infarto · Luca M

email di L M

Grazie a te per tutto quello che fai sulla rete con grande generosità e unicità, aldilà della tua indiscussa preparazione culturale, caratterizzato principalmente dal desiderio di tramettere un vissuto (il tuo) che certamente ti aiuta nel tuo cammino ma che ha importati riflessi in chi ti legge: un mostrarsi per accogliere apertamente e con amore il prossimo.
ciao
infarto · Maurizio R C

lettera a M

ciao ***
grazie tantissime per la tua attenzione
sto adattandomi ad uno stile di vita improntato alla lentezza. non mi è facile, perchè ero di una tipologia psicologica diversa
sono farmacodipendente e in attesa di una secondo intervento di angioplastica (fra due o tre mesi)
leggo moltissimo (soprattutto emanuele severino, che è stato importantissimo nei tre giorni di unità coronarica intensiva e michel de montaigne che insegna l’autoriflessione, lui che ha scritto di sè, in tempi tremendi e turbolenti di conflitti culturali, religiosi,  ideologici)
vediamo tutta la serie americana di criminal minds, che soddisfa la mia voglia di legalità e lotta contro il crimine
faccio leggére camminate per como, che scopro, sempre più,  essere davvero una bellissima città anche per un cardiopatico. è perfetta per essere “camminata”. ed è piena di “segreti”, tutti da scoprire
in questa “svolta” evito ogni contatto faccia a faccia. mi mettono troppo sotto tensione, mi esauriscono le forze
investo tutto nella relazione con luciana, che è il mio vero e unico “mandala vivente”
scrivo una specie di diario sull’infarto sul mio blog autobiografico (http://paolodel1948.com). se hai curiosità troverai lì tutta la storia clinica e il carteggi amicali (ed anche questa lettera che ti sto scrivendo, tutelando il tuo diritto di privacy
scrivere sulla rete (i miei blog e facebook) ha su di me un effetto terapeutico. mi consente di prendere contatto con i miei ritmi interni , senza la fatica della relazione interpersonale faccia a faccia che, invece, tende ad abbattermi
questa solitudine interpersonale fa parte della disciplina di autocura che sento corrispondere al bisogno attuale
in questa autocura è compresa la mia rinuncia ai corsi universitari. qui il “lutto” sarà molto doloroso. la mia vocazione vitale è proprio stata quella del formatore. scrivevo girni fa a una vecchia amica (82 anni): non entrare più in un’aula universitaria, sciorinare sul tavolo (davanti agli occhi attoniti di studentesse e studenti) la decina di libri che uso per ogni unità didattica, argomentare sui lucidi proiettati sulla parete, dire cosa voglio dire, dirlo, ripetere quello che ho detto … sono tutti gesti che mi mancheranno
per ora ho dato le dimissioni dalla facoltà di servizio sociale. per scienze pedagogiche  sarà più difficile. perchè creo loro grossi problemi organizzativi. qui vedremo se saranno possibili aggiustamenti
​è molto penalizzato anche il rapporto con il genius loci di coatesa sul lario. però facciamo di tutto per andarci. con lentezza: ma ormai abbiamo piantato la verdura e occorre, perlomeno, bagnare la terra
non so quanto durerà questa mia necessaria concentrazione introspettiva.
forse fino a quando metteranno il secondo stent nella coronaria.
nel frattempo mi troverai sempre alla email e sul blog autobiografico
grazie ancora per la tua affettuosa attenzione
e auguri a te di buoni giorni e buon futuro

 

infarto · Luciana Quaia · matrimonio

Paul Eluard, tutte le donne felici hanno ritrovato il loro marito …

Tutte le donne felici hanno
Ritrovato il loro marito – egli torna dal sole
Tanto è il calore che porta.
Ride e piano saluta
Prima di dare un bacio alla sua meraviglia

 

tratta da: 110 POESIE PER SOPRAVVIVERE, scelte e presentate da Maurizio Cucchi e illustrate da Guido Scarabottolo, Guanda editore, 2004

infarto · Terapia psicoanalitica (1978-1991)

adattarsi soggettivamente alla condizione oggettiva: autodisciplina per la RABBIA

Per la serie: “adattarsi soggettivamente alla condizione oggettiva”

La dottoressa di base mi diceva che (fra le tante altre avvertenze farmacologiche, dietetiche, comportamentali ) devo badare a

  • Fatica fisica
  • Freddo
  • Rabbia

Probabilmente oggi la rabbia diventa un mio rilevante fattore di rischio: essendo collerico devo ridurre le possibili esposizioni.

Ragion per cui mi sto dando una necessaria disciplina:

  • rinuncio ai talk show televisivi di politica, ma non alla informazione scientifica sulla politica (filosofia, politologia, diritto). Insomma: alla larga dai giornalisti frustrati e “giudizionisti”

  • evitare le discussioni con una certa tipologia di “amici”: quelli giudicanti e afflitti dalla patologia del “giudicazionismo”, dall’alto del loro “ben essere”. Per esempio quelli che dicono: “bella la prima parte di questo film. La seconda no … la seconda non mi piace”; “guardi Criminal Minds? … ma allora sei proprio andato …” (con risolino di compatimento); “questa antologia musicale che hai creato e donato è noiosa, tranne qualche pezzo …”; “se la pensi così sei un poveretto che deve farsi curare … “; “hai votato Monti? ma allora sei diventato di destra”; “voti il Pd di Renzi? … lo sapevo già che eri stronzo …”; “Come sei cambiato: è la malattia … sei malato, poverino”; “chissà se sei in grado di capire cosa succede dentro di te …”  …. e così via

  • soprattutto stare alla larga dagli “ex compagni”. Quelli che , dalla sicurezza delle loro pensioni che sottraggono futuro ai giovani (“se 800 euro vi sembran pochi !”), si sentono “altruisti”, difensori dei diritti dei violenti, desiderosi di andare in piazza a “manifestare”. Quelli che hanno mandato a fondo, dalla follia delle loro teorie estremiste, i tentativi riformisti di Prodi, Veltroni e ora Renzi

Insomma: ridurre al minimo i “rapporti faccia a faccia” un tempo scelti.

Dal momento che ci saranno rapporti faccia a faccia non scelti nelle corsie ospedaliere. Come lo sfruttatore di welfare state che ho conosciuto alla unità di cardiologia

Più che mai ora:  “Verba volant, scripta manent”

Carla Bi. 1933-2022 · infarto

lettera a C.

cara ***
certo la mia malattia e post malattia è diversa dalla tua. per esempio: non c’è il dolore
ma la SITUAZIONE è la stessa: quella di adattarsi soggettivamente alla condizione oggettiva
mi aiuta molto internet, che mi tiene collegato al mondo. ma anche la lettura che è probabilmente il mio karma da quando ero bambino
non entrare più in un’aula universitaria, sciorinare sul tavolo (davanti agli occhi attoniti di studentesse e studenti) la decina di libri che uso per ogni unità didattica, argomentare sui lucidi proiettati sulla parete, dire cosa voglio dire, dirlo, ripetere quello che ho detto … sono tutti gesti che mi mancheranno
per ora ho dato le dimissioni da un corso (quello di ***). per *** sarà più difficile. perchè creo loro grossi problemi organizzativi. qui vedremo se saranno possibili aggiustamenti
sulla eredità che hai lasciato con i *** : è in buone mani (pensa che ho scoperto che***  è stata una mia allieva alla fine degli anni 80 a milano) : la cooperativa sociale ***  è fra le più interessanti e “colte” cooperative che mi è capitato di conoscere.
anche questo è oggettività: le cose cambiano. anche nelle istituzioni: qui la transizione è dalla cultura del volontariato alla cultura della cooperativa (che una cultura del LAVORO, non del tempo gratuito disponibile ai bisogni)
grazie per il tuo messaggio e per la chiaccherata al ritmo di “scripta manent”
ciao
e buone ore
infarto · Milena C

lettera a C. e a M.

grazie per il pensiero, ***

scrivevo poco fa a una amica:
poche notizie di me: mi sto adattando bene alla nuova situazione. sto facendo varie rinunce e altre si prospetteranno
ma scopro fortissime mie capacità di adattamento

la dottoressa di base mi diceva che (fra le tante altre avvertenze) devo badare al freddo, alla fatica e alla rabbia
probabilmente oggi la rabbia è un mio rilevante fattore di rischio. 
e essendo collerico devo ridurre le possibili esposizioni. 
ragion per cui rinuncio ai talk show di politica (ma non alla informazione scientifica sulla politica), alle discussioni con una certa tipologia di amici e soprattutto di “ex compagni”

e – con tutta probabilità – all’incarico di docenza universitaria per l’anno prossimo. 
quest’ultimo mi pesa, mi pesa molto perchè di certo la mia vocazione è quella del docente. Ma fra i 200 studenti all’anno c’è un 20% che inciderebbe (per tracotanza e supponenza grillina) davvero troppo sulle mie coronarie malate. Prima dell’infarto li reggevo. Ora non più.

farmaci, passeggiate per como, letture, web sono gli alleati terapeuti
Il filosofo Michel de Montaigne mi aiuta molto, perchè mi insegna ad osservare senza interpretare (ottimo antidoto alla rabbia)
insomma: buddisticamente le cose sono forse peggio per come le immaginiamo che per come effettivamente accadono. Ma poi le cose accadono

infarto · Patrizia T.

lettera a P.

cara patrizia
***
….. sperimento in queste settimane quanto conti l’amore coniugale
poche notizie di me: mi sto adattando bene alla nuova situazione. sto facendo varie rinunce e altre si prospetteranno
ma scopro fortissime mie capacità di adattamento
ieri la dottoressa di base mi diceva che (fra le tante altre avvertenze) devo badare al freddo, alla fatica e alla rabbia
probabilmente oggi la rabbia è un mio rilevante fattore di rischio.
e essendo collerico devo ridurre le possibili esposizioni. ragion per cui rinuncio ai talk show di politica (ma non alla informazione scientifica sulla politica), alle discussioni con una certa tipologia di amici e soprattutto di “ex compagni” e – con tutta probabilità – all’incarico di docenza per l’anno prossimo. quest’ultimo mi pesa, mi pesa molto perchè di certo la mia vocazione è quella del docente. Ma fra i 200 studenti all’anno c’è un 20% che inciderebbe  (per tracotanza e supponenza  grillina) davvero troppo sulle mie coronarie malate. Prima dell’infarto li reggevo. Ora non più
farmaci, passeggiate per como, letture, web sono gli alleati terapeuti
Montaigne mi aiuta molto perchè mi insegna ad osservare senza interpretare (ottimo antidoto alla rabbia)
Ma la prospettiva è la Gioia filosofica di cui parla il linguaggio di emanuele severino
insomma: buddisticamente le cose sono forse peggio per come le immaginiamo che per come effettivamente accadono
abbracci e saluti cari a te
e un pensiero per ***

 

infarto · Leonardo M

mi scrive Leonardo il 15 maggio 2014

trovo questa lettera di Leonardo, spedita per posta il 15 maggio e trovata da me nella cassetta delle lettere di Coatesa sul Lario, domenica 24 maggio:

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infarto

Dedicato a me da Les yeux dans les yeux

Avatar di dodo712Les yeux dans les yeux


Vorrei dedicare questa vecchia ballata irlandese ad un amico che si sta riprendendo da un momento difficile. Gli auguro che possa apprezzare, dal suo piccolo regno su un lago incantato, la lentezza con la quale dovrà convivere per un breve periodo. Questa ballata viene di solito eseguita ad un ritmo più veloce. La versione di questo video, registrata nell’atmosfera informale di un pub, è invece molto più intima e dolce. Più adatta al motivo della dedica.

Buon futuro.

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infarto · Mi ricordo · Stefano

lettera di Luciana a S.

ciao caro *** e grazie per il tuo messaggio.
In effetti mentre cliccavo sul tuo indirizzo e-mail mi chiedevo se fosse ancora valido.
Nel mondo virtuale molte cose cambiano frequentemente, dando l’opportunità (non sto parlando del tuo caso) di assumere diverse identità, se non diverse vite.
E poi c’è l’incognita del perchè a volte blog, siti, e altre forme improvvisamente restino muti, facendosi domandare se, per esempio, un blog può morire o se può restare eterno perchè invece è morto chi lo governava.
Forse anche questo è il motivo per cui paolo affida al suo affezionato www i suoi pensieri. Ricordo più volte la sua frase scritta a gente lontana: “quando non leggerete più aggiornamenti, vorrà dire che è successo qualcosa” e, scherzosamente  a me, “se ti muoio non sai usare nemmeno il computer per avvertire chi mi segue”.
Poi invece le cose accadono così, come descrivi anche tu nel  tuo racconto che al tempo mi aveva colpito (pensavo fosse molto più remoto del 2013, come la percezione del tempo può essere alterata in ceti momenti!).
A distanza di due settimane posso dire che tutto è successo così repentinamente che quasi faccio fatica a ritrovare paolo accanto a me come infartuato. Non che ce ne siamo dimenticati, ovviamente. L’adattamento di paolo ai suoi nuovi ritmi non è così complesso: pur essendo i suoi maggiori rischi il sesso, l’età e la familiarità, tutto il resto era sorprendentemente regolare: pressione, colesterolo LDL, peso fisico, niente fumo, niente alcool e alimentazione abbastanza regolata visto che io soffro di stomaco. Quindi nessuna rinuncia al riguardo.
Certo il guaio per lui più grosso è la rinuncia ai suoi lavori di manutenzione del giardino. Come ben dici su un commento su FB, ha fatto l’esatto contrario di quanto raccomandato in questi casi, per non parlare di che cosa aveva combinato nelle settimane precedenti a proposito di vangature, spostamento massi, filtraggio terra.
Ma anche in questo caso cardiologi e medici assicurano che non sono stati quegli sforzi a determinare l’accaduto, ne hanno solo rappresentato la ciliegina sulla torta.
Semplicemente, mi vien da dire, la vitalità, l’entusiasmo, l’ottimismo di Paolo sono così forti da avere permesso al suo cuore di sopravvivere anche con l”1% che gli restava a disposizione.
Che dirti? Nonostante tutto, mercoledì, a distanza di quattro giorni dalla dimissione, ha voluto ripercorrere il fatidico sentiero e, arrivato al giardino, si è fatto tutti i vari piani per verificare, fotografare, parlare con il suo genius loci.  A deboli tentativi di contenimento ha replicato che se fosse morto in quel momento, sarebbe comunque finito nella Gioia annunciata dal suo filosofo prediletto Severino !!
Io che invece sto dal lato opposto, da brava tartaruga che vive all’insegna della lentezza, tento comunque di capire e di adattarmi all’attimo per attimo. Sicuramente starò meglio quando avrà messo a posto anche le altre due coronarie.
Come descrivi nella tua esperienza, resta la seccatura dei farmaci a vita e, probabilmente per la sua situazione più complessa, anche monitoraggi più frequenti, che però, giustamente, diventano un’opportunità e una garanzia.
Voilà, anch’io mi faccio prendere sempre la mano …
Sperando di raggiungere in fretta lo stato che, insieme a te, tutti i cardiopatici assicurano di recuperare, ti ringrazio ancora tantissimo per le tue parole e ti mando mille auguri in attesa di leggere i tuoi futuri pensieri sul blog.
Un abbraccione
Luciana
infarto · Paolo Ferrario

a 14 giorni dall'infarto: il sogno della porta chiusa e delle strade intasate di traffico

Audio del: sogno della porta chiusa e delle strade intasate di traffico.Mp3

Giuseppe S · infarto

lettera di G.S.

Caro Prof. Paolo,

stamane essendo a casa mi è venuta l’ispirazione di fare il punto sul percorso di queste due ultime settimane.

Sabato 10 u.s. la Dott.sa Luciana, tramite facebook,  trasmette agli affiliati della rete che lei si è permesso di non stare bene, è una cosa seria e della quale ora siamo tutti al corrente.

Nei giorni a seguire viene trasmesso il percorso di guerra lampo  (blitz/krieg), la corrispondente di guerra Luciana si distingue come Oriana Fallaci.

Sabato scorso il combattente viene trasferito nelle retrovie e trasmette una relazione molto dettagliata, non trascurando le varie emozioni o strizze che dir si voglia.

Domani, sabato 24/05, verrà tagliato il traguardo di “2 settimane 2” di quanto accaduto: non siamo ancora in pace ma sulla buona strada.

Mi permetto di dare un suggerimento, non per esperienza personale ma per sentito dire, stia tranquillo e sereno, al massimo dia una spazzolata ai mici,

scriva sempre perché sarebbe come un nirvana, ma non imbracci la falce o la zappa,  l’orto può attendere.

Un abbraccio a lei e a sua moglie Luciana (grazie per l’immagine anni ’80).