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Il battello Plinio, piroscafo a vapore varato nel 1903, è affondato l’8 dicembre 2010. Lo ricorda un articolo di Barbara Gerosa pubblicato in Corriere della Sera 6 dicembre 2024

vai all’articolo di barbara Gerosa: https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/24_dicembre_06/il-plinio-il-titanic-del-lago-di-mezzola-recuperare-il-relitto-costa-piu-di-1-milione-sul-battello-ora-affondato-sali-anche-e52ba80c-a248-4de6-9833-182cd0422xlk.shtml

Il battello Plinio, un piroscafo a vapore varato nel 1903, è affondato l’8 dicembre 2010 nel Lago di Mezzola, in Lombardia.

Questo affondamento è avvenuto in una giornata di maltempo, caratterizzata da forti venti e piogge, che hanno contribuito alla sua inclinazione e successivo affondamento[1][2].

Storia del Plinio

Costruito dalla ditta Escher & Wyss di Zurigo, il Plinio era uno dei battelli più lussuosi e veloci della navigazione sul Lago di Como, con una lunghezza di 53 metri e una capacità di trasporto di circa 750 passeggeri[2][3].

Dopo decenni di servizio, fu dismesso nel 1963 e successivamente utilizzato come frangiflutti e bar galleggiante in diverse località, fino a essere ormeggiato presso l’Hotel La Barcaccia a Verceia[1][2].

L’affondamento

Il giorno dell’affondamento, il battello mostrava segni di imbarcamento d’acqua, probabilmente a causa della mancanza di manutenzione e del malfunzionamento delle pompe di sentina[1][3].

Nonostante fosse stato dichiarato un relitto di valore storico, nessuno era presente al momento dell’affondamento per tentare un salvataggio. Il Plinio scivolò sul fondo del lago, a circa 45 metri di profondità[1][2].

Progetti di recupero

Negli anni successivi all’affondamento, sono emerse iniziative per recuperare il relitto. Un gruppo di studenti del Politecnico di Milano ha proposto un progetto ambizioso per riportare in superficie il Plinio, considerato un simbolo della storia navale locale. Il piano prevede l’uso di palloni per sollevarlo delicatamente dal fondo del lago, evitando danni al relitto stesso e all’ambiente circostante[3]. Tuttavia, il recupero richiede un investimento significativo, stimato in oltre un milione di euro[3].

Il Plinio rimane quindi un’importante testimonianza della storia marittima del Lago di Como e un obiettivo per gli appassionati e i sostenitori della sua conservazione.


[1] https://www.scubaportal.it/relitto-plinio/
[2] https://valtellinamobile.it/piroscafo-plinio/
[3] https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/19_settembre_08/battello-fantasma-che-scorto-re-recupereremo-titanic-lago-b88e0bd4-d1fd-11e9-a7da-cb5047918faa.shtml

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