatto fisso c’e sempre stato , in questi ultimi anni invece la mia mamma ha la compagnia di gatti “ospiti passeggeri”. cerca sempre di tenere scatolette di scorta per non lasciarli a bocca asciutta.
Li dove hai visto la mia mamma e’ la casa dove sono nata 56 anni fa e dove ho trascorso un terzo della mia vita e ancora adesso quando arrivo li:
” ma sa slarga al coer ” certo per lei quei gradini sono un po impegnativi speriamo che la forza di arrivare ogni giorno fino a Castello non l’abbandoni.
Ma per noi , amici di Coatesa, i gradini sono la nostra storia.
betty
e’ proprio vero che se non si hanno occhi per quello che sta fuori dalla porta, se non si guarda niente , si puo’ anche girare il mondo ma …
cari amici di Coatesa
l’agriturismo della Madonna dei Ceppi e’ un posto meraviglioso dove si vive una serena pace.
e’ proprio vero che se non si hanno occhi per quello che sta fuori dalla porta, se non si guarda niente , si puo’ anche girare il mondo ma non importa …
settimana scorsa dalla strada ho visto la ” casa del cipresso” con le tapparelle chiuse e ho immaginato le tartarughe, i gatti, gli uccellini e tutti gli animaletti del vostro giardino fedeli custodi in attesa del vostro ritorno.
un caro saluto
betty
Il giardino dei ricordi, di Betty Molinari
Cari Paolo e Luciana
grazie per la vostra squisita ospitalita’
e’ stato per molto emozionante ritornare in quei luoghi .
Ora riguardando i video mi ritorna i mente la nostra passeggiata reale fra quei corridoi – su e giu per i gradini -e mi e’ venuta questa piccola poesia:
” il giardino dei Ricordi”
E’ come se il tempo non fosse passato
i momenti spensierati dei giochi li ho ritrovato.
Il fico malgrado le avversita’ del mondo
con coraggio ha allargato le sue fronde.
Quella barca, una volta cullata dalle onde
ora e’ accarezzata dal vento dispettoso
e riposa tranquilla sotto un cielo luminoso.
L’ infanzia e’ scivolata via ….
ma per me ritornare in quel giardino e’ stata
una magia ….”
Grazie di cuore a Luciana per i suoi doni dell orto
avevano un sapore particolare ..proprio come quelli di una volta –
Betty ( saluti anche da Rino)
Lettera da Diario di questo particolare agosto 2011
cara patrizia milanese

Qui continua a piovere e gioisco all’idea del dono di azzurro fattovi dal nostro lago. Domani torniamo su: la stanza del tiglio continua ad essere molto, molto umida
Qui continua a piovere e gioisco all’idea del dono di azzurro fattovi dal nostro lago. Domani torniamo su: la stanza del tiglio continua ad essere molto, molto umida …Appena trovo il momento giusto vi mando la foto della pantera nera che ieri se ne è scesa bel bella pre il giro di controllo: praticamente usa il nostro giardino per farsi di kiwi, sì sì hai capito bene. I gatti amano tantissimo i rami del kiwi e quando li potiamo si sfregano in continuazione assumendo l’aria da “fatti”. Nel nostro piccolo ci troviamo ad essere spacciatori “a gratis”.Baci e buono studio ma anche riposo domenicale
Lavori primaverili ed incontri casuali, ma graditi
- montato un tavolo da giardino,
- fatto la cura preventiva per le piante da frutto (sapone vegetale citronella, ortica e pinus),
- fatto la faticosa manutenzione dell’orto/giardino a terrazze, fra cui il lento lavoro di setacciamento di un cumulo di terra mescolata a leterizi
- mi moglie ha seminato la catalogna
Gabriele De Ritis: "Ci sono posti che sono solo località geografiche …"
Ci sono posti che sono solo località geografiche: possono essere raggiunti fisicamente da noi nei nostri viaggi senza che si riesca a conquistare lo ’spirito del luogo’. Ce ne andiamo via delusi e stanchi, per aver cercato invano; forse, anche disgustati, per un senso di noia che ci assale, per il tempo dedicato inutilmente alla valorizzazione di angoli suggestivi o di prodotti dell’arte, non importa quanto preziosi.
Giacomo Leopardi ha descritto ampiamente il senso di un’esperienza esemplare perché ‘vissuta’: ogni luogo si trasformava in ’sito’ per lui quando, dopo averne fatto ripetutamente esperienza, poteva collegarvi un ricordo. Lo spazio si faceva, dunque, tempo: rimembranza. E «una ricordanza, una ripetizione» era per lui tanto più cara, quanto più vago e indefinito era il segno che lasciava nella memoria ‘linguistica’ del cuore…
Ci sono siti che non ci appartengono. Eppure, ci sono familiari; suscitano in noi emozioni vive, anche solo a contemplarli da lontano, attraverso il racconto che ne fanno persone a noi care o per via di immagini che ci vengono restituite da amici lontani.
Nesso è uno di questi luoghi dell’anima. Frazione di Coatesa, sul Lario, è propaggine viva del Lago di Como, dove un amico – fortunatamente trovato in questa parte recente della mia vita che lui chiama pre-vecchiaia – deposita il suo sguardo amorevole di figlio riconoscente. Lì affondano le radici della sua esistenza operosa. Da quei luoghi ricava linfa per proseguire il cammino con la sua fedele compagna.
Si potrebbe dire che il viaggio incomincia da qui, da questa parte del mondo a cui è stato assegnato un significato esistenziale, perciò animico.
Non si viaggia, di solito, da soli. I luoghi dell’anima sono visitati lungamente e molto intensamente prima di recarsi fisicamente fin dove ad essi è stata data un’anima.
Il viaggio procede con l’aiuto dello sguardo di chi conosce il genius loci: non sarà un errare senza meta. Sappiamo già che non mancheremo di cogliere il centro: faremo esperienza dei luoghi.
Torneremo a casa più ricchi e riconoscenti, come si addice sempre agli ospiti che abbiano goduto del privilegio di fare a loro volta esperienza di spazi non immemoriali ma segnati dalla presenza dell’uomo, con i nomi e le date ben presenti alla mente e al cuore.
scritto da Gabriele De Ritis in: CAMMINARSI DENTRO (93): Nesso
Un Angelo su Coatesa
ciao Paolo, come hai già avuto modo di capire sono già a Milano, che in agosto quando non c’è nessuno è bella. nessun paragone ovviamente con Coatesa che è un incanto, ma un incanto che mi significa qualcosa perchè ci sei tu con L., perchè un angelo del luogo si è posato lì avendo trovato lì i suoi portavoce, i suoi cantori… un abbraccio di cuore
B.L.
Nesso nome di un centauro figlio di Issione e di Nefèle …
caro Paolo adesso è chiara la tua assenza da tracce e sentieri, eri qui a costruire con le pietre e i sentimenti il tuo omaggio alla tua terra del cuore,
Nesso … Nesso mi frulla in testa qualcosa di mitologico, agguanto un vecchio testo del liceo che conforta la curiosità:
Nesso nome di un centauro figlio di Issione e di Nefèle, partecipò alla lotta contro Eracle nella caverna di Folo e in quell’occasione fuggì fin sulla riva dell’Evèno in Etolia dove si stabilì facendo il traghettatore, (per il suo secondo incontro con l’eroe e per le tragiche conseguenze che se ne ebbero vedi Deianira)
Con valore figurato, la locuzione in camicia di Nesso indica un problema o una cosa che ci tormenta e di cui non riusciamo a liberarci
ti rimando a tutte le associazioni del caso!
saluti cari!
ps: com’è bella Luciana pensosa!
da una lettera di Laura
… in effetti ti senti in un posto magico …
Caro Paolo, vedo che sei sempre superinnamorato di Nesso e dintorni e ti capisco. Ci ho passato questo ultimo week end a casa di una amica e in effetti ti senti in un posto magico, girando verso sera tra i viottoli di sasso , tra le case in pietra che ogni tanto aprono lo sguardo verso il lago, con qualche signora seduta fuori l’uscio a rinfrescarsi e chiacchierare.
E’ un posto fuori dal mondo o è il nostro mondo (di cittadini metropolitani) che è fuori dalla dimensione dell’uomo? Che pace….
da una email di E.M.