Brunate · Gentile Gianfranco "Tato" · LAGO DI COMO-LARIO: Luoghi I MONTI, poesia di Gianfranco Gentile, detto “Tato”, inviata il 21 maggio 2020 (Grazie !!!) 21 Maggio 202021 Maggio 2020 Tracce e Sentieri I MONTI Si guardavano ormai da millenni senza che nessuno facesse dei cenni poi, nella luce di un chiaro mattino si vollero unire , Brunate e Bisbino. Fece loro da testimone un caro amico, il Bollettone e sacerdote, forse per il suo nome, fu il Monte San Primo che in quell’occasione fece un sermone veramente divino. Brunate era di bianco vestita con un grande manto di pizzo di neve, Bisbino portava un vestito marrone, il suo sarto fu il fuoco di un mascalzone. Gli invitati non furono molti però da lontano guardavano in tanti e incuriositi da quell’unione c’erano Appennini, Alpi e Prealpi. Ad un tratto giunse una voce: “Viva la sposa, viva la sposa” e tutti applaudirono all’esclamazione del Monte Rosa. Passaron poi tanti e tanti lustri tra vita tranquilla, ma anche trambusti, decisero allora di non star più soli e fecero un figlio che nacque tra i fiori. Montorfano vollero così chiamarlo in ricordo di un caro zio lontano scomparso purtroppo, diciamo per mano, di un terremoto antivesuviano. Montorfano era un bel monticello affettuoso, garbato, un figlio modello e per premiarlo gli fu regalato un bel laghetto da tutti invidiato. Era un laghetto puro e lucente, nelle sue acque, molta gente, andava a bagnarsi nei giorni assolati per poi sdraiarsi sui verdi prati. Però, come tutte le cose buone, dell’acqua pura restò solo il nome e dopo tanti e tanti anni anche il laghetto soffrì di malanni. Nacquero uomini a dismisura; crebbero case, fabbriche e cemento che insediandosi in quella pianura inquinarono acqua, aria e firmamento. Morirono così Brunate e Bisbino lasciando in vista il loro scheletro appassito, così fu segnato il loro destino, ma non era quello che Dio avrebbe voluto. Finisce qui la storia di due monticelli che per mano dell’uomo cessaron d’esser belli e che lasciarono un caro figlioletto che ancora combatte per avere rispetto. Si chiama Montorfano e questo nome s’addice a un monte senza genitori, a un monte infelice, facciamo ora in modo che questo piccino non debba seguire un turpe destino! Condividi su:FacebookTwitterLinkedInWhatsAppTumblrE-mailPinterestMi piace:"Mi piace" Caricamento... Correlati Condividi su:FacebookTwitterLinkedInWhatsAppTumblrE-mailPinterestMi piace:"Mi piace" Caricamento...