
Il Pontificio Collegio Gallio di Como ha una storia che risale al 1583, quando fu fondato dal cardinale Tolomeo Gallio.
Questo istituto educativo è situato in un’area precedentemente occupata da un convento degli Umiliati, un ordine religioso che operava nella zona sin dal XII secolo. Dopo la soppressione degli Umiliati nel 1571, i loro beni furono ceduti al cardinale Gallio, il quale decise di trasformare la struttura in un collegio per l’educazione dei giovani, in linea con le direttive del Concilio di Trento[1][6].
Fondazione e Sviluppo Iniziale
Il 15 ottobre 1583, il cardinale Gallio ricevette l’approvazione papale per fondare il collegio, affidandone la gestione ai Chierici Regolari di Somasca, noti per il loro impegno nell’educazione della gioventù abbandonata.
I lavori di ristrutturazione dell’edificio iniziarono nel 1583 e il collegio fu inaugurato il 18 giugno 1589[1][2]. Inizialmente, gli alunni erano principalmente figli di famiglie nobili locali, ma vi fu anche un’inclusione di orfani, sebbene in numero limitato a causa delle pressioni aristocratiche[1].
Secoli XVII e XVIII
Nel corso del Seicento, il collegio subì modifiche significative a causa di inondazioni e necessità ecclesiastiche. Fu istituito un seminario nel 1629 per la formazione dei sacerdoti, e la struttura continuò ad espandersi per accogliere un numero crescente di studenti[1][3]. Durante il Settecento, il collegio si arricchì di decorazioni artistiche grazie al lavoro del pittore Carlo Carloni, che abbellì gli interni con affreschi e opere d’arte[1].
XIX secolo e Riforme
Il collegio affrontò sfide durante le soppressioni religiose dell’epoca napoleonica e le successive riforme austriache. Dopo una chiusura temporanea, riaprì nel 1791 grazie all’intervento dell’imperatore Leopoldo II. Nel 1823, ottenne la parificazione con le scuole pubbliche, facilitando l’accesso degli alunni alle istituzioni superiori[1][2][4].
XX secolo e Oggi
Nel Novecento, il Collegio Gallio continuò ad adattarsi alle nuove esigenze educative con ampliamenti strutturali e l’introduzione di corsi scientifici e tecnici. Nel 1912, fu riconosciuto come monumento di interesse nazionale. Oggi offre una gamma completa di programmi educativi che includono scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, oltre a licei scientifici con specializzazioni biomediche[1][6][3].
Il Pontificio Collegio Gallio rappresenta quindi un’importante istituzione educativa con una lunga tradizione storica e culturale, continuando a svolgere un ruolo significativo nella formazione delle nuove generazioni a Como.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Pontificio_Collegio_Gallio
[2] https://www.collegiogallio.it/le-origini/
[3] https://www.collegiogallio.it/quattro-secoli-di-storia/
[4] http://www.demo11.soluzione-web.it/objects/pagina.asp?ID=18
[5] http://www.demo11.soluzione-web.it/Common/pagina.asp?ID=23
[6] https://www.diocesidicomo.it/gallio-collegium-comense/
[7] https://www.collegiogallio.it/lottocento/
[8] https://www.collegiogallio.it/il-novecento/
La struttura del Collegio Gallio di Como ha subito numerosi cambiamenti nel corso dei secoli, riflettendo le esigenze educative e le trasformazioni architettoniche dell’epoca.
Fondazione e Struttura Iniziale
Fondato nel 1583, il collegio era inizialmente un edificio conventuale degli Umiliati, ristrutturato per accogliere gli studenti. La struttura originale comprendeva una chiesa e spazi per l’insegnamento delle materie classiche, in linea con l’educazione dell’epoca.
Settecento
Nel 1757, la struttura appariva già diversa, con l’aggiunta di nuove aule e spazi per gli studenti. Durante questo periodo, il collegio si concentrò sull’ampliamento delle sue funzioni educative, integrando corsi di filosofia e teologia[5].
Ottocento
Con l’arrivo del XIX secolo, il collegio si adattò alle nuove esigenze educative. Nel 1880, fu introdotta una sezione per le materie scientifiche e tecniche, portando alla costruzione di un secondo cortile nel 1886. Questo ampliamento segnò un passaggio significativo verso una formazione più moderna[4].
Novecento
Durante il Novecento, il collegio continuò a subire trasformazioni. Nel 1912, furono effettuati abbellimenti significativi alla facciata e al cortile interno. La struttura venne ulteriormente modernizzata per rispondere alle esigenze educative contemporanee e per migliorare gli spazi comuni[2][3].
Ristrutturazioni Recenti
Negli ultimi decenni, il Collegio Gallio ha continuato a evolversi, mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione. Sono stati effettuati lavori di restauro per preservare il patrimonio storico mentre si implementavano nuove tecnologie e metodologie didattiche.
In sintesi, la struttura del Collegio Gallio è passata da un semplice convento a un complesso educativo moderno, attraverso una serie di ristrutturazioni e ampliamenti che hanno risposto alle sfide educative dei vari periodi storici.
[1] https://www.collegiogallio.it/quattro-secoli-di-storia/
[2] https://www.collegiogallio.it/il-novecento/
[3] https://www.collegiogallio.it/lottocento/
[4] https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/29/Como_-_Collegio_Gallio_0951.JPG?sa=X&ved=2ahUKEwiBjraY4p2LAxU0pZUCHVUNJpkQ_B16BAgHEAI
[5] https://www.collegiogallio.it/il-settecento/
[6] http://www.demo11.soluzione-web.it/Common/Pagina.asp?ID=85
[7] http://www.demo11.soluzione-web.it/objects/Pagina.asp?ID=84
[8] http://crocifissocomo.altervista.org/alterpages/files/NSPdic.pdf













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