La Cortesella, un quartiere storico di Como, ha subito significative trasformazioni nel corso del XX secolo, culminate nella sua demolizione tra il 1938 e il 1946. Questo intervento urbanistico è stato motivato da problemi di igiene e degrado, che avevano caratterizzato la zona per decenni. Oggi, la ristrutturazione del quartiere e la sua memoria storica sono oggetto di interesse.
Storia e Demolizione
Originariamente, La Cortesella era un quartiere medievale situato tra i portici di Via Plinio e piazza Cavour. Era noto per le sue botteghe e case, ma anche per la mancanza di igiene e la frequentazione di individui problematici[2][3]. Nel tentativo di risanare l’area, il Comune di Como avviò un piano regolatore nel 1934, che prevedeva la demolizione delle strutture esistenti[5][6]. Il 30 ottobre 1937, il quartiere fu colpito dal “piccone risanatore”, portando alla distruzione totale delle sue abitazioni[2][3].
Progetti di Ristrutturazione
Negli anni recenti, si è iniziato a riflettere sulla memoria della Cortesella e sulla possibilità di ristrutturarne alcuni aspetti. Un esempio è il progetto di ristrutturazione dell’antico palazzo Casa Comanedi, avvenuto nel cuore del quartiere. Questo intervento ha mantenuto elementi architettonici originali come la scala interna in pietra e ha rispettato lo stile locale con facciate austere e armoniose[1]. L’obiettivo era creare un edificio che si integrasse con l’ambiente circostante pur mantenendo una propria identità architettonica.
Riconoscimento della Memoria Storica
Nel 2002, per commemorare la Cortesella, l’artista Nino Lupica realizzò un’opera in ceramica che richiama gli affreschi della chiesa dedicata ai Santi Nazaro e Celso, distrutta durante le demolizioni[2]. Questa iniziativa rappresenta un tentativo di mantenere viva la memoria di un quartiere che ha avuto un ruolo significativo nella storia di Como.
Conclusioni
La ristrutturazione del quartiere La Cortesella non è solo un intervento architettonico; è anche un atto di riconoscimento della sua storia e della sua importanza culturale. Mentre gli edifici moderni si integrano nel tessuto urbano attuale, è fondamentale ricordare le radici storiche che hanno plasmato l’identità di Como.
[1] https://www.odsofficinadellascala.it/la-cortesella-como/
[2] https://www.ilfaggiosullago.it/luoghi/la-cortesella-di-como/
[3] https://oldcomo.altervista.org/la-cortesella-i/
[4] https://coatesa.com/category/como-citta/centro-storico-di-como/cortesella/
[5] https://coatesa.com/2019/02/08/como-la-demolizione-del-quartiere-della-cortesella-1938-1946/
[6] https://www.wearch.eu/giuseppe-terragni-e-la-misura-urbana/
[7] https://maarc.it/opera/progetto-di-ricostruzione-del-quartiere-cortesella-a-como/
[8] https://ecoinformazioni.com/2020/07/24/arci-como-webtv-estate-con-noi-palinsesto-24-luglio-fabio-cani-un-quartiere-scomparso-la-cortesella/