Camminare in COMO città · Centro Storico di Como · COMO città · Conosco Como? · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Via Diaz · Via Giovio · Vie e Piazze

PINACOTECA Civica di Como, e storia del PALAZZO VOLPI, Via Diaz, angolo Via Giovio

—————–

La Pinacoteca Civica di Como, situata nel Palazzo Volpi, ospita una ricca collezione di opere d’arte che coprono un ampio arco temporale, dal Medioevo al Novecento.

Questa pinacoteca è parte dei Musei Civici di Como e offre un’importante panoramica dell’arte lombarda, con particolare attenzione agli artisti attivi nella regione.

Collezioni e Opere Esposte

Sezione Medievale e Rinascimentale

  • Affreschi Gotici: Provenienti dal convento benedettino di Santa Margherita.
  • Ritratti di Uomini Illustri: Una collezione cinquecentesca di Paolo Giovio, che include ritratti significativi dell’epoca.
  • Opere Sacre: La Quadreria storica presenta opere come:
  • Caduta degli angeli ribelli di Pier Francesco Mazzucchelli.
  • Trionfo dell’arcangelo Michele di Carlo Francesco Nuvolone.
  • Dipinti di Cristoforo Caresana e Giovanni Paolo Ghianda[1][3][4].

Sezione Barocca e Settecentesca

  • Opere come:
  • Conforto del condannato e Samaritana al Pozzo di Agostino Santagostino.
  • Consacrazione del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli di Giovanni Paolo Panini.
  • Vulcano di Pompeo Batoni e Ritratto di gentildonna di Alessandro Magnasco[1][2][3].

Collezione del Novecento

  • Questa sezione documenta l’arte del XX secolo a Como, con opere significative come:
  • Progetti dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia.
  • Lavori del “Gruppo Como”, che include artisti come Mario Radice e Manlio Rho, influenzati dal razionalismo e dal Bauhaus[2][5][6].

Importanza Culturale

La Pinacoteca non solo conserva opere d’arte, ma funge anche da centro di ricerca e valorizzazione della storia artistica della città. Le esposizioni sono organizzate in sale tematiche, rendendo la visita un’esperienza educativa e culturale[1][4][5].

In sintesi, la Pinacoteca Civica di Como è un luogo fondamentale per comprendere l’evoluzione dell’arte nella regione, con una collezione che riflette la ricca storia culturale locale.

scheda alle pagine 149-154 del libro:


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Pinacoteca_di_palazzo_Volpi
[2] https://www.milanoguida.com/visite-guidate/fuori-porta/como-pinacoteca-civica/
[3] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/pinacoteca-civica/sezione-quadreria/index.html
[4] https://lakeaddicted.com/lago-di-como-musei-da-scoprire/
[5] https://artsandculture.google.com/partner/pinacoteca-civica-di-como?hl=it
[6] https://comozero.it/cultura-e-spettacolo/como-la-pinacoteca-delle-meraviglie-acquisite-300-nuove-opere-ci-sono-i-grandi-nomi-del-900/
[7] https://wonderlakecomo.com/it/items/pinacoteca-civica-como
[8] https://www.visitcomo.eu/it/vof/pinacoteca-video-sez-medievale.html

Storia di Palazzo Volpi a Como

Palazzo Volpi, situato in Via Armando Diaz a Como, è un edificio storico che rappresenta una fusione di stili architettonici comaschi e romani. La sua storia risale al XVII secolo.

Costruzione e Proprietà Iniziale

La costruzione del palazzo fu commissionata da Volpiano Volpi (1559-1629), un arcivescovo di Chieti residente a Roma. I disegni furono affidati all’architetto Sergio Venturi, senese ma attivo a Roma[1][2]. Il palazzo fu eretto tra il 1622 e il 1633 sotto la supervisione di Pietro Paolo Raimondi, nipote di Volpiano Volpi[1]. L’edificio presenta una pianta ad “U”, incompleta nella parte settentrionale, con un cortile interno aperto sul giardino terrazzato[3].

Utilizzo Successivo

Dopo essere stato proprietà della famiglia Volpi fino alla metà del XVIII secolo, passò ai Canarisi. Nel 1839 fu venduto allo Stato italiano, che lo utilizzò come sede del tribunale giudiziario fino al 1968. Durante questo periodo, il giardino originale fu sacrificato per costruire le carceri[1][3].

Restauro e Trasformazione in Museo

Negli anni Settanta del XX secolo, Palazzo Volpi fu acquistato dal Comune di Como e sottoposto a restauro per eliminare le aggiunte ottocentesche. Fu trasformato in museo nel 1989 come sede delle raccolte d’arte civiche della città[1][4]. La pinacoteca ospita opere d’arte dal Medioevo al Novecento ed è divisa in quattro sezioni principali: Medioevo, Rinascimento, Quadreria storica e Novecento[5][7].

Caratteristiche Architettoniche

Il palazzo si distingue per la sua imponenza rispetto all’edilizia circostante. Presenta un corpo ad “U” con un cortile centrale dotato di loggiato alla romana. Il prospetto principale è caratterizzato da forme semplici ma eleganti grazie al portale bugnato dell’ingresso principale[2].

Oggi Palazzo Volpi rappresenta uno dei luoghi culturalmente più significativi della città di Como grazie alla Pinacoteca Civica che ospita opere artistiche provenienti da tutto il territorio comasco.


Controllare sempre gli orari aggiornati sul sito ufficiale del museo.[4]

Citations:
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Pinacoteca_di_palazzo_Volpi
[2] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO160-00001/
[3] https://blog.comolake.com/monumenti-comaschi-pinacoteca-civica-palazzo-volpi/
[4] https://abbonamentomusei.it/spazio_espositivo/pinacoteca-civica-di-palazzo-volpi/
[5] https://catalogo.beniculturali.it/CulturalInstituteOrSite/1492536934111
[6] https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede-complete/CO160-00001/
[7] https://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/pinacoteca-civica/
[8] https://visitcomo.eu/it/vof/pinacoteca-civica-video4.html

Un pensiero riguardo “PINACOTECA Civica di Como, e storia del PALAZZO VOLPI, Via Diaz, angolo Via Giovio

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.