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Perspicito tecum tacitus quid quisque loquatur


Quest’anno la scelta è andata verso qualche operazione di silenzio, quale medicina omeopatica in mezzo a tanto gridare:

Perspicito
tecum tacitus
quid quisque
loquatur


Il fatto è che sul Dizionario delle sentenze latine e greche a cura di Renzo Tosi, Rizzoli Bur editore (p. 71) la trascrizione è:

Perspicito
cuncta tacitus
quid quisque loquatur

Disticha Catonis (4.20)

La domanda è:
quale delle due è la glossa giusta?

Amalteo ringrazia

Dopo nutriente conversazione la versione sia:

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