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Con l’affondamento, è finita una storia lunga 108 anni. Costruito dalla ditta «Escher&Wyss» di Zurigo nel 1902, il piroscafo entra in funzione l’anno successivo e resta in servizio fino al 1963, quando viene posto in disarmo alla diga di Como. Dieci anni dopo è acquistato dal Centro nautico di Colico e ormeggiato al nuovo porto del paese, con funzione di frangiflutti. Viene adibito a ristrante e disco-pub, quindi a gelateria, e infine messo in vendita nel 1998. Rilevato dal titolare dell’albergo «La Barcaccia» di Verceia, Nando Curti, viene trasportato sul lago di Mezzola. Curti, però, non ottiene l’autorizzazione per trasformarlo in un ristorante sull’acqua e i responsabili dell’Oasi del Pian di Spagna emettono un’ordinanza che intima all’albergatore di trovare una nuova collocazione al battello, fuori dall’area naturalistica. Si fanno avanti, allora, diversi potenziali acquirenti, ma nessuna trattativa va a buon fine.
Il “Plinio” è stato vincolato dalla Direzione regionale beni culturali e paesaggistici della Lombardia, che ha emanato un «Decreto di dichiarazione d’interesse storico particolarmente importante».
