UNA CHIESA PER L’ESPANSIONE DI UN PAESE
Ancora una chiesa, recente e poco nota. I “nuovi” edifici ecclesiastici, con l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze liturgiche e pastorali, e anche con quello di differenziarsi dai modelli “antichi”, hanno sondato infinite possibili articolazioni, tipologie, tecnologie. Ingiustamente marginalizzate nei programmi di approfondimento storico-architettonico e anche in quelli di promozione turistica, contengono invece un patrimonio non indifferente di proposte e riflessioni.
(Fabio Cani)
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Chiesa dell’Eucaristia
Giuseppe Reynaud, architetto, Alberto Ostinelli, architetto
1992-1996
Tavernerio, piazza Don Benzoni
visibile – visitabile – ben conservata
L’edificio ecclesiastico, uno degli ultimi realizzati nel Comasco, coniuga il tema dell’aula unica con quello della planimetria centrale: un nucleo poligonale è infatti circondato da una sorta di ambulacro, quasi circolare, con pilastri cilindrici in cemento armato.
All’esterno la distinzione dei volumi è sottolineata da differenti finiture (con paramento in pietra naturale il basamento esterno, con intonaco rustico il volume centrale, cui si
aggiunge il cemento a vista del portico di accesso), all’interno dalle vivaci decorazioni che caratterizzano il tamburo del nucleo e il vano del presbiterio. L’illuminazione naturale
proviene quasi tutta dall’alto.
La chiesa, la cui prima pietra è stata posata nel 1993, e la cui dedicazione è avvenuta il 26 ottobre 1996, sorge nella parte bassa dell’abitato, dove, negli ultimi decenni, si è concentrata l’espansione urbana.
