

Villa Leoni si trova a Ossuccio, sulla sponda occidentale del Lago di Como, ed è un esempio significativo dell’architettura moderna italiana. Commissionata da Raffaele Leoni e Diana Peduzzi per la loro famiglia, gli Leoni Malacrida, industriali nel settore dolciario, la villa è stata progettata dall’architetto Pietro Lingeri tra il 1938 e il 1944.
Caratteristiche Architettoniche
Struttura e Design
- La villa ha una forma quadrata all’interno di un organismo rettangolare, con muratura in pietra e solai in latero-cemento.
- Presenta un tetto a falda unica e ampie superfici vetrate che si affacciano sul lago, permettendo una vista panoramica e una luminosità naturale negli ambienti interni[1].
Dettagli Estetici
- I colori esterni della villa sono stati scelti attraverso uno studio cromatico che include tonalità come il guscio d’uovo per la facciata principale e il rosa salmone per le travature del patio.
- Gli interni presentano colori tenui come azzurro, verde e rosa, con pavimenti in mosaico di marmo bianco e nero[1].
Storia e Restauro
La costruzione della villa ha affrontato diverse difficoltà legate all’approvvigionamento dei materiali durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, Lingeri scrisse a un collega descrivendo le sfide nel completare il progetto. Negli anni ’90, la villa è stata sottoposta a un restauro che ha riportato alla luce i colori originali delle superfici esterne e interne, oltre ad adeguamenti tecnologici necessari per l’abitazione contemporanea[1].
Attualmente, Villa Leoni è di proprietà privata e continua a essere utilizzata come abitazione. La sua posizione dominante offre una vista spettacolare sul lago e sull’isola Comacina, rendendola non solo un luogo di residenza ma anche un importante esempio di architettura del Novecento in Italia.
[1] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00038/
