LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT’ELIA
Villa Olmo, via Cantoni 1, dalle 10 alle 20 / Pinacoteca civica, via Diaz 84, dalle 10 alle 20, biglietto unico a 10 sacchi
La Città Nuova. Oltre Sant’Elia. Cento anni di visioni urbane 1913-2013
L’esposizione, aperta al pubblico da oggi fino al 14 luglio, analizzerà un secolo di visioni urbane, attraverso 100 opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi quali Antonio Sant’Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang,Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden,Carsten Höller e altri.
Alle 15, tutti i giorni, proiezione integrale di Metropolis (Germania, 1927, 148 minuti) di Fritz Lang con Brigitte Helm, Gustav Fröhlich, Alfred Abel, Rudolf Klein-Rogge,Fritz Rasp, Theodor Loos e Heinrich George
Nel Ventunesimo secolo, una gigantesca metropoli è governata in modo dittatoriale da un monopolista che vive con il figlio e i propri collaboratori in un paradisiaco giardino. Gli operai vivono, invece, in fabbriche sotterrane esortati alla rassegnazione. Il capo di tutto questo è l’imprenditore – dittatore Joh Fredersen, che vive in cima al grattacielo più alto. Suo figlio Freder vive in un irreale giardino eterno, popolato da sensuali fanciulle. Improvvisamente irrompe nel giardino l’insegnante e profeta Maria, accompagnata dai figli degli operai, che lo invita a guardare i “suoi fratelli”. Freder rimane così colpito dalla visita di questa donna, che decide di visitare il sottosuolo e immediatamente si rende conto delle condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare gli operai, i quali anche se stremati non possono commettere il minimo errore, pena l’esplosione della macchina di cui si occupano e la morte dei meno fortuna ti, evento a cui Freder assiste. Ancora in preda alle allucinazioni, dovute allo scoppio e ai fumi fuoriusciti, vede la macchina come un grande Moloch che ingoia le sue vittime umane. Sconvolto da tanto orrore e brutalità decide di parlarne con suo padre per far cambiare le cose. Il padre si preoccupa solo della minaccia che l’incidente può costituire per il suo potere e fa visita all’inventore delle macchine di Metropolis, Rotwang, che vive da solo, struggendosi per la perdita di Hel, la madre di Freder morta di parto, che scelse Fredersen al suo posto. Rotwang ha progettato un robot in grado di sostituire in tutto l’uomo. Questo robot sembra avere un corpo da donna, e proprio una donna diventerà poiché l’inventore è capace di trasformare quell’ammasso di metallo in una figura indistinguibile da una persona in carne e ossa…
da La Settimana InCom di Alessio Brunialti