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Como e il viaggio dei Re Magi – di Gerardo Monizza – NodoLibri – Storia, mito e leggenda

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Monizza Gerardo

Un ramo del Lago – Gerardo Monizza racconta Favole di lago e di monti – NodoLibri – Un ramo del lago – YouTube

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CANI FABIO, MONIZZA GERARDO, iCOMOGRAFIE. 365 storie per immagini da Como, Lario e Brianza, NodoLibri, 2018, p. 400

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iCOMOgrafie
365 storie per immagini da Como, Lario e Brianza

Scritto da Fabio Cani e Gerardo Monizza 

> 400 pagine a colori

> 375 immagini (tra fotografie, cartoline, stampe d’epoca, riproduzioni di dipinti, immagini di cronaca…)

> formato 15 x 24 cm

> elegante confezione (rilegatura “filo refe” e sovraccoperta)

> 25 euro (anziché 29) per chi acquista presso la nostra sede di Como (via Borsieri 16)

365 immagini: bastano? Sono sufficienti per “illustrare” e per scrivere la storia di un territorio, delle persone che lo vivono, di quelle che vi lavorano, che lo hanno amato, magari combattuto? Bastano per dire quante cose brutte e belle sono capitate nei secoli? No, certo. Tuttavia, ad ogni immagine di questo libro corrisponde una sollecitazione e questa narrazione ci riporta (attraverso la mediazione delle figure) al passato e al presente.

Non è detto che ci sia storia nelle intenzioni originali di chi produce un’immagine. Il risultato è segno o colore o luce su una lastra o pixel in un “jpg”: pura chimica, fisica o forma digitale. Tutto diventa storia solo nella lettura consapevole. Non c’è ormai nessuno che si intestardisca a negare il valore documentario delle immagini. Certo: bisogna applicarsi a “leggerle”, come si fa con le parole, senza limitarsi a guardarle con la coda dell’occhio. Alcune foto sono in primo luogo arte, ma quindi anche comunicazione e storia (quantomeno del soggetto, dello stile, del realizzatore). Anche pitture, cinema, televisione possono servire a ricostruire un ambiente, un orizzonte, un contesto culturale. In maniera “leggera”, a volte. Ma questo non ci pare un difetto.

Si sono scelte 365 immagini perché così vuole l’anno: persone, ricordi, situazioni, tradizioni, fantasie, progetti, luoghi, percorsi, lavori, prodotti… migliaia di occasioni di vita sono riassunte nelle poche righe di ciascuna scheda di questo libro. Ovviamente è stata necessaria una sintesi. Tuttavia, ogni immagine può essere utile ai lettori, affinché si possano riprendere quel che appartiene loro, ma che – magari – hanno dimenticato da qualche parte o addirittura perduto.

iCOMOgrafie, repertorio di storie ricavate dalle immagini, segue idealmente XXCO. L’architettura del XX secolo in provincia di Como pubblicato in due tomi (2017 e 2018). Entrambe le edizioni nascono dal collegamento tra web, editoria digitale e tradizionale, portando storie, notizie e immagini da internet alla carta, passando dai sistemi di lettura informatici più contemporanei.

365 tessere della loro memoria personale e collettiva.
Duemila anni di storia della città e del territorio.

Monizza Gerardo · Nodo Libri

La BOTTEGA NUOVA, di testa e di mano, Un piccolo saggio di GERARDO MONIZZA pubblicato in occasione della Festa del Legno di Cantù, NodoLibri edizioni – collana Calepini, Como 2016

Caro Gerardo

ieri ho letto il tuo libretto che mi è davvero piaciuto moltissimo.

E’ scritto bene (e questo è nel tuo stile) ma è anche un interessante saggio di sociologia economica.

Hai selezionato alcuni passaggi cruciali (l’idea, lo spazio, l’identità, il progetto, la materia,  gli strumenti, il mercato) facendo capire cosa era il lavoro artigianale di bottega. Quello che gli “apprendisti” imparavano per imitazione.

Il mondo delle merci è sempre quello (domanda e offerta) ma la qualità del lavoro manuale applicata direttamente agli oggetti un po’ si è perduta. Di certo il mondo umano  è molto più capace di accedere ai variegatissimi cataloghi che elencano prodotti che ci servono.

Ma non c’è più quella sequenza di luoghi e gesti che era la “bottega”, con il bancone, l’artigiano con il grembiale, ed il laboratorio del retrobottega.

Però tu concludi con una visione ottimista (“pessimismo della ragione e ottimismo della volontà” come diceva Gramsci, citando Romain Rolland):

I giovani disertano i controlli, le occasioni di riflessione, i progetti teorici. Però FANNO e si lanciano in mille nuove esperienze … sono giovani artigiani vivaci che nessuno riuscirà a bloccare e che stanno cercando un senso nuovo a un mestiere antico.

Insomma: c’è sempre futuro anche a partire  da un presente problematico

Paolo Ferrario

in treno, da ritorno da Milano, il 22 ottobre 2016

La Bottega nuova
Un piccolo saggio di Gerardo Monizza pubblicato in occasione della Festa del Legno di Cantù

€ 5,00Le riflessioni contenute nel piccolo libro La Bottega nuova sono dedicate ai giovani che devono affrontare – oggi – importanti scelte nella vita. Sono considerazioni offerte a coloro che stanno valutando una tra le strade che percorreranno nel futuro e si basano sull’esperienza di quelli che hanno già lungamente camminato per quei percorsi.… Entrare nel mondo artigiano, nella bottega nuova e tecnologicamente avanzata, non è dunque difficile, ma restarvi con la dovuta competenza richiede attenzione e anche umiltà. La sfida non è al mercato, ma ai retaggi di una cultura conservatrice che impedisce di vedere oltre i limiti del proprio territorio e che crea malessere e incertezza. La bottega nuova non si deve aprire solo sulla vecchia strada, sul cortile, sul paese, ma deve spalancarsi al mondo utilizzando tutti gli strumenti che l’artigiano possiede; la capacità della mano ma soprattutto la sua vivace intelligenza.  … http://www.jsc15.it/lavoro/imprese/2052-mestieri-monizza-la-bottega-nuova

Sorgente: Newsletter NodoLibri 11/10

AUDIO e VIDEO · Cani Fabio · Duomo di Como · Monizza Gerardo

MEMORIA DUOMO (NodoLibri, 1993) Video suite in dodici parti, scritta da Fabio Cani e Gerardo Monizza (realizzazione e regia Paolo Lipari)

 

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MEMORIA DUOMO (NodoLibri, 1993)
Video suite in dodici parti, scritta da Fabio Cani e Gerardo Monizza (realizzazione e regia Paolo Lipari)

Nella storia della città di Como, il Duomo appare quale centro fisico e simbolico: somma della storia religiosa, della vita civile, delle passioni e dell’arte comacina. Un capolavoro che si può guardare con occhi sempre nuovi.
Questo video, che avvicina immagini e musica, esplora la Cattedrale comasca, presentandone prospettive sconosciute e cogliendone le atmosfere più suggestive.
Monizza Gerardo

Philppe DAVERIO. QUEL CHE NON (SI) SA DI EXPO di Gerardo Monizza, 11 febbraio 2015

Immagine DAVERIO. QUEL CHE NON (SI) SA DI EXPO
di Gerardo Monizza

RISPOSTA ALLE CRITICHE DI PHILIPPE DAVERIO VERSO IL TERRITORIO COMASCO: “NON SAPETE PROMUOVERVI!”
 
La critica è sempre costruttiva anche quando è inutile. Non è un paradosso bensì una constatazione che deriva dalla lettura di alcune dichiarazioni di Philippe Daverio. L’illustre critico non risparmia nulla;  neanche le parole.
Sostiene infatti che il territorio comasco stia avviandosi  all’Expo in modo disordinato, senza preparazione,  privo di progettualità. Dichiarazione non solo imprecisa, ma anche falsa, dunque maligna, sicuramente poco fruttuosa.
L’illustre Critico evidentemente non s’è informato. E s’è lasciato sfuggire un minuto di silenzio: per riflettere ovviamente e per magari cercar di ricordare la complessità di un territorio “baciato dalla bellezza e favorito dall’arte” (parole Sue). Non bellezza tutta grande o immensa, ma certo interessante (parole nostre).
Il Critico coglie nel barile del catalogo artistico comense solo due momenti: il fin troppo celebrato Razionalismo e il consueto – per Lui  – sant’Abbondio. Dell’uno ignorando l’impegno di MAARC (Museo Virtuale Astrattismo Architettura Razionalista Como), di Archivio Cattaneo, dell’Ordine degli Architetti e dell’altro andando a dire cose davvero stravaganti (come quella dei due campanili uno del vescovo e uno delle monache… ed era un monastero maschile).
Cosa non sa l’Ineffabile Critico: che il territorio >>>

ottimo, gerardo. ci sono quelli che lavorano (esiste anche il LAVORO CULTURALE) e quelli che criticano. c’è qualcosa che non funziona nella critica dei “critici”: forse  il LAVORO CULTURALE

Cani Fabio · Monizza Gerardo

6 gennaio 2015, alle ore 16, presso l’Hotel Borgo Antico di Como (via Borgovico 47), Associazione Amici dei Musei, Università Popolare e NodoLibri invitano all’incontro “Incantati dalla Stella. Viaggio immaginario e storico dei Re Magi dall’Oriente all’Europa”

Immagine News Nodo6 GENNAIO: ”Incantati dalla Stella” all’Hotel Borgo Antico
Il giorno dell’Epifania presentazione di ”Como e il viaggio dei Re Magi”

Martedì 6 gennaio 2015, alle ore 16, presso l’Hotel Borgo Antico di Como (via Borgovico 47),
Associazione Amici dei Musei, Università Popolare e NodoLibri invitano all’incontro
Incantati dalla Stella. Viaggio immaginario e storico dei Re Magi dall’Oriente all’Europa“,
presentazione del libro Como e il viaggio dei Re Magi (edito da NodoLibri), con gli interventi di Gerardo Monizza (“Re Magi. Andata e ritorno”) e Fabio Cani (“Re Magi. A Milano e Como?”).
In San Fedele a Como vi sono quattro affreschi seicenteschi: Sposalizio della Vergine, Natività, Adorazione dei pastori. Nell’Adorazione dei Magi la scena è occupata dai Magi e dal loro seguito. Maria, Giuseppe e il bambino stanno in una casa in costruzione. Dietro c’è un ragazzo che spinge il braccio verso un buco, nella parete di fondo. Perché il ragazzo sta compiendo quel gesto? Intorno a queste immagini si ricostruisce il lungo viaggio dei Re Magi, dall’Oriente a Betlemme, ma anche (forse) a Milano, Como e Colonia. Un’occasione per indagare antichi racconti e miti.
 
Ringraziamo per la gentile ospitalità l’Hotel Borgo Antico.
Info:
0313380150 e 345136761

Monizza Gerardo · Natale, Capodanno, Epifania · Nodo Libri

Gerardo Monizza Nove giorni alla Notte Tradizioni natalizie e verbi irregolari , NodoLibri

Nove giorni alla Notte
Gerardo Monizza
Nove giorni alla Notte
Tradizioni natalizie e verbi irregolari 

Il Natale è una sanguisuga: asciuga le economie e le energie di intere famiglie. Pero è bello. Quasi necessario. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

In duemila anni s’è molto trasformato e, da evento pastorale, è arrivato al supermercato; dal buio della notte (santa?) all’esagerazione dell’illuminotecnica; dalla povertà (o meglio: dall’essenzialità) allo spreco.

Come tutti i riti di passaggio (le lancette del tempo girano inesorabili, ma ripassano sul quadrante) anche il Natale è una festa che coinvolge tutta una comunità che attende non si sa bene cosa…

Questo è il senso di Nove giorni alla Notte: nove storie più una (o nove pensieri, come più vi piace) che raccontano perché bisogna Illuminare, poi Spegnere, che siam nati per Sprecare, ma che dobbiamoAttendere, che ci tocca Regalare, che non possiamo non Augurare, che qualcuno deve Cucinare e altri Preparare, che bisogna Riunire e infine – purtroppo – Smontare.

Nove storie più una da leggere senza fretta, da aprire con curiosità, come un calendario dell’Avvento, ma che dura di meno. Nove immagini più una, declinate all’infinito, per riflettere sulla festività più amata e detestata dell’anno.

Un libro che dura solo dieci giorni

NodoLibri.

AUDIO e VIDEO · Basilica di Sant'Abbondio · Cani Fabio · Monizza Gerardo

Appunti Video su: Gli AFFRESCHI DI SANT’ABBONDIO a Como: – Cronaca illustrata del dramma (Gerardo Monizza); – Storia della basilica e degli affreschi (Fabio Cani), dal sito della Nodolibri

Immagine News Nodo”Gli affreschi di Sant’Abbondio a Como”
Resoconto filmato

Resoconto video, a cura del professor Paolo Ferrario, del pomeriggio di giovedì 11 dicembre presso l’Università dell’Insubria e la Basilica di Sant’Abbondio (via Regina):

– Cronaca illustrata del dramma (Gerardo Monizza);

– Storia della basilica e degli affreschi (Fabio Cani).

Basilica di Sant'Abbondio · Cani Fabio · Monizza Gerardo

GLI AFFRESCHI DI SANT’ABBONDIO: Gerardo Monizza: cronaca illustrata del dramma; Fabio Cani: storia della basilica e degli affreschi, Università dell’Insubria e Basilica di Sant’Abbondio, Como, 11 dicembre 2014

GLI AFFRESCHI DI SANT’ABBONDIO

Università dell’Insubria e Basilica di Sant’Abbondio, via Regina, ore 17.30

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Gli Amici dei Musei organizzano, in collaborazione con la basilica di Sant’Abbondio, l’Università dell’Insubria e l’Università popolare di Como, un appuntamento dedicato agli affreschi di Sant’Abbondio a Como: Cronaca per immagini. Gli affreschi di Sant’Abbondio a ComoGerardo Monizza: cronaca illustrata del dramma; Fabio Cani: storia della basilica e degli affreschi.

Gli affreschi del presbiterio, nella Basilica di Sant’Abbondio, costituiscono uno dei cicli pittorici più integri del primo Trecento in Lombardia: furono realizzati da un artista anonimo. Il programma iconografico inizia nell’arco trionfale affrescato con la rappresentazione dell’Annunciazione e figure di santi, nel sottarco. La volta della prima campata (recentemente restaurata) reca tracce di un cielo stellato e di quattro troni con i Dottori della Chiesa. Nell’arco che precede il catino absidale vi è un Cristo benedicente affiancato da due Arcangeli e, racchiusi in otto tondi, figure di Patriarchi, Profeti e altri santi. Il catino absidale presenta una raffigurazione della Deesis (Cristo benedicente tra la Madonna e Giovanni Battista) con ai lati San Pietro e San Paolo. Nell’abside, divisa in cinque parti verticali, sono affrescati venti episodi della vita di Gesù (Natività di Gesù, Predicazione, Passione). Nella fascia inferiore vi sono figure di Apostoli. L’insieme si connota per un linguaggio che unisce il ritmo del racconto con l’attenzione ai dettagli degli abbigliamenti offrendo uno spaccato della vita e dei costumi del tempo. Numerose immagini sulle lesene e sulle semicolonne, che separano gli episodi della vita di Gesù, rendono alquanto complessa l’interpretazione del programma decorativo. Ignoto è l’autore del ciclo di affreschi; è convenzionalmente chiamato “Maestro di Sant’Abbondio”. La critica colloca la realizzazione del ciclo tra il 1330 e il 1340 durante l’episcopato del vescovo francescano Leone Lambertenghi, committente dell’opera.

 

Andando là dalla Via Regina:

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