Chiave di volta · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Tema del secondo incontro: Carestia e peste, sfarzo e lusso nel Seicento comasco, a cura di Chiave di Volta, 21 giugno 2013

COME SI GUARDA E COSA SI DICE DI UN’OPERA D’ARTE?

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 18, ingresso libero

Appuntamenti a Palazzo Volpi coordinati da Darko Pandakovic e Elena di Raddo, a cura dell’Associazione Chiave di Volta.
Palazzo Volpi, la pinacoteca della città di Como, racchiude un patrimonio di opere che chiede di essere valorizzato. Ecco dunque un ciclo di cinque incontri, incentrati su altrettanti periodi della storia dell’arte lì rappresentati, che vedranno coinvolte più voci provenienti da diverse esperienze e professionalità. I relatori, attraverso brevi interventi, indurranno i partecipanti a guardare l’opera d’arte in modo non convenzionale. Gli incontri si terranno a partire da oggi con cadenza mensile, salvo la pausa estiva, fino alle soglie dell’inverno.
Tema del secondo incontro: Carestia e peste, sfarzo e lusso nel Seicento comasco. Nelle sale della Quadreria, al piano nobile di Palazzo Volpi, saremo accompagnati da Elena Di Raddo, ricercatrice presso l’Università Cattolica di Milano,Darko Pandakovic, appassionato di arte, coordinatore dell’incontro, Federico Pecchenini, dottore di ricerca in discipline storico artistiche all’Università Cattolica, e Eugenia Bianchi, storica dell’arte.

NdA: standole davanti (è la risposta alla prima parte della domanda, credo: io ero preparato su Grassis, ma poi è uscito Magris…)
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Chiave di volta · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Audio di: Come si guarda e cosa si dice di un’opera d’arte? Primo appuntamento: ABBIAMO ANCORA UNA SENSIBILITA’ ROMANICA?, Chiave di Volta 31 marzo 2013

del ciclo formativo a Palazzo Volpi COME SI GUARDA E COSA SI DICE DI UN’OPERA D’ARTE?, a cura di Darko Pandakovic ed Elena Di Raddo

Primo appuntamento venerdì 31 maggio – ore 18.00
ABBIAMO ANCORA UNA SENSIBILITA’ ROMANICA?

Nelle sale dell’arte romanica di Palazzo Volpi saremo accompagnati da:
Darko Pandakovic, appassionato di arte, coordinatore dell’incontro
Giulia Cammarata,  laureanda sull’arte medioevale presso l’Università Cattolica, stagista presso il Museo di Como

Angelo Dal Sasso, architetto paesaggista
Marina Bianco, designer ed educatrice per l’infanzia
Giuliano Arrigoni, psicanalista
Farnia Ferrari, studentessa d’architettura
Alessandro Verga, architetto esperto del territorio

Al link che segue il calendario dei 5 incontri e le modalità di partecipazione:
http://www.chiavedivolta.org/images/pdf/appuntamentiapalazzovolpi.pdf

L’iniziativa è aperta a tutti.
A sostegno dell’attività di CHIAVEDI VOLTA è possibile iscriversi all’associazione
presso la Libreria Plinio il Vecchio, Via Vitani 14, Como, dal martedì al sabato.
La quota di socio ordinario è di € 25,00 e ha 12 mesi di validità.

Per maggiori informazioni 339.6186062 – info@chiavedivolta.org 

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Paolo e Luciana, il 31 maggio 2013, da La Provincia del 1 giugno 2013

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ARTE · Chiave di volta · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

COME SI GUARDA E COSA DICE UN’OPERA D’ARTE, incontri alla Pinacoteca di Palazzo Volpi coordinati da Darko Pandakovic e Elena Di Raddio, a cura di CHIAVE DI VOLTA,

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Architettura · MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi · Via Diaz

Sant’Elia: nuovi studi e ricerche sui disegni della collezione civica. Incontro con Luciano Caramel, Letizia Casati e Alberto Longatti alla Pinacoteca civica, via Diaz 84,

ANTONIO SANT’ELIA OGGI

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 17, ingresso libero

Sant’Elia: nuovi studi e ricerche sui disegni della collezione civica. Incontro con Luciano CaramelLetizia Casati e Alberto Longatti
Un incontro di documentazione e riflessione sulla collezione di disegni di Sant’Elia di proprietà della città. Alla collezione negli ultimi anni, per iniziativa dei Musei Civici, ma anche grazie al sostegno del Rotary club Como e della Fondazione della comunità Comasca e ai contributi di Camera di commercio di Como e Fondazione del Credito Valtellinese, sono stati dedicati particolari studi che hanno condotto alla realizzazione di due sale multimediali permanenti dedicate al grande architetto in Pinacoteca e alla pubblicazione di un catalogo di tutta la collezione edito da Silvana Editoriale. Il volume, che riproduce tutte le opere, illustra la storia della costituzione dell’importante raccolta e documenta le vicende storico – critiche di tutti i disegni. Grazie all’impegno della conservatrice della Pinacoteca Letizia Casati e dei due massimi esperti dell’opera di Sant’Elia, Caramel e Longatti, si è provveduto alla riconsiderazione dei sin goli lavori, ma soprattutto a una nuova definizione di datazioni e di percorsi all’interno dell’intera produzione. L’incontro odierno fornisce l’occasione per  fare il punto sugli studi compiuti, ma anche per dare una lettura aggiornata dell’opera di Sant’Elia, che sempre più, come illustra la mostra La città nuova. Oltre Sant’Elia in corso a Villa Olmo e in Pinacoteca, si va qualificando come momento fondamentale dello sviluppo del pensiero architettonico e artistico in ambito internazionale degli ultimi cento anni. L’ingresso in Pinacoteca in questa occasione sarà libero e gratuito e permetterà, a chi non l’avesse ancora fatto, di visitare oltre alle sale multimediali anche l’esposizione di oltre cinquanta disegni del grande architetto, allestita come introduzione alla rassegna di Villa Olmo.

NdA: intanto, mi rendo conto di non aver dato sufficiente enfasi, a Villa Olmo è arrivato l’ultima opera che mancava, visitatevela…

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MUSEI · Pinacoteca di Palazzo Volpi

percorso tattile Un Medioevo tutto da toccare. Progetto, promosso dai Musei civici e dall’assessorato alla cultura del comune in collaborazione con l’Unione italiana ciechi

MEDIOEVO TUTTO DA TOCCARE

Pinacoteca civica, via Diaz 84, ore 15

In occasione della 54ª giornata nazionale del cieco, festa di Santa Lucia, verrà inaugurato il percorso tattile Un Medioevo tutto da toccare. Il progetto, promosso dai Musei civici e dall’assessorato alla cultura del comune in collaborazione con l’Unione italiana ciechi, è diretto in primo luogo al pubblico dei non vedenti e ipovedenti, ma è rivolto anche al pubblico vedente, per il quale si prevede un ampliamento delle modalità di fruizione del patrimonio culturale. Il percorso si svolge nella sezione medievale, che è ordinata in senso prevalentemente cronologico e con aggregazioni attente alla provenienza territoriale. Dati i lunghi tempi che necessita la percezione tattile, la visita prevede un gruppo non superiore a 5-6 persone e avrà la durata di circa un’ora e mezza. La metodologia di fruizione scelta si basa essenzialmente sull’esplorazione tattile e sull’utilizzo di sussidi che supportano e facilitano il proce sso di percezione, cognizione e interpretazione degli oggetti. L’uso della descrizione verbale, simultaneo alla visita tattile, servirà a rafforzare la comprensione dell’opera, con funzioni talvolta colmative. Fondamentale nella scelta della metodologia di fruizione si è rivelata la collaborazione con l¹Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione provinciale di Como, il miglior interlocutore locale nel campo della disabilità visiva. La sezione ha fornito la massima collaborazione, partecipando attivamente alla progettazione del percorso, supervisionando tutte le attività e offrendo preziosi consigli sulla scelta dei sussidi e sulla stesura dei testi esplicativi, mettendo a disposizione risorse umane e strumentali (stampante braille, tavolette braille, stampante con sistema stereocopy). Questi i sussidi del percorso: pianta tattile e pianta ingrandita della sezione medievale, didascalie in Braille, testi di approfondimento in Braille, in cara ttere ingrandito e in formato elettronico per l’uso del sintetizzatore vocale. Tutte le opere potranno essere toccate solo dopo aver indossato dei leggeri guanti in lattice, in modo da preservare la naturale patina del marmo. Il percorso, dopo l’inaugurazione, sarà sempre fruibile in autonomia, sia dai non vedenti e ipovedenti sia dai vedenti, che potranno utilizzare tutti i sussidi, disponibili all’ingresso della Pinacoteca. Sarà possibile prenotare, con almeno due settimane di preavviso, la visita con la presenza di un educatore museale.

Centro Storico di Como · Pinacoteca di Palazzo Volpi

Nel 2009, il Palazzo Volpi è stato riaperto al pubblico come Pinacoteca Civica di Como

Il Palazzo Volpi, situato a Como, è un edificio storico che ha subito una significativa trasformazione nel corso degli anni.

Originariamente costruito nel XVIII secolo come residenza privata per la famiglia Volpi, il palazzo ha una facciata neoclassica e una posizione privilegiata affacciata sul lago di Como.

Nel 2009, il Palazzo Volpi è stato riaperto al pubblico come Pinacoteca Civica di Como.

Questa trasformazione ha permesso di valorizzare il patrimonio artistico della città, ospitando una collezione di opere d’arte che spaziano dal Medioevo al Novecento.

La pinacoteca espone dipinti, sculture e opere grafiche di artisti locali e internazionali, contribuendo così alla promozione della cultura e dell’arte nella regione.

Oltre alle opere permanenti, la Pinacoteca organizza anche mostre temporanee e eventi culturali, rendendola un importante centro di riferimento per gli appassionati d’arte e i turisti.

La bellezza architettonica del Palazzo Volpi, unita alla ricchezza delle sue collezioni, fa di questo luogo una meta imperdibile per chi visita Como.