Sono del tutto d’accordo con la valutazione del sindaco Mario Lucini
la localizzazione dell’ospedale sant’anna è una delle scelte più infelici della politica locale comasca.
La posizione sulla napoleona era perfetta. Bastava ristrutturare dentro quell’area urbana
Il risultato è che ora l’unico “ospedale cittadino” è quello privato del Valduce. Sono state più anticipatrici dei bisogni le suore, che i vari direttori sanitari, sindaci, corporazioni sanitarie, sindacati, associazioni che hanno caldeggiato la attuale assurda localizzazione.
Paolo Ferrario
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Che sia un «ospedale modello» nessuno lo mette in dubbio. A quasi due anni dall’inaugurazione del Sant’Anna bis, però, non si placano le polemiche sulla collocazione del presidio sanitario e soprattutto sulle difficoltà viabilistiche e sulla carenza di mezzi pubblici per raggiungere la struttura di San Fermo della Battaglia. Ad accendere la miccia è stato il sindaco di Como, Mario Lucini, al suo primo intervento al Sant’Anna da quando ha indossato la fascia tricolore. Ieri, alla festa del patrono, il primo cittadino, dopo aver elogiato la qualità del servizio offerto e ringraziato gli operatori, non ha risparmiato una stoccata sulla localizzazione dell’ospedale Sant’Anna.
«Sul luogo scelto per edificare l’ospedale ho sempre avuto una mia idea e continuo ad averla – ha detto chiaramente – Non sono affatto convinto che San Fermo fosse la scelta migliore». In cima alla lista delle problematiche, quella viabilistica.
«Sinceramente, sono preoccupato quando si registrano problemi viabilistici, in particolare sulla via Varesina e in prossimità dell’incrocio di Montano Lucino – ha detto Lucini – Ci sono gli elicotteri, per fortuna. Ma la questione del traffico non può essere sottovalutata».
da «Il Sant’Anna è un ospedale modello ma realizzato nel posto sbagliato».
