ARTE

Biografia dell’artista – scultore  ELI RIVA (1921-2007)

Nato a Rovenna di Cernobbio (Como) nel 1921 e morto a Como il 12 febbraio 2007.


Dotato di una manualità eccezionale, valore oggi in disuso, Eli Riva affrontava tutti i materiali inventandosi anche le tecniche per lavorarli: dal metallo, nello sbalzo e ceselloappresi nelle botteghe artigiane, al marmo (perfino al porfido) quando fu chiara la sua vocazione alla scultura, al legno nelle grandi“Fionde”, alla cera delle ultime opere (ilmonumento a Papa Innocenzo XI e le “Case degli Angeli”). Per cera deve intendersi la “cera persa”, cioè da perdersi, mandata in fonderia saltando il passaggio del calco in gesso.

Alla manualità aggiungeva la dimensione culturale, una completa consapevolezza del fenomeno arte e del suo divenire, dalla tradizione alla contemporaneità. Nella sua lunga carriera portò infatti la scultura, in una maniera paradigmatica e personalissima, dallapienezza delle opere del “Novecento storico”, da cui era partito nei primi anni ’50, a forme piú leggere e spaziali: dalla forma chiusa all’ “opera aperta” (i “Situs”, o “Case degli Angeli”, degli ultimi anni ’90), e dal “figurativo” all’“astratto”. Diceva: “Non si diventa astratti dalla sera alla mattina”.

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Sorgente: Eli Riva

22 maggio 2016:

Carissimi soci,

ci facciamo vive con alcune belle notizie che arrivano quasi tutte nello stesso periodo…..
E proprio oggi è uscito un articolo sul Corriere di Como che le riassume con la solita attenzione affettuosa che Lorenzo Morandotti ha sempre dimostrato nei confronti dell’ Eli-uomo, oltreché della sua opera.

–  L’Ente turistico di Piazza Cavour ci aveva contattato spontaneamente tempo fa offrendosi di inserire il nostro nuovo Museo Eli Riva fra le cose culturalmente importanti da segnalare ai turisti; e ci offriva la visibilità della sua vetrina per il periodo dal 9 al 23 maggio. Per l’occasione mi sono affrettata a realizzare un nuovo pieghevole simile a quello nero che avete avuto l’anno scorso, sostituendo le “Opere in Como” con un nuovo testo e con nuove immagini che illustrano il museo e le modalità di apertura: ho deciso alla fine di aprire “su appuntamento”, lasciando una disponibilità continua ma, appunto, concordata.
La vetrina è stata realizzata con nuove riproduzioni di disegni di Eli su materiale plastico, che quindi rimarranno utilizzabili anche successivamente; dobbiamo smontarla domani mattina. Ma all’Ente Turistico rimarranno per sempre una locandina (anch’essa realizzata appositamente) e i pieghevoli in inglese, che verranno distribuiti ai turisti.
–  La seconda novità viene dal Comune di Cernobbio: mi ha telefonato e scritto il Sindaco Furgoni per dirmi che una commissione ha deciso di attribuire a Eli (alla memoria) il Premio ALBO D’ORO della CITTA’ DI CERNOBBIO: lo consegneranno a me e a mamma durante le celebrazioni del 2 giugno: voi dell’Associazione siete ufficialmente tutti invitati. La cerimonia si terrà il 2 giugno alle ore 10.30 nel parco di Villa Bernasconi (quel bel palazzo di fronte al muro di Villa Erba): in caso di maltempo nell’Aula Magna delle Scuole Medie.
–  Intanto stiamo continuando a restaurare lo studio di Eli: la sala piccola in settembre era ancora in alto mare: ora è completamente svuotata, imbiancata, con un nuovo impianto elettrico a norma, e riarredata, ma rigorosamente solo con le cose di papà, e lasciando assolutamente intatta la parete degli attrezzi. I libri di papà diventeranno la Biblioteca del Museo Riva. L’idea è quella di far diventare lo spazio piccolo un salone per eventi culturali di vario genere (serate di poesia, presentazioni di libri…) in modo da suscitare sempre movimento informativo intorno al Museo Eli Riva. A questo scopo creeremo anche sempre nuovi parziali allestimenti temporanei, sviluppando temi singoli dell’opera di papà: ex la ritrattistica, le vetrate di Sant’Agata, la ricerca del segno grafico…..
Luciano Caramel lanciava anche la proposta di organizzare giornate di studio invitando critici d’arte. Capirete che quest’ultima idea richiede sforzi economici e organizzativi che per ora io e mamma non possiamo più sostenere. Ma l’idea è bella. Vedremo cosa ci porterà il futuro. Non diciamo no a nulla…..
–  Sta arrivando  una nuova mostra, che realizzeremo per  L’HARMONY FESTIVAL, creatura della nostra socia benemerita Donatella Angelini: si terrà a GRAVEDONA nella splendida cornice del CHIOSTRO DI SANTA MARIA delle GRAZIE nei prossimi 11 e 12 giugno. La mostra ha un tema che si collega a quello dello stesso festival: LA MATERIA E LO SPIRITO e ha un motivo di particolare interesse nel fatto che porteremo molti inediti, opere mai viste in esposizioni pubbliche, fra cui alcuni disegni giovanili. Ho realizzato una apposita locandina e una apposita brochure  (www.gravedonaharmonyfestival.com )
Tutto quello che vi sto dicendo è appunto riassunto nel bell’articolo del sensibile Lorenzo Morandotti che appare oggi sul Corriere di Como con il titolo: MATERIA E SPIRITO, ELI RIVA INEDITO A GRAVEDONA – E UNA BROCHURE IN INGLESE PROMUOVE LE ATTIVITà DEL MUSEO DEDICATO AL MAESTRO.
Infine, con l’instancabile aiuto di Maurizio Cairoli, continuo, piano piano, a lavorare sull’aggiornamento del sito ( www.eliriva.it ) dove ora potete, finalmente, trovare una RICOSTRUZIONE dettagliata della MOSTRA DI VILLA OLMO attraverso moltissime FOTOGRAFIE che ho organizzato certosinamente suddividendole nelle sale in cui era allestita  la mostra:  insomma si può quasi rivisitarla e ripercorrerla passo dopo passo.  E a chi non l’ha vista dà un’idea precisa dell’esposizione. Era necessaria una testimonianza perenne di quello sforzo immenso che ha riportato l’opera di papà all’attenzione della città. la trovate con il titolo VILLA OLMO 2015
Io e mamma, insomma, continuiamo imperterrite ad andare avanti. In programma ora ho la stesura di un comunicato stampa in inglese da diffondere a livello internazionale con gli esiti della mostra di Villa Olmo – i 13.000 visitatori – e il Museo Eli Riva.
 Le idee nascono in continuazione. Anche se, come vi potrete rendere conto, con le nostre sole forze riusciamo a realizzare solo un minimo di quello che sarebbe necessario e doveroso nei confronti di Eli. Ma noi due non ci perdiamo d’animo.
Altre notizie vi arriveranno riassunte nel prossimo verbale della recente riunione annuale della nostra associazione che si è appena tenuta proprio nel salone in cui Eli lavorava e che, come dicevo, è stato appena restaurato.
Sapendovi sostenitori del nostro sforzo per portare l’opera di Eli al livello di notorietà che si merita, speriamo di farvi cosa gradita mettendovi al corrente di queste belle novità. Vi aspettiamo naturalmente al Museo, che dunque è visitabile sempre, ma su appuntamento: basta telefonare al nostro numero : 393 751 33 80 .
Giovanna e Enza

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