Argegno, il qual posto quasi in un golfo del Lario, vien in due partito dal fiumicello, che ivi scarica la Valle d’Intelvi sì celebre per l’industria de’ suoi abitanti. Traversandola per lo lungo sboccasi con viaggio di miglia circa sette al lago di Lugano. Incontransi per lo viaggio caravane di muli carichi per lo più di carbone, che sfogasi ad Argegno per imbarcarlo. E’ singolare, che non vi siano marmi nella valle Intellvi, e però gli abitanti di quelle piagge si diedero alle opere di gesso lustrato, nelle quali sono abilissimi.
In Giovanni Battista GIOVIO, Como e il Lario (1795), Valentina edizioni, 1999, pag, 135
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