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ripenso a quello che già tanti anni fa diceva mio papà: non è concepibile che un luogo che ha la fortuna di avere un lago, sposti tutto su strada e non su acqua. Un tempo era la normalità. Penso ai trasporti pesantissimi che arrivavano dalle acciaierie di Dongo, via lago e poi via treno, senza occupare un centimetro di strada. Non voglio sembrare ancorato al passato, ma era tutto un via vai di comballi, gondole, trasporti di ogni tipo: per spostare i materiali l’acqua è sempre stata la via privilegiata. Con l’avvento del motore tutto il trasporto è passato dalla strada, perché era più veloce. Ma arrivati a questo punto, guardarsi indietro non è sbagliato. …