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Positività della nuova collocazione
La nuova collocazione all’interno della Caserma De Cristoforis di Prefettura, Direzione Territoriale del Lavoro, Archivio di Stato, Agenzia delle Entrate, Commissione Tributaria Provinciale, Questura e Polizia di Stato consente senza alcun dubbio di rivitalizzare un complesso immobiliare di grandi dimensioni e di difficile ricollocazione sul mercato immobiliare.
Non solo.
L’innesto di una massa critica di funzioni pubbliche può determinare l’attivazione di un processo virtuoso in tutto il quadrante sud del quartiere, facilitando il recupero delle diverse aree dismesse presenti a ridosso dell’asse viario della Napoleona: ex Lombarda, ex Pastificio, ex tintostamperia Napoleona, ex tintostamperia val Mulini — Due Ponti.
E ancora.
Il trasferimento degli uffici descritti in Caserma offre anche una occasione straordinaria: quella legata alla aggregazione degli archivi del Comune di Como, dispersi in varie sedi, alcune delle quali destinate ad essere alienate, insieme al corpo straordinario degli archivi dell’ex ospedale psichiatrico del San Martino.
La richiesta da parte del Comune di un simile intervento come standard qualitativo va sostenuta presso l’Agenzia del Demanio e condivisa con la città.
Importanza delle sedi attuali
Ciò detto, non può restare indifferente la circostanza dell’allontanamento di tali funzioni dal centro storico e dalle sue immediate vicinanze.
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Sorgente: Uffici pubblici alla caserma De Cristoforis: un approccio urbanistico – 2012/2017 – Medium