






poesia segnalata da Claudia C.:
I wandered lonely as a cloud
that floats on high o’er vales and hills
when all at once I saw a crowd,
a host, of golden daffodils;
beside the lake, beneath the trees, …
Vagavo solitario come una nuvola che fluttua in alto sopra valli e colline, quando all’improvviso vidi una folla, un mare, di giunchiglie dorate; vicino al lago, sotto gli alberi …
Intendeva dire che la lingua parlata dai molti parlanti dell’epoca attuale non è più capace di raccontare una storia, di far vivere una biografia, di usare con responsabilità la straordinaria dotazione genetica e culturale che è il nostro linguaggio.
Oggi eravamo all’orto/giardino del lago.
I narcisi erano rivolti con le loro corolle bianche e gialle verso le acque e raccontavano l’inizio della primavera e celebravano il racconto del ciclo annuale del tempo.
Intendeva dire che la lingua parlata dai molti parlanti dell’epoca attuale non è più capace di raccontare una storia, di far vivere una biografia, di usare con responsabilità la straordinaria dotazione genetica e culturale che è il nostro linguaggio.
Oggi eravamo all’orto/giardino del lago.
I narcisi erano rivolti con le loro corolle bianche e gialle verso le acque eraccontavano l’inizio della primavera e celebravano il racconto del ciclo annuale del tempo.