Da quest’anno abbiamo MOLTO bisogno di un aiuto per il giardino. Ne abbiamo bisogno di più rispetto agli altri anni
E’ vero che il nostro è un giardino fatto da corridoi che seguono la linea d’acqua. Non è un “giardino piano”: è un giardino fatto da 6 “corridoi” e 4 spiazzi. Proprio per questo è strano e impegnativo
L’aiuto arriva dai giardineri.
Tuttavia ci sono i giardinieri che tagliano l’erba e puliscono e poi ci sono i “giardineri poeti”
Paolo è un giardiniere poeta. Ha imparato da suo padre, fin da quando era piccolo, ad osservare l’indole di ogni pianta. “Cuncta”: proprio di ciascuna pianta
Quando pota osserva la direzione, la struttura e l’intenzione di ogni ramo.
Paolo è capace di accorgersi in mezzo a un prato, che ci sono delle piantine piccole che NON dovevano essere tagliate. Ma il bello è che si accorge di queste piantine dalle intenzioni di coloro che le hanno messe lì. E così è successo per le Belle di Giorno che Luciana da tempo aspettava nella zona dell’orto.
Paolo è un giardinere poeta che sa far risaltare la forza dei muri di pietra che sostengono il giardino a corridoi di Coatesa bassa.
Ed ecco il risultato finale di questo fine giugno:
http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/il-manifesto-per-i-filosofi-giardinieri.html
[…]”Non tratterò neppure di tecnica; benché sia appassionato di orticoltura, la tecnica in sé mi annoia. Il giardinaggio è un esercizio spirituale, una maniera di guardare il mondo, di interrogare la natura da vicino. Non è tecnica, ma poesia.”[…]