Con oggi l’Ospedale Sant’Anna è stato definitivamente trasferito alla estrema periferia della città di Como, dopo Camerlata e Rebbio e ai confini con Lurate Caccivio.
Si sono rivelate con più visione sul futuro le suore dell’Ospedale Valduce, che non hanno esitato a far sconsacrare la (ex) chiesa di San Filippo, per allargare gli spazi destinati ai reparti ed ai servizi. Il Valduce ora disporrà anche di un grande parcheggio, proprio in centro città, in zona strategica e sicuramente preferibile per una popolazione demograficamente invecchiata.
I tecnocrati della Regione Lombardia e i loro servitori hanno imposto alla politica locale una decisione costosa e scomodissima per gli spostamenti dei malati e dei loro familiari.
L’antico ospedale Sant’Anna fu costruito negli anni 1468-1485 e localizzato nella attuale via Cadorna, dunque nel centro storico della città:
Nel 1932 fu spostato nella sede di Camerlata:
E ora è stato ulteriormente allontanato e portato a 5 chilometri dalla città storica, con una scelta di politica sanitaria deprecabile e per nulla corrispondente ai bisogni dei cittadini, che per gli esami clinici sceglieranno di necessità il Valduce cittadino.
Nessun mio complimento agli amministratori locali.



