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Il consiglio comunale di Como è diventato un saloon. Scontri verbali, liti, insulti – da Cronaca – La Provincia di Como

Il consiglio comunale è diventato un saloon. Scontri verbali e liti non sono mancati negli ultimi mesi

…. Gli episodi clamorosi sono tre. Il primo vede protagonisti l’assessore leghista Diego Peverelli e il consigliere Donato Supino (Prc), con quest’ultimo che stuzzica l’esponente della giunta parlando di scarsi risultati della raccolta differenziata. Peverelli reagisce gridando: «Provi a guardare la sua città d’origine (Benevento, ndr). Se vuole lasciare Como, la accetteranno volentieri!». Supino non ci sta e alza la voce a sua volta: «Ti faccio una mozione di sfiducia, così poi discutiamo e vediamo!». Lo scontro degenera, l’assessore tuona: «Torni nella sua città! Lei ha solo la macchina targata Como!». Replica Supino: «La mia città è Como! Non capisci un c…, stai zitto dai! Io sono a Como dal 1961!».

… Il secondo scontro, ancora più violento, coinvolge Alessandro Rapinese (gruppo misto), che attacca la maggioranza e in particolare Luigi Bottone, reo di esser passato nelle ultime settimane da oppositore a stampella di Bruni. Sono le 22.40 quando lo chiama ironicamente «Scilipotone» (dal nome del deputato Scilipoti, uscito dall’Italia dei valori per andare a sostenere Berlusconi) e inizia uno show che porta il presidente Pastore a togliergli la parola. Rapinese va su tutte le furie: «Presidente, lei sa che non sarà rieletto al prossimo giro, si cerchi un posto di lavoro che è meglio. Arrivederci». E si avvia verso l’uscita. Ma dai banchi della maggioranza gli gridano «buffone». E lui: «Zerbini… Barboni!». Marco Butti (Pdl) sbotta: «Ma basta…». Rapinese di rimando: «Stai zitto o chiama lo zietto! Mi avete rotto i c… Me ne vado, barboni! Barboni!». Lasciando l’aula litiga anche con l’ex compagno di partito Dario Valli: «Hai mandato dei documenti per il piano Argent in settimana? (si riferisce al contestato progetto in zona Bassone, curato da Valli, ndr)». Risposta: ««Vergognati!». «No, vergognati tu!». Urla dalla maggioranza: «Vai fuori! Devi lasciare l’aula!». ….
Il terzo risale a inizio serata: un durissimo scontro tra Pasquale Buono (Autonomia liberale) e l’assessore Enrico Cenetiempo, nel corridoio che porta alla sala consiliare. Le urla si sentono distintamente finché Buono entra in aula furibondo, inveendo contro il sindaco e gridando: «Le vostre sono solo ripicche!». Il motivo della lite? L’elenco con i nomi degli scrutatori per il prossimo referendum, elenco che ogni consigliere può presentare per “suggerire” dei cittadini (l’accordo prevede 2 nomi alla maggioranza e uno alla minoranza per ogni seggio). Quando Buono scopre da Cenetiempo che i suoi nomi sarebbero stati cassati o drasticamente ridotti in quanto viene ormai considerato un consigliere «di minoranza» (per aver votato contro il bilancio), si imbufalisce. E inizia a gridare: «Dovevamo mandarvi a casa a novembre! (Buono contribuì a salvare il sindaco dalla mozione di sfiducia, ndr). Sono cose da matti! Questo è il vostro modo di fare politica?». ….
Michele Sada

da: Saloon Cernezzi la notte degli insulti – Cronaca – La Provincia di Como.

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