Quando l’invernale nebbia calerà sulle brulle rive nascoste da inerpicanti sponde e l’acqua rallenterà il suo tortuoso corso per scorrere placida alla foce dell’immenso mare, allora la quiete tutto sovrasterà e le ormai prive fronde si placheranno in statico essere.
Sarà allora che anche la mia anima ritroverà il beato atavico riposo e nulla più scorrerà nelle mie vene.
Così è scritto nel libro della vita; tutto ritorna come fu, ed allora anch’io sarò tornato.