ARTE · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Nuova sala in Pinacoteca civica: MARIO RADICE E L’ARCHITETTURA

il sito visit como dà queste informazioni: https://www.visitcomo.eu/it/vivere/eventi/Mario-Radice-e-larchitettura.-La-collaborazione-con-Giuseppe-Terragni-e-Cesare-Cattaneo/

NUOVA SALA IN PINACOTECA
Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo
Inaugurazione: giovedì 31 marzo 2022 – ore 18
Pinacoteca Civica di Como
Intervengono:
Livia Cioffi, Assessore alla Cultura – Comune di Como
Maria Antonietta Marciano, Dirigente Cultura – Comune di Como
Veronica Vittani, Responsabile Musei civici – Comune di Como
Roberta Lietti e Paolo Brambilla, curatori del progetto
Una nuova sala permanente va ad arricchire il patrimonio culturale della Pinacoteca Civica di Como: giovedì 31 marzo alle 18 verrà inaugurata la sala dedicata a “Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo”.

Il progetto nasce come ideale seguito e consolidamento della mostra realizzata nel 2019 (“Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi”) che aveva messo in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e gli artisti comaschi, espressioni delle tre arti: scultura, architettura e pittura.
Prosegue con questa inaugurazione il cammino intrapreso di nuova valorizzazione del patrimonio artistico comunale della sezione Novecento della Pinacoteca civica, avviato nel 2020 con l’apertura delle due sale Giuseppe Terragni per i bambini: l’asilo Sant’Elia.
Il nuovo allestimento indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo, un rapporto di stima e amicizia, ma a volte anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, scritti, disegni preparatori e studi su carta, tra cui molti inediti conservati presso gli archivi della Pinacoteca di Como – in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.
La collaborazione con Terragni è rappresentata dalla Casa del Fascio di Como, di cui è visibile in mostra un accurato modello appositamente realizzato dall’architetto Paolo Brambilla, per la quale Radice aveva realizzato tra il 1932 e il 1936 due grandi bassorilievi per la Sala del Direttorio al primo piano e otto affreschi nel Salone delle Adunate al piano terra, interventi pittorici centrali per la nascita del primo astrattismo italiano, ammirati anche da Lucio Fontana.
Mentre con Cattaneo la collaborazione è per la Fontana di Camerlata. Concepita tra il 1934 e il 1935 per il piazzale di Camerlata di Como, da cui prende il nome, viene realizzata l’anno successivo in occasione della VI Triennale di Milano, trovando collocazione al centro del Parco Sempione, sull’asse fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace; demolita al termine dell’esposizione nel 1937, viene ricostruita a Como soltanto nel 1960.
La visita alla sala è arricchita da un podcast, che racconta la figura di Mario Radice nel vissuto quotidiano, attraverso la viva voce di quattro comaschi che a vario titolo ebbero modo di conoscerlo e frequentarlo.

La realizzazione di questa sala è stata possibile grazie alle donazioni, recenti e passate, di Francesca e Barbara Radice, che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico della Pinacoteca cittadina.

Dopo la giornata inaugurale, due momenti per scoprire la nuova sala
Sabato 2 aprile ore 11
Visita guidata
Giochiamo con Mario!

Info

dove: Pinacoteca civica, via Diaz 84 – Como

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: pinacoteca@comune.como.it

EMERGENZA COVID-19: Green pass e Green pass rafforzato
Verifica sul sito www.dgc.gov.it/web le limitazioni per l’accesso.

Orari

Ore 18.00

ARTE · Mostre · Pinacoteca di Palazzo Volpi

PINACOTECA CIVICA DI COMO. Opere scelte, Electa editore, 2021. Recensione di Pietro Berra in La Provincia di Como, 7 febbraio 2022. Indice del libro

vai alla scheda dell’editore:

https://www.electa.it/prodotto/pinacoteca-civica-di-como-opere-scelte/

Nelle parole “Pinacoteca civica” c’è un’alchimia: Pinacoteca rimanda a un luogo destinato a proteggere e custodire opere, mentre civica esprime l’appartenenza di questo patrimonio alla civitas.

Il volume raccoglie una selezione di opere conservate presso la Pinacoteca di Como, relative a un ampio arco cronologico: accanto ai materiali medievali delle chiese del territorio compaiono i ritratti degli uomini illustri della raccolta di Paolo Giovio (1483-1552); dalle opere provenienti dagli edifici religiosi soppressi si passa ai tesori del collezionismo, per approdare alle avanguardie storiche con il Futurismo di Antonio Sant’Elia, il Razionalismo di Terragni e l’Astrattismo comasco, fino al contemporaneo.

COMO città · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Pittura

Alfonso Salardi (Carpi 1914 – Como 1981), Tetti di Como, olio su tela, Pinacoteca di Como, sala 2.7

Alfonso Salardi (Carpi 1914 – Como 1981), Tetti di Como, olio su tela,

Pinacoteca di Como, sala 2.7

Chiave di volta · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Tema del secondo incontro: Carestia e peste, sfarzo e lusso nel Seicento comasco, a cura di Chiave di Volta, 21 giugno 2013

COME SI GUARDA E COSA SI DICE DI UN’OPERA D’ARTE?

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 18, ingresso libero

Appuntamenti a Palazzo Volpi coordinati da Darko Pandakovic e Elena di Raddo, a cura dell’Associazione Chiave di Volta.
Palazzo Volpi, la pinacoteca della città di Como, racchiude un patrimonio di opere che chiede di essere valorizzato. Ecco dunque un ciclo di cinque incontri, incentrati su altrettanti periodi della storia dell’arte lì rappresentati, che vedranno coinvolte più voci provenienti da diverse esperienze e professionalità. I relatori, attraverso brevi interventi, indurranno i partecipanti a guardare l’opera d’arte in modo non convenzionale. Gli incontri si terranno a partire da oggi con cadenza mensile, salvo la pausa estiva, fino alle soglie dell’inverno.
Tema del secondo incontro: Carestia e peste, sfarzo e lusso nel Seicento comasco. Nelle sale della Quadreria, al piano nobile di Palazzo Volpi, saremo accompagnati da Elena Di Raddo, ricercatrice presso l’Università Cattolica di Milano,Darko Pandakovic, appassionato di arte, coordinatore dell’incontro, Federico Pecchenini, dottore di ricerca in discipline storico artistiche all’Università Cattolica, e Eugenia Bianchi, storica dell’arte.

NdA: standole davanti (è la risposta alla prima parte della domanda, credo: io ero preparato su Grassis, ma poi è uscito Magris…)
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Chiave di volta · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Audio di: Come si guarda e cosa si dice di un’opera d’arte? Primo appuntamento: ABBIAMO ANCORA UNA SENSIBILITA’ ROMANICA?, Chiave di Volta 31 marzo 2013

del ciclo formativo a Palazzo Volpi COME SI GUARDA E COSA SI DICE DI UN’OPERA D’ARTE?, a cura di Darko Pandakovic ed Elena Di Raddo

Primo appuntamento venerdì 31 maggio – ore 18.00
ABBIAMO ANCORA UNA SENSIBILITA’ ROMANICA?

Nelle sale dell’arte romanica di Palazzo Volpi saremo accompagnati da:
Darko Pandakovic, appassionato di arte, coordinatore dell’incontro
Giulia Cammarata,  laureanda sull’arte medioevale presso l’Università Cattolica, stagista presso il Museo di Como

Angelo Dal Sasso, architetto paesaggista
Marina Bianco, designer ed educatrice per l’infanzia
Giuliano Arrigoni, psicanalista
Farnia Ferrari, studentessa d’architettura
Alessandro Verga, architetto esperto del territorio

Al link che segue il calendario dei 5 incontri e le modalità di partecipazione:
http://www.chiavedivolta.org/images/pdf/appuntamentiapalazzovolpi.pdf

L’iniziativa è aperta a tutti.
A sostegno dell’attività di CHIAVEDI VOLTA è possibile iscriversi all’associazione
presso la Libreria Plinio il Vecchio, Via Vitani 14, Como, dal martedì al sabato.
La quota di socio ordinario è di € 25,00 e ha 12 mesi di validità.

Per maggiori informazioni 339.6186062 – info@chiavedivolta.org 

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Paolo e Luciana, il 31 maggio 2013, da La Provincia del 1 giugno 2013

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Architettura · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Sant’Elia: nuovi studi e ricerche sui disegni della collezione civica. Incontro con Luciano Caramel, Letizia Casati e Alberto Longatti alla Pinacoteca civica, via Diaz 84,

ANTONIO SANT’ELIA OGGI

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 17, ingresso libero

Sant’Elia: nuovi studi e ricerche sui disegni della collezione civica. Incontro con Luciano CaramelLetizia Casati e Alberto Longatti
Un incontro di documentazione e riflessione sulla collezione di disegni di Sant’Elia di proprietà della città. Alla collezione negli ultimi anni, per iniziativa dei Musei Civici, ma anche grazie al sostegno del Rotary club Como e della Fondazione della comunità Comasca e ai contributi di Camera di commercio di Como e Fondazione del Credito Valtellinese, sono stati dedicati particolari studi che hanno condotto alla realizzazione di due sale multimediali permanenti dedicate al grande architetto in Pinacoteca e alla pubblicazione di un catalogo di tutta la collezione edito da Silvana Editoriale. Il volume, che riproduce tutte le opere, illustra la storia della costituzione dell’importante raccolta e documenta le vicende storico – critiche di tutti i disegni. Grazie all’impegno della conservatrice della Pinacoteca Letizia Casati e dei due massimi esperti dell’opera di Sant’Elia, Caramel e Longatti, si è provveduto alla riconsiderazione dei sin goli lavori, ma soprattutto a una nuova definizione di datazioni e di percorsi all’interno dell’intera produzione. L’incontro odierno fornisce l’occasione per  fare il punto sugli studi compiuti, ma anche per dare una lettura aggiornata dell’opera di Sant’Elia, che sempre più, come illustra la mostra La città nuova. Oltre Sant’Elia in corso a Villa Olmo e in Pinacoteca, si va qualificando come momento fondamentale dello sviluppo del pensiero architettonico e artistico in ambito internazionale degli ultimi cento anni. L’ingresso in Pinacoteca in questa occasione sarà libero e gratuito e permetterà, a chi non l’avesse ancora fatto, di visitare oltre alle sale multimediali anche l’esposizione di oltre cinquanta disegni del grande architetto, allestita come introduzione alla rassegna di Villa Olmo.

NdA: intanto, mi rendo conto di non aver dato sufficiente enfasi, a Villa Olmo è arrivato l’ultima opera che mancava, visitatevela…

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MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

percorso tattile Un Medioevo tutto da toccare. Progetto, promosso dai Musei civici e dall’assessorato alla cultura del comune in collaborazione con l’Unione italiana ciechi

MEDIOEVO TUTTO DA TOCCARE

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 15

In occasione della 54ª giornata nazionale del cieco, festa di Santa Lucia, verrà inaugurato il percorso tattile Un Medioevo tutto da toccare. Il progetto, promosso dai Musei civici e dall’assessorato alla cultura del comune in collaborazione con l’Unione italiana ciechi, è diretto in primo luogo al pubblico dei non vedenti e ipovedenti, ma è rivolto anche al pubblico vedente, per il quale si prevede un ampliamento delle modalità di fruizione del patrimonio culturale. Il percorso si svolge nella sezione medievale, che è ordinata in senso prevalentemente cronologico e con aggregazioni attente alla provenienza territoriale. Dati i lunghi tempi che necessita la percezione tattile, la visita prevede un gruppo non superiore a 5-6 persone e avrà la durata di circa un’ora e mezza. La metodologia di fruizione scelta si basa essenzialmente sull’esplorazione tattile e sull’utilizzo di sussidi che supportano e facilitano il proce sso di percezione, cognizione e interpretazione degli oggetti. L’uso della descrizione verbale, simultaneo alla visita tattile, servirà a rafforzare la comprensione dell’opera, con funzioni talvolta colmative. Fondamentale nella scelta della metodologia di fruizione si è rivelata la collaborazione con l¹Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione provinciale di Como, il miglior interlocutore locale nel campo della disabilità visiva. La sezione ha fornito la massima collaborazione, partecipando attivamente alla progettazione del percorso, supervisionando tutte le attività e offrendo preziosi consigli sulla scelta dei sussidi e sulla stesura dei testi esplicativi, mettendo a disposizione risorse umane e strumentali (stampante braille, tavolette braille, stampante con sistema stereocopy). Questi i sussidi del percorso: pianta tattile e pianta ingrandita della sezione medievale, didascalie in Braille, testi di approfondimento in Braille, in cara ttere ingrandito e in formato elettronico per l’uso del sintetizzatore vocale. Tutte le opere potranno essere toccate solo dopo aver indossato dei leggeri guanti in lattice, in modo da preservare la naturale patina del marmo. Il percorso, dopo l’inaugurazione, sarà sempre fruibile in autonomia, sia dai non vedenti e ipovedenti sia dai vedenti, che potranno utilizzare tutti i sussidi, disponibili all’ingresso della Pinacoteca. Sarà possibile prenotare, con almeno due settimane di preavviso, la visita con la presenza di un educatore museale.