ARTE · ElleciStudio · Mostre

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni,  Fino al  6 gennaio 2026,  Como.  Novocomum, via Sinigaglia 1

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni,  Fino al  6 gennaio 2026,  Como.  Novocomum, via Sinigaglia 1 

Il Novocomum, edificio residenziale progettato da Giuseppe Terragni tra il 1927 e il 1929, rappresenta il primo esempio compiuto di architettura moderna in Italia applicata alla tipologia dell’abitazione. La sua struttura innovativa, costruita su un equilibrio di volumetrie eleganti e leggere, si definisce attraverso un uso sapiente di piani, trasparenze e colori, che entrano in relazione tanto con il paesaggio circostante quanto tra loro. Ne deriva un organismo architettonico armonioso, capace di restituire una percezione di intimità e accoglienza pur nella chiarezza del linguaggio razionalista.

È in questo contesto che trova spazio l’Archivio Terragni, luogo prezioso in cui sono raccolti e conservati progetti, fotografie, documenti e materiali originali dell’architetto: ciò che A. A. Terragni definisce la “partitura originale” del lavoro di Giuseppe Terragni. L’archivio non è solo un deposito di memoria, ma un ambiente vivo, attraversato da relazioni e da continui rimandi tra passato e presente. È un luogo che “sa di casa”, in cui il progetto architettonico entra in un dialogo naturale con le opere contemporanee degli artisti che lo abitano e di quelli che vengono accolti in forma temporanea. Questa dimensione domestica e creativa trasforma l’archivio in una piazza culturale, un punto d’incontro e di confronto, dove lo scambio – intellettuale, artistico, umano – diventa il vero motore di una ricerca condivisa. Lo spazio comprende infatti anche gli studi degli artisti Attilio Terragni, Riccardo Longo e Chiara Smedile, che contribuiscono a rendere il Novocomum un luogo vivo, abitato e in continua trasformazione.

Con Matrici dello spazio – Filo. Forma. Tensione, l’Archivio entra in connessione con l’artista Mimmo Totaro, figura di rilievo della fiber art italiana. La mostra presenta un nucleo significativo di opere che ripercorrono l’intero arco della sua attività e che si manifestano attraverso molteplici forme espressive. Il legame interno alla produzione poliedrica di Totaro è un profondo amore per la materia tessile, che si traduce soprattutto nella presenza dei fili tesi che attraversano e definiscono le opere; fili che, anche quando perdono tridimensionalità e si trasformano in segni grafici, continuano a generare vibrazioni visive che oscillano, si sovrappongono e fanno vacillare i confini tra astrazione e percezione. I rapporti spaziali che si creano hanno tutto il sapore dell’architettura, la “terza arte” e altro grande amore di Totaro.

In mostra sono presenti ventotto opere dell’artista tra sculture, disegni, stampe e grandi pannelli a parete.

CURATELA:  Chiara Ghizzoni,  Riccardo Longo

APERTURA

dal 9 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

Orari 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.00, da martedì a domenica

Contatti

https://www.miniartextil.it/it

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Paola Carlotti Ellecistudio

+39.3357059871

 

Architettura · ElleciStudio · Mostre · STORIA LOCALE E SOCIETA'

ANTONIO SANT’ELIA. VISIONI FUTURISTE TRA COMO E MILANO, Alla Pinacoteca civica di Como (la mostra continua fino all’11 gennaio 2026)

ANTONIO SANT’ELIA. VISIONI FUTURISTE TRA COMO E MILANO, Alla Pinacoteca civica di Como (la mostra continua fino all’11 gennaio 2026)

Milano: chiude l’8 dicembre 2025 — Como: prosegue fino all’11 gennaio 2026)

Fino all’8 dicembre all’ADI Design Museum di Milano e fino all’11 gennaio 2026 alla Pinacoteca Civica di Como è in corso l’importante appuntamento espositivo dedicato all’architetto futurista Antonio Sant’Elia, a cura dei Musei Civici di Como e dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

La prosecuzione della esposizione nella sede comasca valorizza il legame storico tra Sant’Elia e la sua città natale, offrendo al pubblico un periodo esteso di visita per approfondire visioni urbanistiche e progetti che hanno segnato l’immaginario dell’architettura del Novecento.

Le due mostre hanno valorizzato l’opera di Antonio Sant’Elia e hanno messo in luce il dialogo tra città reale e visioni urbanistiche futuriste, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale e di installazioni multimediali.

L’iniziativa rappresenta la prima tappa del progetto triennale Documentare, valorizzare: tra ricerca e progettazione digitale, avviato nel 2024 grazie alla collaborazione tra Comune di Como, Pinacoteca Civica e Accademia di Brera. Il programma ha coinvolto gli studenti della Scuola di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico e della Scuola di Nuove Tecnologie, impegnati durante l’anno accademico 2024–25 in un percorso di studio e ricerca sull’opera di Sant’Elia, di cui la Pinacoteca conserva oltre 180 disegni originali.

Le città di Como e Milano sono state fondamentali nelle vicende umane ed esperienziali di Sant’Elia”. Questa ricerca che ha coinvolto più istituzioni rappresenta “un percorso di divulgazione dell’immenso patrimonio dell’architetto comasco, affinché le nuove generazioni siano sempre più consapevoli del valore delle collezioni dei Musei civici e possano esserne i primi custodi” – ha dichiarato Enrico Colombo, Assessore alla Cultura, Musei, Biblioteca, Turismo e Como UNESCO Creative City.

Antonio Sant’Elia continua a ispirare generazioni di giovani con la forza visionaria delle sue idee. La sua architettura futurista, audace e proiettata verso il domani, parla direttamente a chi sogna un mondo nuovo, dinamico e tecnologico. I suoi disegni, conservati in Pinacoteca, sono spesso oggetto di studio e reinterpretazione da parte di studenti, artisti e designer, che ne colgono l’energia innovativa e il coraggio di rompere con il passato. Sant’Elia non è solo un nome della storia: è un punto di partenza per immaginare il futuro” – afferma Veronica Vittani, Responsabile dei Musei civici.

L’ esposizione di Como presenta 10 disegni originali delle collezioni della Pinacoteca databili tra il 1913 e il 1914 e raramente esposti. Si tratta di progetti e studi di edifici industriali, centrali elettriche, stazioni e infrastrutture, messi in relazione con i contesti urbani di Como e Milano, le due città che più hanno influenzato l’immaginario visionario dell’architetto. L’intenso sviluppo industriale e culturale delle due città a cavallo tra XIX e XX secolo fu infatti determinante nella formazione del suo pensiero.

A Como, l’esposizione è allestita nelle sale dedicate al Sant’Elia al secondo piano della Pinacoteca civica. Il percorso è accompagnato da un video, fruibile sul proprio device tramite qr code, che racconta i luoghi delle città di Como e Milano che sono stati fonte d’ispirazione per l’architetto. Inoltre, su un touch screen permanente, è possibile consultare tutta la collezione civica dei disegni dell’architetto.

Informazioni pratiche mostra a COMO

  • Sede: Pinacoteca Civica di Como – Via Diaz 84
  • Durata: fino all’11 gennaio 2026
  • Orari: martedì-domenica, ore 10.00–18.00 (ultimo ingresso 17.30) – chiusi tutti i lunedì tranne 8 dicembre – chiusi il 25 dicembre e il 1 gennaio.
  • Biglietti: mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca – https://museicomo.vivaticket.it/
  • Info: Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it – www.comune.como.it
  • Social: Facebook e Instagram @museicivicicomo 

Crediti

Il progetto vede il sostegno di ASF

Partner istituzionale per i Musei civici di Como, Camera di Commercio Como-Lecco

Curatori del progetto:

  • per la Pinacoteca di Como: Veronica Vittani, Francesca Testoni
  • per l’Accademia di Brera: Alessandra Coppa, Rosanna Ruscio, Lorella Giudici

Corsi universitari coinvolti:

  • Storia dell’arte contemporanea (prof.ssa Lorella Giudici, a.a. 2023-24)
  • Storia e documentazione dei beni architettonici (prof.ssa Alessandra Coppa, a.a. 2024-25)
  • Storia dell’architettura e dell’urbanistica (prof.ssa Alessandra Coppa, a.a. 2024-25)
  • Sistemi editoriali per l’arte (prof.ssa Chiara Savino, a.a. 2024-25) 

CONTATTI PER LA STAMPA
Ellecistudio

Paola Carlotti   paola.carlotti@ellecistudio.it +39 335 7059871

Chiara Lupano  chiara.lupano@ellecistudio.it +39 335 7835403

FOTOGRAFIE · Mostre

FIORIGRAMMI,  Mostra fotografica di DINO SILINGARDI, The ART COMPANY COMO,  Via Borgovico 163 – 22100 – Como, inaugurazione il 5 dicembre 2025

The ART COMPANY COMO,  Via Borgovico 163 – 22100 – CO
Tel.+39 031576103
A dicembre la galleria The Art Company Como ospita Fiorigrammi, una serie di immagini in bianco e nero che racconta i fiori, frutto di un lavoro interamente analogico
“Se non sai sognare, non puoi vedere.”
Questa è la chiave di lettura dell’intero progetto: vedere non sempre come registrazione del reale, ma come atto visionario, come sogno che si fa forma.
FIORIGRAMMI,  Mostra fotografica di DINO SILINGARDI
A cura di ROBERTO MUTTI
Inaugurazione 5 dicembre 2025 ore 18.00 – fino 16 gennaio 2026
orari: da lunedì a venerdì dalle ore15.00 alle 18.30 sabato con prenotazione cell. 3492632706
ARTE · ElleciStudio · Mostre

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni.   9 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026,  Como,  Novocomum, via Sinigaglia 1

MATRICI DELLO SPAZIO.  Filo. Forma. Tensione.  Mimmo Totaro all’Archivio Terragni.   9 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026,  Como,  Novocomum, via Sinigaglia 1 

Il Novocomum, edificio residenziale progettato da Giuseppe Terragni tra il 1927 e il 1929, rappresenta il primo esempio compiuto di architettura moderna in Italia applicata alla tipologia dell’abitazione.

La sua struttura innovativa, costruita su un equilibrio di volumetrie eleganti e leggere, si definisce attraverso un uso sapiente di piani, trasparenze e colori, che entrano in relazione tanto con il paesaggio circostante quanto tra loro.

Ne deriva un organismo architettonico armonioso, capace di restituire una percezione di intimità e accoglienza pur nella chiarezza del linguaggio razionalista.

È in questo contesto che trova spazio l’Archivio Terragni, luogo prezioso in cui sono raccolti e conservati progetti, fotografie, documenti e materiali originali dell’architetto: ciò che A. A. Terragni definisce la “partitura originale” del lavoro di Giuseppe Terragni.

L’archivio non è solo un deposito di memoria, ma un ambiente vivo, attraversato da relazioni e da continui rimandi tra passato e presente. È un luogo che “sa di casa”, in cui il progetto architettonico entra in un dialogo naturale con le opere contemporanee degli artisti che lo abitano e di quelli che vengono accolti in forma temporanea. Questa dimensione domestica e creativa trasforma l’archivio in una piazza culturale, un punto d’incontro e di confronto, dove lo scambio – intellettuale, artistico, umano – diventa il vero motore di una ricerca condivisa. Lo spazio comprende infatti anche gli studi degli artisti Attilio Terragni, Riccardo Longo e Chiara Smedile, che contribuiscono a rendere il Novocomum un luogo vivo, abitato e in continua trasformazione.

Con Matrici dello spazio – Filo. Forma. Tensione, l’Archivio entra in connessione con l’artista Mimmo Totaro, figura di rilievo della fiber art italiana.

La mostra presenta un nucleo significativo di opere che ripercorrono l’intero arco della sua attività e che si manifestano attraverso molteplici forme espressive. Il legame interno alla produzione poliedrica di Totaro è un profondo amore per la materia tessile, che si traduce soprattutto nella presenza dei fili tesi che attraversano e definiscono le opere; fili che, anche quando perdono tridimensionalità e si trasformano in segni grafici, continuano a generare vibrazioni visive che oscillano, si sovrappongono e fanno vacillare i confini tra astrazione e percezione. I rapporti spaziali che si creano hanno tutto il sapore dell’architettura, la “terza arte” e altro grande amore di Totaro.

In mostra saranno presenti ventotto opere dell’artista tra sculture, disegni, stampe e grandi pannelli a parete.

CURATELA

Chiara Ghizzoni

Attilio Terragni

Riccardo Longo

Francesca Caspani

APERTURA

dal 9 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026

Orari 10.00 – 13.00, 14.00 – 18.00, da martedì a domenica 

BIGLIETTI

intero 5 euro, l ridotto 3 euro (studenti fino ai 18 anni, over 65)

gratuito | bambini fino ai 10 anni, disabili e accompagnatori)

E’ previsto un sovrapprezzo di 2 euro per chi volesse acquistare il catalogo. 

Contatti per la stampa

Paola Carlotti Ellecistudio

+39.3357059871

ARTE · CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · ElleciStudio · Mostre

DISEGNARE IN PINACOTECA, Sabato 6 dicembre 2025, ore 15:30 – alla Pinacoteca Civica di Como

Sabato 6 dicembre 2025, ore 15:30 – Pinacoteca Civica di Como

DISEGNARE IN PINACOTECA

La pratica di disegno dal vero
Lezione con Giovanni Colombo, pittore e incisore

Da secoli il disegno dal vero è un esercizio fondamentale per allenare lo sguardo e affinare la mano: osservare un volto, percepirne le proporzioni, coglierne la luce e tradurla in segno è una forma di conoscenza che attraversa le epoche. Durante l’incontro i partecipanti potranno sperimentare questa pratica direttamente sulle opere esposte in mostra, stabilendo un dialogo sensibile con i ritratti di personaggi che hanno segnato la storia.

Un pomeriggio immersi nella bellezza dell’arte e nella pratica viva dell’osservazione

l’evento si svolge nell’ambito della mostra
La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, con gli oltre 38 ritratti autentici oggi ritrovati e conservati — provenienti dalla Pinacoteca Civica di Como e integrati da prestiti da musei e collezioni private — in un percorso che rievoca la straordinaria impresa collezionistica di Paolo Giovio e il suo visionario progetto di museo delle personalità illustri,
a cura dello storico dell’arte Bruno Fasola, visitabile fino all’8 febbraio 2026. 

La lezione è aperta a tutti — anche a chi non ha mai seguito un corso di disegno — perché l’atto di guardare e tracciare è un gesto primario e accessibile. Agli iscritti verrà inviato via email un tutorial PDF introduttivo alla pratica artistica dell’incontro.

Durata: 1 h e 30’
Costo: € 11,00 + biglietto d’ingresso alla Pinacoteca (€ 4,00, da pagare sul posto)
Prenotazione obbligatoria entro venerdì 5 dicembre via email: amicideimuseicomo@gmail.com

Evento realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici dei Musei di Como. 

QUI CARTELLA STAMPA DELLA MOSTRA con video e immagini 

LA COLLEZIONE. PAOLO GIOVIO E I RITRATTI SENZA TEMPO

Per la prima volta esposti tutti i ritratti originali della Pinacoteca civica di Como, accanto ai prestiti dei musei e dei privati in una mostra evocativa del primo Museo moderno

A cura dello storico dell’arte Bruno Fasola 

24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026

Pinacoteca civica di Como 

Una mostra storica per il Giubileo 2025

Nell’anno del Giubileo, la Pinacoteca civica di Como celebra uno dei suoi più illustri concittadini con una grande mostra dedicata a Paolo Giovio (1483–1552), umanista, vescovo, medico e storico, nonché ideatore della più ambiziosa galleria di ritratti del Rinascimento europeo.

La Collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo, a cura di Bruno Fasola, riunisce per la prima volta un nucleo consistente di opere originali della collezione gioviana, provenienti dalla Pinacoteca, da prestigiose istituzioni museali e dai collezionisti privati. L’ultima mostra dedicata alla collezione gioviana risale al 1983 in occasione del V centenario della nascita di Paolo Giovio, pertanto l’esposizione di Como è molto attesa dal pubblico e dagli studiosi. 

<La valorizzazione del patrimonio culturale comasco è il faro che ha guidato ogni singolo intervento sui beni dei cittadini comaschi, siano beni immobili, beni mobili o beni museali – afferma Alessandro Rapinese, Sindaco di Como – quando mi sono insediato ho trovato un patrimonio con un potenziale immenso ma svilito e umiliato, oggi, dopo tre anni di duro lavoro guardo con orgoglio a ciò che è diventata la Pinacoteca e a ciò che potrà essere nei prossimi anni: un serio modello di gestione e valorizzazione culturale a servizio della comunità. Il viaggio sarà ancora lungo ma la strada è quella giusta. Viva la Pinacoteca civica di Como>. 

Una collezione enciclopedica di volti e storie

La raccolta, costituita da Giovio in circa trent’anni, comprendeva oltre quattrocento ritratti di personaggi di ogni tempo e provenienza: da Romolo fino ai protagonisti del suo tempo, passando per figure del mondo musulmano, dell’Etiopia e della Moscovia.

La selezione, straordinariamente inclusiva per l’epoca, includeva anche avversari della cristianità come i pirati turchi, nemici personali di Giovio come Georg Frundsberg, e donne celebri come Faustina Mancini e Rossellana, moglie di Solimano il Magnifico. Una parte significativa era dedicata a letterati, umanisti, papi ed ecclesiastici — da Pietro Bembo a Daniele Barbaro, fino a Clemente VII. 

<Questa esposizione rappresenta il giusto connubio tra la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio museale e la sua restituzione ad un pubblico eterogeneo – afferma Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como – Un lavoro corale, frutto della condivisione delle professionalità in capo al settore Musei, i cittadini comensi, le istituzioni e le associazioni culturali del territorio che hanno deciso di puntare sulla Pinacoteca civica attraverso l’Art Bonus e ad altre forme di sostegno. Un momento, questo, in cui dobbiamo essere fieri della ricchezza del patrimonio culturale cittadino e della sua comunità che sta vivendo una nuova primavera, nel riaffezionarsi ai propri Musei.

“La collezione. Paolo Giovio e i ritratti senza tempo” è la chiave di volta all’interno di un progetto molto più ampio di rigenerazione culturale della città di Como>. 

I ritratti erano accompagnati da testi illustrativi, gli Elogia, redatti dallo stesso Giovio a descrizione fisica e morale del personaggio raffigurato.

Come spiega il curatore Bruno Fasola < Paolo Giovio si procurò i ritratti richiedendoli ai suoi protettori, ai personaggi che conobbe personalmente, uomini politici, ecclesiastici, uomini di cultura e agli artisti che conosceva personalmente come il Vasari, di cui fu ispiratore nella compilazione delle Vite. Più che la qualità artistica del ritratto, che comunque non mancò di esser presente nella collezione, a Giovio interessava che il ritratto fosse veritiero. Egli cercava la “vera imago” del personaggio rappresentato e si documentava, per quanto possibile, sulla provenienza della fonte da cui era tratto il ritratto, quando non era stato realizzato dal vero. La collezione, come il Museo in cui era ospitata, divennero subito famosi presso gli uomini di cultura e i potenti del tempo che inviarono i loro pittori a Como a copiare i ritratti, primo fra tutti il duca Cosimo I Medici, protettore del Giovio. Si formarono così altre serie che vennero in seguito integrate: la Gioviana degli Uffizi, quella della Pinacoteca Ambrosiana di Milano, la serie del castello di Ambras ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. La stampa degli Elogia del 1575 con le illustrazioni di Tobias Stimmer dei ritratti gioviani diede poi impulso ulteriore alla diffusione delle immagini degli uomini illustri>. 

La “Villa Museo” e la dispersione della collezione

I ritratti erano destinati a un edificio senza precedenti: la “Villa Museo” sulle rive del lago di Como, concepita da Giovio come luogo di celebrazione della memoria storica attraverso l’arte.

Decorata con affreschi raffiguranti le Muse e i loro interpreti, la villa fu il primo esempio di spazio progettato per custodire una collezione pubblica.

Demolita prima del 1615 per far posto all’attuale Villa Gallia, vide la dispersione della collezione, oggi in parte riunita con il maggior nucleo conosciuto dei 38 dipinti originali conservati in Pinacoteca Civica. 

Le opere in mostra

Oltre ai 38 ritratti originali di proprietà comunale, la mostra annovera il bellissimo ritratto di Alessandro Achillini delle Gallerie degli Uffizi, il ritratto di Francesco Maria Della Rovere attribuito alla bottega di Tiziano, l’autoritratto di Baccio Bandinelli o l’affascinante Rossellana Uxor Solimani, che rappresentano solo una parte degli enigmatici personaggi delle collezioni private, che si potranno ammirare in Pinacoteca. 

Tra i capolavori figurano infatti opere di Dosso Dossi, Amico Aspertini, Bernardino Campi, Ridolfo del Ghirlandaio, Francesco Salviati, Baccio Bandinelli e le botteghe di Tiziano, di Sebastiano del Piombo e di François Clouet. In esposizione anche il celebre ritratto di Cristoforo Colombo, considerato il più veritiero tra quelli pervenuti.

In mostra, virtualmente, e in catalogo saranno presenti anche i preziosi singoli ritratti della Pinacoteca di Brera, della National Gallery of Canada di Ottawa, del Chicago Art Institute e della Sidney Art Gallery of New South Wales, che per motivi conservativi non è stato possibile esporre. 

Un allestimento che dialoga con il visitatore

Il percorso espositivo allestito nelle sale del piano nobile della Pinacoteca civica di Como accompagna il pubblico in un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Arte, storia e tecnologia si intrecciano per restituire vita e attualità alla visione di Paolo Giovio, primo collezionista della storia a intuire il potere del ritratto come strumento di memoria e identità.

Quattro sale tematiche mettono in dialogo i ritratti, mentre il grande salone centrale ospita un’installazione multimediale che permette ai visitatori di “varcare la soglia del tempo” e incontrare idealmente Giovio e i protagonisti della sua collezione. 

Le installazioni multimediali site-specific, ideate e realizzate da OLO creative farm, rinnovano lo spirito innovatore di Giovio con tre esperienze originali che uniscono narrazione visiva, interattività e scoperta.

Nella stanza immersiva, proiezioni e video accompagnano il visitatore in un viaggio tra le vite e le gesta di sei personaggi emblematici scelti con il curatore Bruno Fasola. Le immagini si animano sulle pareti fino a dar vita al Dialogo degli uomini illustri, un confronto visivo tra guerrieri e letterati che si trasforma in una suggestiva “costellazione umana”.

Lo spazio Campo quadro propone invece un approfondimento interattivo dei ritratti esposti: un grande touchscreen consente di esplorare le opere, scoprire le connessioni tra i personaggi e addentrarsi nel mondo culturale e politico del tempo di Giovio.

Infine, con La Collezione Siamo Noi, ogni visitatore può fondere digitalmente il proprio volto con quello di un personaggio storico, ricevendo via e-mail un ritratto personalizzato — simbolico passaggio di testimone tra passato e presente.

L’allestimento trasforma la Pinacoteca di Como in un luogo di memoria viva, dove la tecnologia diventa strumento di conoscenza e partecipazione. Un ponte tra arte e innovazione che celebra la modernità di Paolo Giovio e la sua visione universale della cultura.

Due nuove sale rimarranno dedicate permanentemente alla quadreria di Paolo Giovio, rinnovando così il percorso di visita del museo e il legame tra la città e il suo più illustre umanista. 

<Dopo un intenso lavoro di ricerca e valorizzazione, siamo orgogliosi di restituire alla comunità una collezione che rappresenta un patrimonio prezioso per la città. Paolo Giovio, comasco di nascita, pose proprio qui le fondamenta di quella che oggi definiamo la moderna concezione di museo – dichiara Veronica Vittani, responsabile dei Musei Civici e curatrice della Pinacoteca. La sua raccolta, audace e visionaria, di ritratti di personaggi antichi e contemporanei, si configura come un racconto visivo straordinario: una costellazione di storie che continua a stimolare curiosità, riflessione e dialogo>. 

Restauri, pubblicazione e attività didattiche

La mostra è il risultato di una campagna di restauri avviata dal Comune di Como nel 2021 con il sostegno di istituzioni, associazioni e privati del territorio.

A corredo dell’esposizione, sarà pubblicato un importante volume scientifico edito da Electa, curato da Bruno Fasola che raccoglierà le schede dei ritratti ad oggi conosciuti e un importante contributo dalle Gallerie degli Uffizi. 

Un convegno per la comunità scientifica

Il 31 gennaio 2026 la Pinacoteca Civica organizzerà un convegno di approfondimento sugli studi più recenti dedicati a Paolo Giovio e alla sua collezione con la partecipazione di Bruno Fasola, Sonia Maffei (Università di Pisa), Alberica Barbolani Da Montauto (Gallerie degli Uffizi), Francesca Del Torre (Kunsthistorisches Museum di Vienna), Costanza Barbieri (Accademia di Belle Arti di Roma), Andrea Donati (storico dell’arte) e Magda Noseda (già Archivio di Stato). 

La collezione diventa un album delle figurine

La Pinacoteca, in collaborazione con l’associazione Luminanda e le insegnanti Erica Pigliapochi (Istituto Como Lago), Chiara Butti (Istituto Como Nord) e Laura Somigliana, ha dato vita a un progetto originale: trasformare la collezione museale in un album di figurine. Questo strumento, pensato per stimolare la curiosità e la partecipazione dei più piccoli, sarà distribuito a tutti gli alunni delle classi terze delle scuole primarie della città.

Attraverso giochi, attività e contenuti educativi, i bambini potranno scoprire la figura di Paolo Giovio e immergersi nella sua straordinaria raccolta di ritratti. La storia si trasforma così in un’esperienza ludica e condivisa, capace di avvicinare i giovani esploratori all’arte e alla memoria del territorio. 

Iniziative collaterali

La mostra vedrà la realizzazione di una serie di eventi collaterali e verranno inoltre programmate visite guidate con il curatore e attività per bambini e famiglie durante tutto il periodo della mostra. 

Durante il periodo di apertura, la mostra sarà visitabile con il normale biglietto d’ingresso della Pinacoteca oppure con la CoMmUnity card, la tessera annuale che consente l’accesso a tutte le mostre temporanee e alle collezioni permanenti della Pinacoteca civica.

La card consente di accedere senza limiti alla Pinacoteca civica, al Tempio Voltiano e alla Cattedrale di Como negli orari di apertura ed è valida 365 giorni dalla data di acquisto.

È acquistabile presso le biglietterie museali, l’Info point del Broletto e su https://museicomo.vivaticket.it/ 

https://www.oggiacomo.it/eventi/La-Collezione.-Paolo-Giovio-e-i-ritratti-senza-tempo/  

Info mostra

Sede | Pinacoteca Civica di Como – via Diaz 84

Durata |24 ottobre 2025 – 8 febbraio 2026

Inaugurazione |23 ottobre ore 18

Orari | da martedì a domenica ore 10.00 -18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)

Mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca

Biglietti acquistabili su https://museicomo.vivaticket.it/

Info pubblico Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it

www.comune.como.it > vivere il comune > luoghi

Facebook e Instagram @musei civici como 

Pinacoteca civica di Como

Inaugurata nel 1989 nel seicentesco Palazzo Volpi, la Pinacoteca conserva le opere pittoriche e scultoree patrimonio della città. La collezione, che dal Medioevo arriva sino al contemporaneo, si è costituita attraverso lasciti, donazioni, acquisti e documenta l’arte del territorio a partire dagli edifici religiosi, passando per la ritrattistica, il paesaggio, la pittura di genere sino alle ricerche novecentesche legate al Futurismo, al Razionalismo e al design. Fulcro delle collezioni, la cinquecentesca raccolta di ritratti di Uomini Illustri di Paolo Giovio, i disegni dell’architetto futurista Antonio Sant’Elia e alcune delle opere più significative del Gruppo Como, gli Astrattisti comaschi del Novecento. 

Biografia di Bruno Fasola

Bruno Fasola, storico dell’arte, è uno dei massimi esperti della collezione gioviana. È professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Como Aldo Galli. Collabora con vari enti e istituzioni per la realizzazione di studi monografici e ricerche storico-artistiche. È consulente per la Commissione Nazionale per l’Edizione dell’Opera Completa di Paolo Giovio per la quale ha realizzato parte delle schede del volume Iconografia di cui è curatore, di prossima pubblicazione presso il Poligrafico dello Stato. 

CONTATTI PER LA STAMPA

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Paola Carlotti   paola.carlotti@ellecistudio.it +39 335 7059871

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ARTE · Eli Riva · Mostre

ELI RIVA scultore, conoscerne l’arte, il pensiero e i segni in città, a cura di Giovanna Riva e Paolo Aquilini, alla Fondazione della Seta ETS, Via Castelnuovo , 5, Como, il 20 novembre 2025

ARTE · Doriam Battaglia · Mostre

Doriam Battaglia Batt, Nous Nous: la Vita è l’Arte, l’Arte è la Vita, mostra a cura di Luigi Cavadini, alla Banca Generale Private, Como, Lungo Lario Trento , 9. Dal 20 gennaio al 28 febbraio 2025

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ANIMALI · Mostre

INAUGURAZIONE MOSTRA Mondo animale di Sonia Vinaccia, a cura di Luigi Cavadini, giovedì 5 giugno, ore 18.00, The Art Company Como, Via Borgovico 163, Como (cortile interno)

INAUGURAZIONE MOSTRA Mondo animale di Sonia Vinaccia, a cura di Luigi Cavadini, giovedì 5 giugno, ore 18.00, The Art Company Como, Via Borgovico 163, Como (cortile interno)

 l’esposizione sarà visitabile
dal lunedì al venerdì 15.00 – 18.30
sabato solo su appuntamento
chiamando il 335 80 95 646

l’esposizione termina sabato 28 giugno

per informazioni ed appuntamenti
info@theartcompanycomo.it

“C’è chi dice che gli animali sono più solidali degli uomini. E Sonia Vinaccia nelle sue opere, proprio servendosi del mondo animale sollecita la visione, il pensiero e il cuore del fruitore a riflettere sulla solidarietà. Con una pittura raffinata affronta situazione reali o realistiche con grande leggerezza – di pittura, di fantasia, di emotività – creando immagini che vanno ben oltre la freschezza di un’illustrazione”dal testo critico di Luigi Cavadini 

Sonia Vinaccia nasce a Capri nel 1979. La sua carriera artistica si sviluppa nell’arco di quasi trent’anni, durante i quali l’artista ha calcato i più prestigiosi palcoscenici dell’arte contemporanea a livello internazionale.
Il suo talento si manifesta precocemente: nel 1996 riceve una prestigiosa borsa di studio dall’Istituto d’Arte Francesco Grandi di Sorrento, segnando l’inizio di un percorso ricco di riconoscimenti e successi.
Negli anni successivi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi la inserisce tra le eccellenze italiane nei progetti Panorami d’Italia e Maestri, consacrandone la qualità e l’originalità del linguaggio espressivo.
Le sue opere fanno oggi parte di importanti collezioni private, sia in Italia che all’estero, e sono state premiate in numerosi contesti per l’alto valore artistico. 

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CONVEGNI, incontri, dibattiti, corsi, festival · Mostre

Esposizione: Non lasciare aria al caos, di Massimo Ballabio, a cura di Luigi Cavadini, venerdì 9 maggio, ore 18.00, The Art Company Como

Non lasciare aria al caos di Massimo Ballabio, a cura di Luigi Cavadini, venerdì 9 maggio, ore 18.00, The Art Company Como, Via Borgovico 163, Como (cortile interno)
 l’esposizione sarà visitabile
dal lunedì al venerdì 15.00 – 18.30
sabato solo su appuntamento
chiamando il 335 80 95 646
l’esposizione termina venerdì 30 maggio

per informazioni ed appuntamenti
info@theartcompanycomo.it
“Già il titolo della mostra proposto dall’artista non lascia dubbi su quale sia la prospettiva della sua ricerca artistica. E le opere esposte rappresentano un momento fondamentale del suo percorso, che risale al 1988, e costituisce la base su cui ha poi sviluppato tutto il suo lavoro. Ci troviamo confrontati con una serie di pannelli, che mostrano i segni dei decenni trascorsi, ma che sorprendono per l’estrema rarefazione compositiva: superfici piane bianche dalle quale emergono forme geometriche basilari, misurati tratti di retta in rilievo, segni che marcano delle presenze che hanno lo scopo di indagare il fluire della luce che genera un “di-segno” elementare fatto di niente, privo di descrittività, se non quella di un pensiero che indaga il distribuirsi della luce e che si fa forma nelle minime variazioni d’ombra che il rilievo genera.”dalla presentazione del critico Luigi Cavadini Massimo Ballabio è nato a Erba (Como) nel 1952.
Vive e lavora facendo la spola fra la Como Razionalista e l’Umbria Francescana. Ha realizzato diverse sculture per spazi pubblici in Giappone, Spagna, Svizzera, Stati Uniti, Germania e Italia. 
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de Benzi 17 - Torno · Mostre · Pittura

TORNO subito o quasi, mostra di Ester Negretti, in Via De Benzi, 17, Torno (sul lago di Como), 18 aprile 2025

Ester Negretti è la prima artista di una serie che, con cadenza settimanale, saranno
presenti nei locali della nostra associazione per presentare le proprie opere: dipinti, tessuti, ceramiche e altri manufatti entreranno in dialogo con esecuzioni musicali e presentazioni letterarie di cui di volta vi informeremo con avvisi che troverete anche sul Sito dell’associazione da poco inaugurato
 www.associazioneviadebenzi17.com
Il titolo della mostra di Ester Negretti è particolare: non è solo un gioco di parole
attorno al nome del paese ospite, è anche un esplicito invito a sostare davanti ai
dipinti dell’artista, a condividerne l’atmosfera prima ancora di aprire un dialogo
con chi li ha pensati. 
 
Ecco le sue parole: “la mostra è un invito a prendersi una pausa, a rallentare, a concedersi il lusso di uno sguardo che si perde oltre l’orizzonte. È un omaggio al Lago di Como, alla sua
capacità di fermare il tempo, accogliere i pensieri e offrire un punto in cui sognare. Un
luogo dove non servono parole, perché a raccontare tutto ci pensa lo sguardo”
Biblioteca comunale di Como · FOTOGRAFIE · Mostre

LE MADRI LONTANE, mostra fotografica di Stefania Prandi, Biblioteca comunale di Como, 8 – 11 marzo 2025

Mostre

INAUGURAZIONE MOSTRA Fili di vita di Davide Molteni, venerdì 7 marzo, ore 18.00, The Art Company Como

Carlo Pozzoni Fotoeditore15:56 (29 minuti fa)
a paolo.ferrario
INAUGURAZIONE MOSTRA Fili di vita di Davide Molteni, venerdì 7 marzo, ore 18.00,
The Art Company Como
Via Borgovico 163, Como (cortile interno)
 la mostra sarà visitabile
dal lunedì al venerdì 15.00 – 18.30
sabato su appuntamento
telefonando al numero 339 65 89 013
l’esposizione termina sabato 22 marzo

per informazioni ed appuntamenti
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Davide Molteni, classe 1968, nativo di Como, vive a Erba.
Artista creativo ed eclettico, propone la sua arte al grande pubblico utilizzando l’arte del riciclo. La sua carriera ebbe inizio negli anni ’90 ma è dal 2000 che si sviluppa maggiormente il suo percorso. 
Nel 2016 ha presentato l’opera “Amore e odio”, dedicata all’amore e alle donne. 
Nel 2017 ha partecipato alla Gallery Sweet Gallery di Mariano Comense organizzata da Elena Isella con l’installazione “La dama del bosco”. 
Il 2018 è l’anno di “Anche gli inerti nel loro piccolo hanno una vita”, installazione commissionata dal polo fieristico di Erba Lariofiere, in occasione della fiera Meci. 
Nel 2019 Davide Molteni ha realizzato l’opera “Riflessi e riflessioni”, un percorso sensoriale costruito con materiali di recupero dismessi. 
L’artista è sicuramente poliedrico e visionario e come ama definirsi lui “libero da ogni etichetta”, con la capacità di vedere e sognare altro e oltre rispetto ai materiali utilizzati. In conclusione possiamo affermare che Davide Molteni esprime la propria arte partendo dal suo mondo interiore per arrivare ad esprimere i concetti di bellezza e libertà. 
Allo spettatore la fantasia di reinterpretarli.www.theartcompanycomo.it