CINEMA e TEATRO · Teatri

Corsi di “Recitazione- Teatro è terapia” per adulti al centro civico di Camerlata ; Corsi per bambini all’istituto Giosuè Carducci di Como, v.le Cavallotti, a cura di www.teatroarte.it

 

Presentazione dei Corsi

-18 settembre ore 20,30 presentazione dei Corsi al centro civico di Camerlata via Varesina, 1
Adulti. Nei nostri corsi si intendono adulte le persone da anni 14 in avanti.
Una volta alla settimana due corsi differenziati o , se ci saranno pochi partecipanti, un corso unico.
Corso avanzato mercoledì dalle 20.30 alle 22.30 – Centro Civico di Camerlata.
Corso principianti: il martedì dalle ore 19,30 alle 21,30 presso Istituto Carducci, viale Cavallotti. Como

-Da 18 settembre Martedì mattina (10-11,30) c/o Istituto Carducci, v. le Cavallotti Corsi sulla Voce e sull’energia che da essa ne arriva, impostazione, articolazione, lettura e interpretazione per meglio relazionare.
-Ragazzi (da 6 a 13 anni): da ottobre ‘19 – Ogni mercoledì dalle 16,45 a 18.15 Istituto Carducci.

La mia idea sugli effetti del “fare teatro”

“Dal 1992 conduco corsi per avvicinare le persone all’arte “saggia” del Teatro condividendo la mia esperienza. I partecipanti, ogni anno, hanno rappresentato diverse commedie, pieces, recitals, tutti composti originali o adattati teatralmente da me. Fare teatro e applicare il teatro quasi fosse una terapia ( e lo è) vuol dire “RIBELLARSI”; ribellarsi per amore della vita che ci è stata data, ascoltandone i veri bisogni e le vere ragioni; unici e differenti per ogni essere umano. In questo modo inizieremo a creare una vera unità fra corpo e spirito”.
Qualcosa di importante da sapere…Il Teatro è la casa di tutti i linguaggi.

Ogni serio insegnante di recitazione trae le regole, le basi dei propri corsi dalla propria esperienza che nel tempo ha coltivato, affinato e modellato.
Quando si scala una montagna per raggiungere la cima, l’elemento più importante non è la cima oramai raggiunta ma l’utilizzo di forza, di decisione, coraggio, pazienza, costanza, concentrazione; questo va a beneficio dell’uomo e gli conferisce esperienza e maturità. Con un corso di teatro, più o meno è la stessa cosa. Occorre applicazione, una fermezza nel decidere e sopra ogni cosa capire e sapere perché si desidera fare un certo tipo di corso e non un altro. Dopo circa 25 anni di insegnamento della recitazione teatrale, giungo alla conclusione che è molto meglio e più gratificante per tutti, essere in pochi ma determinati e convinti di affrontare un percorso che, pur offrendo spazi di evasione, sia di vero aiuto nel cammino verso la comprensione delle proprie azioni, delle scelte; occorre saper rivalutare la capacità di pensiero individuale nella sua pratica, per arrivare all’applicazione della volontà. Seguire un corso di teatro è una pratica che riguarda l’anima, l’interiorità della persona, il pensare artistico immaginifico, un grande lavoro di “scavo”. Scopo degli incontri è anche una sempre più desta autocoscienza al raggiungimento di una consapevolezza mentale e corporea che inizieranno a farsi sentire dopo aver acquisito una libertà al di fuori del mondo del solo pensiero. Attraverso le sole percezioni l’uomo si sentirà più libero di esprimersi e al di fuori del pensiero ordinato, anche il corpo si sentirà in uno stato di infinita libertà. Ma ricordate: ognuno ha i suoi tempi. Un corso di teatro potrebbe durare una vita intera.

Perché il mio corso di Teatro si chiama” Teatro è terapia”.
Preciso una volta per tutte che non è un corso di teatroterapia bensì “Teatro è terapia” e il significato è davvero diverso. Confermo cioè che, dal mio punto di vista, il teatro potrebbe essere una terapia. Una fra le tante problematiche che si riscontrano oggi nella maggior parte degli individui è l’incapacità di “ascoltare” le movenze emotive degli altri. Non mi pare il luogo per entrare in quelle che sono le cause psico-sociologiche di questa posizione umana che è la base delle incomprensioni.
Tramite diverse tecniche teatrali, è possibile, già inizialmente, intuire che nella ”zona teatro” esiste una speranza; quella di poter superare l’egocentrismo che conduce sempre a considerare solo le proprie necessità, come se fossimo il “centro del tutto”. Il lavoro di gruppo serve per imparare (a qualsiasi età) a mettersi “in ascolto”, facendo divenire questo processo un’abitudine che, se coltivata, darà vita a rapporti più veri, coscienti. Col tempo potrebbe anche insinuarsi la “vera tolleranza” che apre il mondo personale al mondo del diverso. Come possiamo osservare, si parla sempre d’Amore. Continuerò a parlare di questi argomenti nel mio libro “Il teatro nell’anima” e, ovviamente, nei miei corsi. Cerchiamo di scoprire un modo di essere in un mondo nostro e possibile, migliore di quello impostoci come reale dall’attuale società. Useremo le parole, i gesti, i suoni, i colori, i volumi ed in questo modo essi ci ricondurranno all’essenza smarrita dell’uomo e dell’abitare la vita”. Miri Ronchetti

STAGES “Gli spazi di relazione”al Carducci con Matteo Gazzolo, Mario Cei e Miry Ronchetti.

Gli stages entrano a far parte del progetto “AD MAIORA” proposto dall’Associazione Carducci di Como grazie al contributo di Fondazione Cariplo. Progetto che sarà a breve promosso e divulgato tramite conferenza stampa.
Con gli stages ci si propone di avviare gli interessati alla conoscenza dei mezzi vocali atti a parlare in pubblico, leggere in modo espressivo ed efficace un testo, divertendosi e recuperando così l’arte della parola, in un’epoca dove la quantità di informazioni va forse a scapito della qualità. Il progetto prevede l’attivazione di gruppi di lavoro formati da giovani e meno giovani per creare uno scambio di esperienze che arricchiscano i partecipanti. L’obiettivo è quello di rendere armonico il rapporto fra voce, corpo-mente in relazione a se stessi e con gli altri, aumentando la propria capacità relazionale. Scopo: rallentare e aggraziare la parola. Sconfiggere la timidezza ed acquisire capacità di oratoria.

4-5-6 OTTOBRE stage sulla ricerca del personaggio; per imparare a entrare nei nostri personaggi con Matteo Gazzolo, attore e docente di recitazione. Adatto a coloro che sono interessati a dare voce a un personaggio, per lavoro (insegnanti, oratori, formatori), per interesse artistico, culturale, personale.

16-17 NOVEMBRE 2019 stage per imparare a parlare e a leggere con Mario Cei, attore e docente di recitazione; per apprendere un nuovo modo di leggere, di interpretare, per comunicare veramente.

30 NOV-1 DICEMBRE 2019 stage di scrittura autobiografica, con Miriana Ronchetti, attrice, regista e autrice. Pensato per fornire le basi per presentarsi agli altri, sia nel lavoro che nel campo personale.

8 – 9 FEBBRAIO 2020 stage di scrittura cinematografica, con Miriana Ronchetti. Come si imposta una sceneggiatura cinematografica? Quali sono i principali elementi? Il soggetto, l’oggetto e i campi di ripresa.
Numero massimo di partecipanti per ogni stage: 10 persone

Informazioni e programma
Info: cell. 329.3817686

mail: teatroartedidattica@gmail.com / teatroarte@iol.it

https://www.youtube.com/watch?v=bqJNa2qrp_4&t=11s

www.teatroarte.it

www.clubamiciquasimodocomo.it

 www.associazionecarducci.it

https://www.facebook.com/events/2398426283743599/?event_time_id=2398426423743585

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CINEMA e TEATRO · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · CULTURA e CULTURA LOCALE · Politeama

proiezione cinematografica: TEMPI MODERNI di Charlie Chaplin, con colonna sonora eseguita dal vivo al pianoforte da Samuele Dell’Oro, in Piazza Cacciatori Delle Alpi (davanti al Politeama) sabato 15 giugno 2019, ore 20

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Teatri

CLAUDIA FONTANA, LA BIMBA DORATA, MONOLOGO TEATRALE TRATTO DA “IL SOLE CON L’OMBRELLO” DI PAOLO BIGNAMI, domenica 24 marzo 2019 al Teatro di Albavilla , ore 16,30

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Il racconto prende spunto dal celebre romanzo di K. Bruckner Il gran sole di Hiroshima, e segue la vicenda vissuta di una ragazzina che è diventata simbolo della sofferenza e della rinascita di quel troppo vasto numero di persone soggette alla prima bomba atomica.
Sadako è il nome della bambina la cui statua oggi campeggia a Hiroshima mentre solleva un airone di carta, simbolo di lievità nella tragedia, quella stessa lievità che, nonostante il tema, lo spettacolo si propone di adottare come metodo di approccio per la conoscenza del fatto da parte di tutti. Insieme a Sadako si vuole far conoscere anche coloro i quali lei ha incontrato in quel 6 agosto del 1945 e che sono rimasti con una parola, un’azione, un gesto, un pensiero a metà. Lo spettacolo, il progetto, è in qualche modo un tentativo di ricomporre la metà successiva.

Prendendo spunto da un’antica leggenda giapponese che vuole che chi sia in pericolo di vita si salvi grazie alla costruzione di mille aironi di carta (il metodo detto origami), il progetto prevede che agli spettatori, prima della messa in scena, sia insegnata la costruzione degli aironi di carta, e una canzone che fa parte dello spettacolo.

vai al blog di CLAUDIA FONTANA

https://claudiafontanateatro.wordpress.com/

Teatro Sociale

il TEATRO SOCIALE è a norma per la prevenzione incendi, in La Provincia, 2 marzo 2019

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CINEMA e TEATRO · Teatri

A Como appena ieri… avevo sempre fame, tratto dal libro di Licia Badesi. Adattamento teatrale, ricerca immagini e regia: Miriana Ronchetti. Con Corrado Bega e Miri Ronchetti. Sala Musa dell’Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 21, 15 febbraio 2019

TEATRO CARDUCCI 2019 – VARIAZIONI DI STILE
Sala Musa dell’Istituto Carducci, viale Cavallotti 7, ore 21, ingresso libero per i soci, con contributo volontario per i non soci

A Como appena ieri… avevo sempre fame, tratto dal libro di Licia Badesi. Adattamento teatrale, ricerca immagini e regia: Miriana Ronchetti. Con Corrado Bega e Miri Ronchetti. Comparse – ombre: Carlo MiglioreEmanuele SalvadèLaura CatelliMarco WenkMariateresa Carminati e Veronica Minesso.
Una ricognizione nella cronaca, nella vita quotidiana, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto a Como fino all’inizio degli anni Sessanta, quando pareva che il benessere fosse a portata di mano e si cominciò a parlare – con termine che oggi possiamo dire quanto mai improprio – di “miracolo economico”.

da

BiBazz | Venerdì 15 febbraio

Politeama

Politeama di Como, viaggio nell’ex cineteatro chiuso dal 2005, servizio giornalistico di Vittoria Dolci per Espansione TV, 13 febbraio 2019

fonte informativa:

https://www.espansionetv.it/gate/2019/02/13/politeama-di-como-viaggio-nellex-cineteatro/

Teatri

MARCO BALLERINI, il teatro in casa: AMLETO SOLO, da William Shakespeare

Avatar di Paolo FerrarioTRACCE e SENTIERI

Buongiorno.

Non serve palco.
Non servono luci.
Niente scenografia.
Ho solo un costume uno sgabello e alcuni oggetti di scena.
Mi basta il salotto di una casa.
un po di persone
Marco Ballerini

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curriculum  artistico di MARCO BALLERINI

curriculum vitae

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Teatri

MARCO BALLERINI: TRE POESIE PER TRE RAGAZZE. Dalla recita teatrale: Lo spettatore in scena, a Brunate (Como) , il 7 luglio 2018

tutti i video della serata sono qui:

MARCO BALLERINI in Lo spettatore in scena, a Brunate (Como), il 7 luglio 2018. Alcuni video della indimenticabile serata

Teatri

MARCO BALLERINI: il CAPITANO ACHAB (nella traduzione di Cesare Pavese). Dalla recita teatrale: Lo spettatore in scena, a Brunate (Como) , il 7 luglio 2018

tutti i video della serata sono qui:

MARCO BALLERINI in Lo spettatore in scena, a Brunate (Como), il 7 luglio 2018. Alcuni video della indimenticabile serata

Teatri

MARCO BALLERINI: il DOTTORE. Dalla recita teatrale: Lo spettatore in scena, a Brunate (Como) , il 7 luglio 2018

Liberamente tratto da questo testo di una spettatrice NON IN SCENA:

Ed ora la parola al magnifico chiarissimo rettore Prof. Remoulet, Université des Etudes Supérieurs de la Sorbonne, de Sully sur Seine, che ci relazionerà sul tema “Visibility aids for pedestrian and cyclist: suggestions in the percpetion of human walking”.

Ringraziamo il Prof. Remoulet per il suo sforzo a sostenere l’intervento della nostra madre lingua, onde evitare, data la complessità dell’argomento, facili fraintendimenti nella traduzione simultanea.

Ovazione in sala.

Prof. Remoulet:

Grazie, grazie. Applausi solo alla fine, per favore.

E’ doveroso ch’io esplichi, in conclamatio, l’iperbole decrescente della fededegna prosecutio che, acusticizzata nei meandri polarizzati ubicati a livello subcorticale nel collicolo superiore, permangono a dimostrare l’effetto inibitorio dei potenziali d’azione codificati dal mesencefalo, o per meglio dire, dal prosencefalo, artefice protozoico della parte molle, imbibita e turgosa della craniosità emilaterale pompata a ridosso dell’atrofizzazione neurovegetativa.

Perchè voi ora certamente vorrete sapere se lo scollegamento del common fate tra l’interezza da captatio e la deframmentazione da menomanza intragenetica con deduzione preconscia e automatica, possa, con il convincimento correlato accidentalmente al cogito della percepitio, costituire l’unica guida di avverbamento con le espressioni degli emoticon.

Ebbene, sia pur con l’incommensurabile incipit così come avveniristicamente rimembrato dall’esimio Prof. Olveczky, peraltro non analogamente confutato, e, anzi, accademicamente valutato, soppesato, ricusato e, infine, rescisso dal discrezionale Prof. Ouchi e dai suoi antesignani Prof. Martinez-Conde e Baccus Maister – Dio li abbia in gloria! – essi,insieme, nei paralipomeni delle Vulgate Medicatio Cronache, sostengono il proparossitono nella disambiguazione tra lo sfarfallio della cecità da inattenzione e il priming negativo dell’abbreviazione dell’interruzione del visus.

Ora, se il giro paraippocampale imbriglia le approssimazioni cataforiche, badate bene, tra percepitio e immaginatio, solo in questo disruptivo ed esimente mucidume, la dura mater preporrebbe la genesi dei saccadi.

Perché, e qui lasciatemi acclamare il profetico Doktor Engelbart, la traiettoria ellittica da moto non uniforme tra accelerazione e decelerazione, calcolerà il punto di confusione tra immaginatio e illusio, con un effetto flash-lag, già magnificamente e ineccepibilmente documentato da Doktor Krekelberg nel trattato “Vista postfetica”.

Un po’ d’acqua, s’il vous plait.

Nella resipiscente ipotesi che la pulverulenta e fermentescibile ficoeritrina irrompa nella giuntura temporo-parietale, in questo caso, attenzione s’il vous plait, la sensatio esperita ricondurrebbe a quello stato ipnagogico, già sperimentato sul melopsittaco, che incucupirebbe l’errabondo moto versus determinato dalla differenza interaurale.

Per concludere, il raggruppamento euristico nella sua massima minimizzazione assoda che i picchi sovrapposti rilevati nel posttraumatic stress disorder è ottimale nel trasferimento da sistema caldo a freddo, e che, pertanto, la direzione dello sguardo nell’ubicazione spaziale produce il priming a livello della corteccia frontale indispensabile alla sincronicità tra visibility and action.

La vulgata verba esprimerebbe in primitivo volant: “Chi va piano va sano e va lontano”. Spero che il mio italiano sia stato sufficientemente comprensibile.


tutti i video della serata sono qui:

MARCO BALLERINI in Lo spettatore in scena, a Brunate (Como), il 7 luglio 2018. Alcuni video della indimenticabile serata

Teatri

MARCO BALLERINI e CIRANO DI BERGERAC. Dalla recita teatrale: Lo spettatore in scena, a Brunate (Como) , il 7 luglio 2018

tutti i video della serata sono qui:

MARCO BALLERINI in Lo spettatore in scena, a Brunate (Como), il 7 luglio 2018. Alcuni video della indimenticabile serata

Teatri

MARCO BALLERINI recita POESIE. Dalla recita teatrale: Lo spettatore in scena, a Brunate (Como) , il 7 luglio 2018

tutti i video della serata sono qui:

MARCO BALLERINI in Lo spettatore in scena, a Brunate (Como), il 7 luglio 2018. Alcuni video della indimenticabile serata