Estate · ORTO: lavori, cure, manutenzione

Le mie piante all’inseguimento dell’estate, di Paolo Pejrone – LASTAMPA, 1 ottobre 2011

 

A Revello, vicino a Saluzzo, nel mio giardino-microcosmo, le querce hanno aperto le foglie all’inizio di agosto: prima sono arrossite, poi sono cascate e da dieci giorni hanno le nuove foglie verdi, tenere e bellissime. Sembrano quasi le foglie di un’insalata, tanto sono leggere e trasparenti.

Questo vuol dire che c’è stato un «incidente climatico», che il caldo e il secco improvvisi, soprattutto la siccità, hanno reso le piante più deboli. Risultato? Gli alberi hanno perso le foglie. Hanno «finto» di tornare in abito invernale. Poi, con le prime piogge, per loro è tornata una specie di primavera e hanno prodotto le foglie nuove. Lo stato di malessere dei grandi alberi è forte, patiscono questo stress. Si percepisce il loro non star bene. Sono provate da un’estate così estenuante e lunga che sembrava non cominciasse ma che ora non finisce più. Tentennava: pioveva, faceva fresco, ora non si ferma.

Nel mio giardino, stanno bene le piante della macchia mediterranea come i corbezzoli e le filliree o gli allori e i viburni; percepisco tutta la gioia dei fichi, che amano i posti caldi e le lunghe estati. Colgo anche l’ebbrezza di gioia degli ulivi. E i pochi oleandri, che in genere in quest’epoca sono a riposo, sono in completa esuberanza estiva. Poi, ecco quello che incuriosisce, piante come gli ailanti, invadenti e aggressivi, sono invece in perfetto stato.

Ma non c’è da allarmarsi per quanto sta accadendo: le piante in certi momenti cercano di inseguire l’estate e non ci riescono. Non è nulla di grave: è un fenomeno che ogni tanto si ripete. E’ la natura.

Le mie piante inseguono la bella stagione – LASTAMPA.it.

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