Un pensiero riguardo “Como – città murata, la Via 5 Giornate che va verso il Duomo”
mi scrive ***
grazie mille per queste belle e rare immagini.
Sono state girate durante i recenti restauri del Duomo facciata ed altro.
Pensa che mia sorella che lavora all’Archivio di Stato di Como-ebbene sì,in parte è una malattia familiare-ha potuto avere l’occasione unica all’epoca di salire sui ponteggi di facciata per poter dare conferma all’identificazione di alcune statue di Santi osservandole da vicino con i loro attributi tradizionali,visto che a volte scritte scolpite non ce ne sono e l’osservazione fdal basso è talmente di scorcio che risulta impossibile trarre delle conclusioni che non siano ancora nel campo delle ipotesi o delle attribuzioni azzardate.
Praticamente ha visto queste opere come in pochissimi le hanno viste da quando sono state scolpite dai fratelli Rodari,se non loro stessi,gli operai che le hanno messe in opera,e pochi restauratori nel corso dei secoli,fra cui l’architetto Federico Frigerio che ha smontato pietra su pietra la facciata per eliminare il problema del fuori piombo all’inizio del 900 e l’ha rimontata come fosse un’enorme costruzione di Lego.
E’ salita fino all’altezza dell’edicola più alta,quella del Redentore,l’ultima prima della cuspide della facciata.
Un po’ da vertigine,sia fisica ma anche per la bellezza pura e intatta che si è trovata ad osservare non dal basso in alto ma a tu per tu.
buone cose e saluti a chat noir.
mi scrive ***
grazie mille per queste belle e rare immagini.
Sono state girate durante i recenti restauri del Duomo facciata ed altro.
Pensa che mia sorella che lavora all’Archivio di Stato di Como-ebbene sì,in parte è una malattia familiare-ha potuto avere l’occasione unica all’epoca di salire sui ponteggi di facciata per poter dare conferma all’identificazione di alcune statue di Santi osservandole da vicino con i loro attributi tradizionali,visto che a volte scritte scolpite non ce ne sono e l’osservazione fdal basso è talmente di scorcio che risulta impossibile trarre delle conclusioni che non siano ancora nel campo delle ipotesi o delle attribuzioni azzardate.
Praticamente ha visto queste opere come in pochissimi le hanno viste da quando sono state scolpite dai fratelli Rodari,se non loro stessi,gli operai che le hanno messe in opera,e pochi restauratori nel corso dei secoli,fra cui l’architetto Federico Frigerio che ha smontato pietra su pietra la facciata per eliminare il problema del fuori piombo all’inizio del 900 e l’ha rimontata come fosse un’enorme costruzione di Lego.
E’ salita fino all’altezza dell’edicola più alta,quella del Redentore,l’ultima prima della cuspide della facciata.
Un po’ da vertigine,sia fisica ma anche per la bellezza pura e intatta che si è trovata ad osservare non dal basso in alto ma a tu per tu.
buone cose e saluti a chat noir.
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