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San Martino, non resta più nulla Nemmeno il sogno di un parco – Como città Como
I ricordi e le analisi raccolte da conversazioni in rete :
Paolo Ferrario:
io penso ad un parco cittadino come il Bois de Boulogne di Parigi. Con accesso a servizi di formazione e cultura nelle palazzine recuperate e restaurate. Valorizzando molto la connessione con le Ferrovie Nord che consentirebbe un fortissimo rapporto con i comuni del percorso Como/Milano
Margherita Borsoi Paolo Ferrario concordo Paolo! Unire ambiente e cultura sarebbe una carta vincente… Temo invece che lo lasceranno degradare così da giustificare la vendita ad amici degli amici… Che ovviamente lo convertiranno in strutture o appartamenti di lusso… Che aspettarsi da amministratori pervasi da miopia e incapacità di prospettive di sviluppo per un futuro più sostenibile…
Ornella Kauffmann Sì, é pazzesco, io sono arrivata a Como proprio per le chiusura (20 anni dopo la legge), con altri ho fatto tante cose, grandi feste per socializzare con la cittadinanza, progetti di tutti i tipi …ma alla fine siamo ancora a questo punto. Mentre il percorso del Paolo Pini é davvero virtuoso, riconversione vera e propria, l’Antonini di Limbiate é in stato di completo abbandono. A como, pur in una situazione complessiva assolutamente inaccettabile fortunamente sono rimasti poche eroiche associazioni (anche quelle risalenti a quegli anni) che continuano a cercare di mantenere almeno qualche iniziativa di animazione , come ad es. L’Università del tempo ritrovato, e altre cose, dedicate a pazienti e associazioni del territorio, per il resto condivido tristemente, un posto così bello. Come tu sai io sono assolutamente per il pubblico, soprattutto in psichiatria, ma devo anche tristemente concludere che solo nel “pubblico” italiano possono succedere cose del genere. Pensa che risorse buttate via, pensa solo al meraviglioso Parco..
Patrizia Pedrazzini Anche il parco di s.Artemio a Treviso, un tempo manicomio, ora ospita servizi di vario genere. Lo scorso settembre si è tenuto proprio lì l’Alzheimer Fest.
Beppe Rigamonti Guaschi era il luogo per quella università di studi umanistici che a Como manca , ma l’idea di un parco e di una città della cultura? perché no?
L’ha ripubblicato su MAPPE nelle POLITICHE SOCIALI e nei SERVIZI.
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