«Il cantiere delle paratie è allo sbando». A pensarla così sono sempre più persone e il fronte di chi chiede di fermare tutto prima che sia troppo tardi, di fare chiarezza una volta per tutte su tempi, costi e progetto, si ingrossa ogni giorno che passa. A metà ottobre Antonello Passera, proprietario dell’albergo Terminus aveva lanciato l’affondo: «A questo punto bisogna stoppare i lavori tra piazza Cavour e Sant’Agostino. Teniamo la passeggiata attuale, sistemiamo la pavimentazione ma non allarghiamola. E abbandoniamo per sempre l’idea delle paratie
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Gli architetti Pierangelo Sfardini e Darko Pandakovic, che hanno presentato nei mesi scorsi un esposto in procura dopo il disastro del muro, lanciano un ulteriore allarme:
….le tre domande cruciali al sindaco Stefano Bruni. Domande finora rimaste senza risposte certe:
«Chi è il tecnico responsabile del progetto originario e delle successive varianti?
«Qual è il quadro economico originario, quelli successivi e quello attuale?».
E ancora: «Ogni progetto pubblico, per legge, deve essere accompagnato da un cronoprogramma. Quali sono i tempi di attuazione?».
I due architetti aggiungono: «Siamo di fronte a un’esercitazione, un esperimento che cambia in corso d’opera, c’è totale improvvisazione. Ora basta, stabiliamo un programma minimale che sia ragionevole e sicuro e chiudiamo al più presto la partita» perché, a loro dire, «siamo ancora in tempo, invertiamo la rotta adesso».Ma, per ripartire, i due non hanno dubbi: «Prendiamo atto che le cose stanno andando male: Fermiamoci. E poi ripartiamo con serietà, con una commissione di alto livello. All’insegna della trasparenza e della chiarezza, cosa che finora è totalmente mancata». Infine propongono di «rinunciare definitivamente a qualsiasi barriera idraulica meccanica, limitandosi al generale innalzamento di circa 60 centimetri della passeggiata in corrispondenza di piazza Cavour».
Michele Sada
Gisella Roncoroni
vai all’intero articolo qui: Il cantiere è a rischio disastri Siamo allo sbando, fermatelo – Cronaca – La Provincia di Como.