Luca N su
Amaltea a Coatesa di Nesso.
Saprai senz’altro che Leonardo da Vinci ha lasciato una frase scritta a descrizione proprio di Nesso ed il suo orrido, già famoso alla fine del 400 quando è documentato un suo viaggio nelle nostre terre e sul nostro lago.
Inviato da Lodovico il Moro, quale suo capo ingegnere militare, per ispezionare fra l’altro Chiavenna, e progettare la sua nuova cerchia di mura…che è stata poi costruita e di cui oggi resiste solo un piccolo tratto di qualche decina di metri, con un torrione, soffocato fra un terribile condominio anni ’70 di poverissima fattura,il giardino di una casa e l’attraversamento della strada che conduce alla stazione ferroviaria della piccola cittadina.
Sono socio da circa 25 anni del Centro di Studi Storici Valchiavenaschi e ne ricevo annualmente il bollettino di studi.
Una realtà ben funzionante, perchè il centro è piccolo,e i montanari orgogliosi del mantenimento della memoria….e ci sono alcune persone dalla cervice aperta,animati da passione.
E’ la mia radice per parte materna, che ho sentito con questa modalità così particolare.
D’altra parte poco prima di voi, sgorga la fonte Pliniana, perchè descritta da Plinio il Vecchio, SULLA quale nel 500 è stata edificata la villa che ne porta il nome.
Così come i promontori hanno sempre attirato i nostri avi: Plinio costruendosi le due ville sulle punte di Bellagio e del Balbianello non ha fatto che emulare Catullo che se l’era costruita sul promontorio di Sirmione,proprio sulla punta (l’ho scritto,perché solo ora mi si sono associate queste due notizie, che singolarmente conosco da molto tempo).