mostra “In-genius loci”, una serie di microinstallazioni custodite in teche con gioielli in argento e gelcoat (una specie di resina) che rappresentano calchi di vari angoli della città.
«Sono calchi in positivo – commenta l’artista – veri tasselli che si incastrano perfettamente nelle fessure e negli spaccati di parti di monumenti, palazzi e strutture cittadine . Vuoi un tassello della Fortezza Vecchia, del Mercato Centrale e del ponte di via Borra».
Attraverso questa sorta di “gioielli ambientali” l’artista cerca di narrare formalmente lo spirito del luogo, quel genius loci della città (da qui il titolo della mostra) e stabilire una connessione spirituale, emotiva e culturale con il territorio. Il gioiello relazionato con l’ambiente diventa così oggetto nomade, «Un ponte – sostiene Bisso – tra interiore ed esteriore, tra il luogo dell’utopia creativa e il mondo reale».