Anna Bi. 14/3/42 · infarto

lettera a A

grazie, ***
per l’intenso tuo feedback
ho pensato spesso in questi giorni alla dura vita delle malattie improntate alla cronicità
la mia è stata una mazzata improvvisa che, per ora, non ha intaccato in profondità tutte le componenti delle “abilità”
anche la risonanza magnetica è un solo evento di un’ora.
ben più duri sono stati i tuoi 40 giorni
se emanuele severino è stato il migliore compagno delle prime notti di terapia intensiva (con la sua tematizzazione di noi umani dell’occidente che ci affidiamo alla potenza della tecnica), quello più adatto alla fase del riaggiustamento è michel de montaigne
senti cosa diceva:
“Nelle iniziative che implicano me solo ed in cui sono completamente libero, se dico quanto mi ripropongo di fare mi sembra di prescriverlo a me stesso, e mi pare che metterne a conoscenza altri equivalga a imporlo a me stesso”
montaigne è il filosofo “giusto” per il tempo presente: insegna ad osservarsi senza interpretare: solo osservarsi
ed è per questo che trasferisco la mia vicenda privata sulla Polis delle reti web:
è un potente esercizio dell’io
un saluto affettuoso
e buona giornata

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