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Devo proprio ringraziarti: i tuoi racconti sono un misto di ragione e sentimento, e le foto mi hanno letteralmente scatenato la sindrome di stendhal! Che luoghi incantati: da una parte mi rassicurano che in qualche parte del mondo c’è ancora la natura come vera protagonista, dall’altra mi hanno reso ancora più dolenti i poveri brulli paesaggi che mi circondano.
Sì, è stato un agosto veramente impegnativo. Per la prima volta tappati in casa dalle 12 in avanti perchè fuori si bruciava e poi ore e ore di bagnatura a cui paolo attribuisce l’incriccamento della mia schiene che ha fatto capolino settimana scorsa.
Ha piovuto un unico giorno e ora che il sole va a dormire più presto le temperature si attestano sui trenta gradi, ma sempre senza parvenza di nuvole e tanto meno acqua.
Sono stata molto in apprensione per le tartarughe perchè nonostate i rettili amino il caldo, quando è troppo è troppo. Credo si siano trovate comunque dei bei rifugi inseguendo l’ombra di cespugli e anfratti.
Per lungo tempo non è cresciuto un bel niente, per cui la raccolta differenziata si è ulteriormente differenziata, lessando le zucchine “scappate”, belle grosse e sugose, togliendo dai vasi dell’orto (regolarmente bagnati e riconoscenti) trifoglio e un’ erba di cui non conosco il nome ma che fa impazzire tutte le tarte, con parsimonia i pomodori e le bucce dei frutti.
Ora dopo la pioggia del 18 agosto le cose vanno meglio per loro e sicuramente posso interpretare il loro desiderio di mandare un carapacesco saluto a osanna, di cui sono lieta di sentire che tutto procede per il meglio e a cui anch’io faccio tanti auguri di buona e veloce rimessa. …