Fosse avvenuta in piena estate, quando le nubi temporalesche raggiungono anche i 10-12 chilometri di quota. e sarebbe stato un disastro. Ma a marzo i cumulonembi salgono con le loro sommità fino a 6-8 chilometri e la struttura stessa della nube, immersa entro temperature complessivamente più fredde, produce solo grandine “morbida”.
Così è avvenuto ieri, sabato 26 marzo tra le sponde del lago di Como e le vallate interne, dove intorno alle 18 si è scatenato un violento temporale accompagnato da una fitta scarica di grandine. Risultato, cime montuose semi imbiancate e al suolo fino a 5 centimetri di grandine, senza danni nè a cose nè a persone.
