Il bar Nova Comum è l’ultimo di una catena di chiusure che sta coinvolgendo l’intera città. Nel 2011 a Como hanno cessato l’attività oltre 50 esercizi commerciali, già una quarantina nel 2012. Abbassate le serrande per dieci negozi di via Milano alta: un negozio d’abbigliamento, il negozio di scarpe “Betty Flowers”, un rivenditore di biciclette, il caseificio, il bar “La Cantinetta”, il bar d’angolo con viale Roosvelt,mentre la trattoria “Lariana” ha il cartello “affittasi” .
In via Milano bassa hanno chiuso due negozi d’abbigliamento e uno dei pochi ferramenta rimasti in città (trasferitosi in via Giulini). Il “Self – service “di piazza Peretta non c’è più, come anche il negozio di scarpe “Vitulli” (noto per il suo rifiuto del contante).
Strage di chiusure in via Borgovico, con molti negozi impolverati: ben 7 esercizi chiusi, con le vetrine sporche e abbandonate. Nella zona vecchia della strada i locali dell’ex negozio di sport sono lasciati andare al loro destino, come il colorificio “Gabi parati” e la macelleria. Alcuni esercizi hanno il cartello “in vendita” o “in affitto” già da molto tempo.
Hanno cessato l’attività, in viale Rosselli, anche il negozio d’abbigliamento “Mesquita” e quello di elettronica “Bazzoni”.
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