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“Il libro è diviso in due parti – ha spiegato Giorgio Cosmacini – prebellica e gli anni della guerra. A sua volta dobbiamo fare una seconda divisione tra l’esperienza vissuta da me e quella raccontata da Cavalleri. Personalmente ho vissuto due tipologie di “vite”, nella prima parte dal 1935 al 1942 racconto l’area della Val d’Intelvi, in particolare Ramponio come villeggiante, mentre negli ultimi tre anni devo descrivere il paese in qualità di sfollato a causa dei bombardamenti su Milano.
vai a Esclusiva Cdn: Intervista doppia a Cosmacini e Cavalleri prima dell’uscita di 10 anni (1935-1945).