GENIUS LOCI · Monti Sibillini

Minime Storie: Letteralmente… infatati, il resoconto del workshop sui Sibillini, di Alessandra Cicalini

Le premesse c’erano tutte: il progetto appassionante, il luogo magico, il periodo pasquale e la neve. Del resto, l’avevo anche scritto, sempre su questo spazio, poco prima di partire per 

Castelluccio di Norcia, un paesino abbarbicato appena sotto il Redentore, la cima appartenente alla montagna del Vettore,

la più alta di tutta la catena dei Sibillini

Già sapevo insomma quanto mi sarei fatta coinvolgere e quanto avrei continuato a pensarci anche dopo, scrutando i monti dalle finestre di casa mia, tuttora imbiancate, nonostante i primi rondoni che via via si avvicinano sempre di più alle nostre grondaie

tutto l’articolo ed il ricordo è qui:  Minime Storie: Letteralmente… infatati, il resoconto quasi impossibile del workshop sui Sibillini.

Momenti salienti della lezione di Cesare Catà tenuta durante il workshop “Letteralmente fotografia” ideato e condotto dal fotografo Giovanni Marrozzini a Castelluccio di Norcia (Perugia), dal 28 al 31 marzo 2013, con la collaborazione della giornalista Alessandra Cicalini. Cesare Catà, filosofo, è autore, tra gli altri del libro intitolato “Filosofia del fantastico. Escursione tra i monti Sibillini, l’Irlanda e la Terra di Mezzo”, Edizioni il Cerchio.
Nella lezione si è soffermato sui Mazzamurelli, le fate caprine e la loro regina Sibilla, e sul Guerrin Meschino, il romanzo di Andrea da Barberino scritto nel secolo XIV sulla base di preesistenti leggende orali:

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Letteralmente fotografia / workshop sui Sibillini — Giovanni Marrozzini fotografo

workshop “letteralmente fotografico” della durata di quattro giorni nel meraviglioso Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Il tema affronta i diversi modi del raccontare attraverso immagini e parole.
Il workshop è destinato ai cercatori dello spirito dei luoghi, dal reportage descrittivo alla storia fortemente interpretata, da rintracciare anche con interviste, articoli, racconti, poesie, tweet, sms, in breve con tutti i modi in cui possa esprimersi la fotografia e la parola scritta.
Nell’immediato ci si propone di fissare nella memoria dei singoli partecipanti e in quella collettiva l’anima unica e irripetibile del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, una comunità ricca di storia e tradizioni popolari, di leggende affascinanti e misteri antichi come il mondo. Che fine ha fatto, ad esempio, la Sibilla, la fata incantatrice che ha dato il nome a una cima della catena appenninica, cui il virtuoso Guerrin Meschino seppe resistere come Ulisse con le sirene? E perché mai Pilato finì per morire nel lago che porta il suo nome, dopo essersi lavato le mani del destino di Gesù? E dove si nascondono i mazzamurelli, i folletti che battevano contro le mura delle case per mandare messaggi dall’aldilà? E come si concilia la natura schiva e lavoratrice dei contadini di Castelluccio di Norcia e dintorni con la presenza in un passato neanche tanto distante di torvi negromanti e conturbanti streghe?

Ad Alessandra Cicalini (giornalista freelance) l’impegnativo compito di introdurre i procacciatori di storie nelle tecniche di base di composizione di un’intervista, un articolo, un testo qualsiasi.

ad Giovanni Marozzini il compito di fornire una lettura immediata delle opere fotografiche indicando i punti critici, gli elementi deboli, fornendo le possibili alternative al processo compositivo degli autori.
Il resto lo farà il paesaggio

vai all’intero articolo qui Letteralmente fotografia / workshop sui Sibillini — Giovanni Marrozzini fotografo.