Torno non è solo il “delizioso paesetto” descritto da Hermann Hesse. È un borgo agricolo e anche manifatturiero, che ha una lunga storia fatta di lavoro, di fatiche e di invenzione: lavoro nei boschi e nei piccoli appezzamenti di terra strappati alla montagna, lavoro nelle case per tessere panni di lana, lavoro nelle piccole officine e lavoro ambulante in Italia e fuori d’Italia per costruire oggetti in filo di ferro: gabbie, trappole e altri strumenti di uso domestico. Un borgo che molti, per sopravvivere, hanno dovuto abbandonare, ma anche un borgo dove molti da fuori sono venuti a costruire le proprie ville o a portare lavoro e intraprendere iniziative innovative in campo industriale e sociale. Questo testo – frutto di un lavoro di un gruppo di soci dell’Associazione Culturale via de Benzi 17 – cerca di raccontare il succedersi di questi eventi. L’ampio arco di tempo preso in considerazione ha costituito una scelta necessaria per cogliere tendenze e ricorrenze nella storia di Torno: ciononostante ha permesso di approfondirne solo alcuni aspetti critici.
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