Caro Paolo, vedo che sei sempre superinnamorato di Nesso e dintorni e ti capisco. Ci ho passato questo ultimo week end a casa di una amica e in effetti ti senti in un posto magico, girando verso sera tra i viottoli di sasso , tra le case in pietra che ogni tanto aprono lo sguardo verso il lago, con qualche signora seduta fuori l’uscio a rinfrescarsi e chiacchierare.
E’ un posto fuori dal mondo o è il nostro mondo (di cittadini metropolitani) che è fuori dalla dimensione dell’uomo? Che pace….
da una email di E.M.
caro paolo adesso è chiara la tua assenza da tracce e sentieri, eri qui a costruire con le pietre e i sentimenti il tuo omaggio alla tua terra del cuore,Nesso nesso mi frulla in testa qualcosa di mitologico, agguanto un vecchio testo del liceo che conforta la curiosità:nesso nome di un centauro figlio di Issione e di nefèle, partecipò alla lotta contro Eracle nella caverna di Folo e in quell'occasione fuggì fin sulla riva dell'Evèno in Etolia dove si stabilì facendo il traghettatore, (per il suo secondo incontro con l'eroe e pr le tragiche conseguenze che se ne ebbero vedi Deianira)(con valore figurato, la locuzione in camicia di Nesso indica un problema o una cosa che ci tormenta e di cui non riusciamo a liberarci-ti rimando a tutte le associazioni del caso!saluti cari!ps: com'è bella Luciana pensosa!
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grazie, laura tante graziemi sono permesso di trattenere il tuo scrittofarà parte delle lettere (tag epistolario) che arrivanoa presto
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