letto in edizione cartacea
cerca in https://ordine.laprovinciadicomo.it/archivio/ricerca/autore/Clemente_Tajana/
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informazioni sulla “matita sanguigna”:
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http://www.nodolibrieditore.it/scheda-libro/fabio-cani/i-nomi-della-citta-9788871850863-156108.html
Slow Lake Como. Un progetto nato dalla passione e dall’entusiasmo di persone accomunate dall’adesione a una filosofia di vita slow e dall’amore per il Lago di Como, volto a valorizzarne il patrimonio storico, culturale, gastronomico e ambientale.
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CHI SIAMO – Slow Lake Como
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Monumento ai caduti: un’iconica forma di candida pietra altra 30 metri affacciata sul lago, simbolo inconfondibile dello skyline della città di Como. Tale monumento non esisterebbe – in questa sua forma – se non fosse per il poeta ed autore del Manifesto del Futurismo (1909), Filippo Tommaso Marinetti. Marinetti venne a Como nel 1930 per celebrare Antonio Sant’Elia, architetto e padre del manifesto L’Architettura futurista (1914). Durante la sua visita Marinetti impose come modello per questo monumento un disegno rappresentante una torre a faro realizzato in matite colorate ed acquarello di Sant’Elia. Il progetto fu poi sviluppato ed ultimato dal maestro del Razionalismo italiano, il comasco Giuseppe Terragni.
Lake Como Poetry Way – Wikivoyage, guida turistica di viaggio
“Su Piazza Verdi si ergono quattro edifici a rappresentare le epoche principali della città di Como:
la Casa del Fascio per il Razionalismo;
il Teatro Sociale per il Neoclassicismo e il suo Ridotto per la Belle Epoque;
il Duomo per il Rinascimento e il Barocco;
la Torre Pantera per il Medioevo”
citazione tratta da Salviamo la torre e l’eredità dei Plinii, di Massimiliano Mondelli in L’Ordine/La Provincia, 23 maggio 2021
“L’ultimo bagliore di un impero”, un documentario prodotto dal Comune di Como, scritto e diretto da Paolo Lipari: un viaggio alla scoperta di come si presentava la città lariana all’epoca in cui vennero nascoste le mille monete d’oro ritrovate nel centro storico il 5 settembre 2018.