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PAOLO GIOVIO E I RITRATTI SENZA TEMPO, alla Pinacoteca Civica di Como – Via Diaz 84, fino all’8 febbraio 2026

IN PINACOTECA CIVICA – PALAZZO VOLPI

  • Sede: Pinacoteca Civica di Como – Via Diaz 84  pinacoteca@comune.como.it | +39 031 269869
  • Orari: martedì-domenica 10.00–18.00, chiusura lunedì – chiusi il 25 dicembre e il 1 gennaio – aperti il 6 gennaio
  • Biglietto: incluso nel biglietto d’ingresso alla Pinacoteca

PAOLO GIOVIO E I RITRATTI SENZA TEMPO

fino all’8 febbraio 2026.

QUI CARTELLA STAMPA con video e immagini

E’ in corso la mostra “La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo”, a cura dello storico dell’arte Bruno Fasola. Per la prima volta sono esposti 38 ritratti originali, di cui alcuni di proprietà della Pinacoteca e gli altri provenienti da prestigiosi prestiti di musei e collezioni private, offrendo un ritratto completo del primo “museo moderno” del Rinascimento ideato da Giovio.

Perché la mostra è attuale:

  • Paolo Giovio e l’idea di museo: con la sua “Villa Museo” sul lago di Como, Giovio fu il primo a concepire uno spazio dedicato alla conservazione, celebrazione e narrazione dei ritratti come memoria storica.
  • Allestimenti multimediali e innovativi: il percorso espositivo propone quattro sale tematiche che mettono in dialogo i ritratti, accanto a ampi spazi con installazioni immersive e interattive che permettono di esplorare le vite dei protagonisti della collezione e di fondere digitalmente il proprio volto con un ritratto storico, trasformando la visita in un’esperienza educativa e coinvolgente.
  • Avvicinare i giovani all’arte: un progetto didattico trasforma la collezione in un “album di figurine”, pensato per le scuole primarie, stimolando curiosità e partecipazione dei più piccoli alla storia e all’arte del territorio.

La mostra include capolavori di Dosso Dossi, Amico Aspertini, Bernardino Campi, Ridolfo del Ghirlandaio, Francesco Salviati, Baccio Bandinelli, artisti delle botteghe di Tiziano, di Sebastiano del Piombo e di François Clouet, offrendo un viaggio tra arte, storia e memoria che unisce la tradizione rinascimentale alla tecnologia contemporanea.

La mostra è accompagnata da un volume scientifico Electa e da un convegno di approfondimento il 31 gennaio 2026 con studiosi italiani e internazionali.

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