Segue poi il promontorio della CAVAGNOLA che si insinua verso il golfo di Argegno con uno slancio nel suo sporgere, che sembra mostrare il desiderio di mescolare le rispettive coste. Su di esso si trova una chiesa, con una fonte copiosissima ; da un piccolo molo in pietra squadrata, il sagrestano, fino a pochi anni fa, esponeva una lanterna illuminata (ed erano i marinai a offrire l’olio), come aiuto nelle tempeste, per offrire una direzione sicura a quanti, nelle notti di burrasca, si erano allontanati dal faro di Lavedo. Da questo punto , per quaranta miglia, si stende quel golfo decisamente ricurvo che giunge fino al promontorio di Torno
In Paolo Giovio, La descrizione del Lario (1537), Polyhistor, 2021, pag 40