Agosto è stato un mese pesante: ha piovuto un unico giorno e ha fatto sempre molto, molto caldo. Nulla di diverso rispetto alla situazione dei battelli che anche ora continuano ad essere stracolmi, rendendo il viaggio meno piacevole di quanto dovrebbe essere.
Comunque è arrivato settembre e almeno la casa è al riparo dal sole, quindi decisamente più fresca (quella di Como è sempre torrida).
Io riprendo la regolarità dei miei impegni che, se pur pochi, spezzano la settimana in modo tale che non posso più restare qui. …
Qui siamo occupati a destrutturare l’orto e a continuare le bagnature degli alberi. In questo momento paolo è in “gita” sul battello per fotografare l’insulto della siccità alla vegetazione delle colline. Io ho la schiena “incriccata” e quindi non ho la flessibilità che mi servirebbe per fare i lavori di chiusura, comunque si sopporta anche questo.
Paolo è già andato alla fiera del libro tutto felice perchè ha trovato un’antica raccolta degli atti di un convegno sulla città murata. Non so se nel frattempo si sia anche procurato la divina commedia del collina e io non ho visitato il duomo, ma ora che me l’hai detto se ci riesco andrò sicuramente.
Sì, agosto è anche stato mese di nascite. La vita continua.
Sceso di qualche grado la temperatura, sono riuscita a dedicarmi alla lettura- Originale Le invisibili, se vuoi te lo presto :), c’è un racconto in particolare molto toccante. ….
Devo proprio ringraziarti: i tuoi racconti sono un misto di ragione e sentimento, e le foto mi hanno letteralmente scatenato la sindrome di stendhal! Che luoghi incantati: da una parte mi rassicurano che in qualche parte del mondo c’è ancora la natura come vera protagonista, dall’altra mi hanno reso ancora più dolenti i poveri brulli paesaggi che mi circondano.
Sì, è stato un agosto veramente impegnativo. Per la prima volta tappati in casa dalle 12 in avanti perchè fuori si bruciava e poi ore e ore di bagnatura a cui paolo attribuisce l’incriccamento della mia schiene che ha fatto capolino settimana scorsa.
Ha piovuto un unico giorno e ora che il sole va a dormire più presto le temperature si attestano sui trenta gradi, ma sempre senza parvenza di nuvole e tanto meno acqua.
Sono stata molto in apprensione per le tartarughe perchè nonostate i rettili amino il caldo, quando è troppo è troppo. Credo si siano trovate comunque dei bei rifugi inseguendo l’ombra di cespugli e anfratti.
Per lungo tempo non è cresciuto un bel niente, per cui la raccolta differenziata si è ulteriormente differenziata, lessando le zucchine “scappate”, belle grosse e sugose, togliendo dai vasi dell’orto (regolarmente bagnati e riconoscenti) trifoglio e un’ erba di cui non conosco il nome ma che fa impazzire tutte le tarte, con parsimonia i pomodori e le bucce dei frutti.
Ora dopo la pioggia del 18 agosto le cose vanno meglio per loro e sicuramente posso interpretare il loro desiderio di mandare un carapacesco saluto a osanna, di cui sono lieta di sentire che tutto procede per il meglio e a cui anch’io faccio tanti auguri di buona e veloce rimessa. …