Ecco le biografie sintetiche di Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini:
Giuditta Pasta
Giuditta Angiola Maria Costanza Pasta, nata Negri, nacque a Saronno il 26 ottobre 1797 e morì a Como il 1º aprile 1865. Fu una delle più grandi cantanti liriche del XIX secolo, considerata insieme a Maria Malibran tra le più celebri interpreti di quel periodo12.
Figlia di Carlo Antonio Negri, farmacista, e di Rachele Ferranti, iniziò gli studi musicali con lo zio materno Filippo Ferranti e poi a Como con Bartolomeo Lotti. Debuttò in teatro nel 1816 a Milano, e la sua carriera si sviluppò rapidamente, portandola a esibirsi nei principali teatri d’Italia e d’Europa, da Londra a Parigi, da Dublino a Pietroburgo124.
La sua voce, estesa dal registro di contralto a quello di soprano, la rese celebre soprattutto nelle opere di Rossini, Donizetti e Bellini, dal quale fu molto apprezzata. Nel 1829 passò definitivamente al registro di soprano, ottenendo grande successo con ruoli come Semiramide di Rossini e Norma di Bellini, quest’ultima opera che segnò una svolta nella sua carriera e nella storia dell’interpretazione lirica romantica15.
Giuditta Pasta fu nota anche per la sua vita morigerata e dedicata interamente alla musica e alla famiglia, distinguendosi dalle altre dive dell’epoca per la sua serietà professionale5. Trascorse gli ultimi anni della vita nella villa «Roda» di Blevio, vicino a Como1.
Vincenzo Bellini
Vincenzo Bellini (1801-1835) è stato un compositore italiano, tra i massimi esponenti del melodramma romantico italiano. Nato a Catania, è celebre per le sue opere liriche caratterizzate da melodie di grande lirismo e da una profonda espressività emotiva. Tra le sue opere più famose si ricordano Norma, La sonnambula e I puritani.
Bellini ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo del melodramma romantico, influenzando molti compositori successivi. La sua musica è nota per la linea melodica fluida e cantabile, che richiede interpreti dotati di grande tecnica vocale e sensibilità espressiva.
Bellini morì prematuramente a Parigi nel 1835, ma la sua eredità musicale è rimasta centrale nel repertorio lirico mondiale.
- https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta_Pasta
- https://www.treccani.it/enciclopedia/giuditta-pasta/
- https://www.parcolura.it/pagina.php?id=90
- https://www.treccani.it/enciclopedia/giuditta-negri_(Dizionario-Biografico)/
- https://www.azione.ch/cultura/dettaglio?tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Bnews%5D=5133&cHash=6e35349375fc2540494f8429a60bd2e9
- https://bibliolmc.uniroma3.it/node/2515
- https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1906&stampa=1
- https://www.villagianettisaronno.it/lettere-giuditta-pasta/vita-pubblica-e-politica/
Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini ebbero un legame artistico particolarmente intenso e affettuoso. Bellini compose per lei opere su misura del suo talento vocale e interpretativo, in particolare “Norma” e “La Sonnambula”. Il compositore modellò il ruolo di Norma sulla personalità musicale della Pasta, e lei plasmò la celebre aria “Casta Diva” sul proprio timbro vocale134.
Il loro rapporto fu fondamentale per entrambi: la Pasta trovò in Bellini l’unico compositore capace di valorizzare appieno le sue doti vocali e drammatiche, mentre Bellini trovò in lei l’interprete ideale per le sue creazioni, grazie ai suoi ricchi mezzi vocali che soddisfacevano la sua vena creativa e sperimentale6.
Bellini scrisse anche per la Pasta l’opera “Beatrice di Tenda”, rappresentata in anteprima al Teatro La Fenice di Venezia nel 18336. La Pasta interpretò inoltre “Giulietta” ne “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini, diretta dal compositore a Londra nel 18352.
Sul piano personale, la loro storia d’amore è oggetto di narrazioni di fantasia letteraria, basate però su un contesto storico reale. Si racconta di un amore intenso, ma impossibile, vissuto in un’epoca di grandi passioni e fermenti culturali e politici, con la Pasta vista come una cantante-attrice capace di trasmettere sentimenti sul palco ma meno nella vita privata5.
In sintesi, Giuditta Pasta fu la principale ispiratrice e interprete delle opere di Bellini, in particolare di “Norma”, e il loro rapporto artistico influenzò profondamente il melodramma italiano dell’epoca136.
- https://www.150anni.it/webi/stampa.php?wid=1906&stampa=1
- https://it.wikipedia.org/wiki/Giuditta_Pasta
- https://www.parcolura.it/pagina.php?id=90
- https://bibliolmc.uniroma3.it/node/2517
- https://www.saronnonews.it/2021/04/01/del-primo-amore-romanzo-storico-e-damore-con-giuditta-pasta-protagonista/
- https://parita.regione.emilia-romagna.it/piani-programmi-progetti/vie-en-rose/schede/negri-giuditta-in-pasta
- https://www.osservatoreromano.va/it/news/2022-06/quo-135/bellini-e-la-pasta-alla-norma.html
- https://museocity.it/opere/2019/ritratto-della-cantante-giuditta-pasta
Nel romanzo storico recente “Del primo amore” di Manuel Sgarella, l’amore tra Giuditta Pasta e Vincenzo Bellini viene rappresentato come una storia di sentimento puro e intenso, ma allo stesso tempo ingabbiato e impossibile1. L’autore parte da una solida base storica, ma innesta una vicenda amorosa di pura fantasia che si svolge in un’Europa post-napoleonica, durante i moti rivoluzionari e la nascita del Romanticismo, un periodo di forti passioni e fermenti culturali1.
Nel romanzo, Giuditta Pasta è descritta come una donna capace di vivere e trasmettere intensamente i sentimenti sul palco, ma incapace di farlo nella vita privata, il che rende il loro amore contrastato e difficile1. Il sentimento tra i due protagonisti è quindi intenso ma soffocato dalle circostanze storiche e personali, riflettendo un amore idealizzato e tormentato che si sviluppa sullo sfondo delle lotte per la libertà e dei grandi cambiamenti sociali dell’epoca1.
In sintesi, nel romanzo l’amore tra Pasta e Bellini è una passione romantica, idealizzata e impossibile, che rispecchia sia la complessità dei loro caratteri sia il contesto storico di un’Europa in trasformazione1.
- https://www.saronnonews.it/2021/04/01/del-primo-amore-romanzo-storico-e-damore-con-giuditta-pasta-protagonista/
- https://www.amazon.it/Del-primo-Amore-Manuel-Sgarella/dp/B092G6JCW7
- https://letteredalconvento.wordpress.com/tag/vincenzo-bellini/
- https://www.teatroalighieri.org/wp-content/uploads/2020/11/150327_PS_Sonnambula.pdf
- https://www.teatrolafenice.it/wp-content/uploads/2019/03/NORMA-4.pdf
- https://iris.unive.it/retrieve/e4239ddc-5cf4-7180-e053-3705fe0a3322/Capuleti_vMG.pdf
- https://www.teatroallascala.org/static/upload/sca/scala_magazine_n6_7_digital.pdf
- https://iris.unipa.it/retrieve/e3ad891e-46a2-da0e-e053-3705fe0a2b96/Milena%20Giuffrida-Per%20una%20nuova%20edizione%20commentata%20del%20carteggio%20Verga-Capuana.pdf
