Categoria: Haiku
Haiku d’autunno
Il colore rosso
tracce di rosso
su grigia pietra striata
cenere e fuoco
su grigia pietra striata
cenere e fuoco

Il rosso ha le sue esigenze per potersi esprimere: non può rinunciare a luce e calore.
Colore di fuoco e di sangue è simbolicamente legato al principio della vita..
Ci sono due rossi. Uno notturno e femminile, che possiede un potere d’attrazione centripeto. E un altro diurno e maschile, centrifugo e roteante come il sole, che getta la sua luminosità su tutte le cose.
“Il rosso notturno, centripeto è il colore del fuoco centrale dell’uomo e della terra, dove agisce il nutrimento, la digestione, e la rigenerazione dell’essere e dell’opera. E’ segreto, è il mistero vitale nascosto al fondo delle tenebre e degli oceani primordiali. E’ il colore dell’anima, della libido, del cuore”
In Jean Chevalier, Alain Gheerbrant, Dictionnaire des symboles, Seghers, Paris 1969, p. 126-127
Riconosciamo il rosso anche nella quotidianità. Il collerico sa che il sangue monta alla testa prima di esplodere in rabbia: … “vedo rosso”.
L’innamorato regala rose rosse e rossa è l’icona del cuore trafitto di passione. E, sordidamente, a luci rosse sono i locali dediti alla pornografia.
E se rosso è eccitazione, quale colore migliore per allertare in caso di rischio? Il semaforo, l’autopompa del vigile del fuoco, l’estintore, il bordo dei segnali stradali ne sono i noti richiami.
Sono giorni in cui il rosso fa la sua apparizione nell’orto/giardino.
Ci vuole tempo affinchè la natura possa giungere alla soglia della sua massima energia vitale.
Agosto, dalle mie parti, palesa questo punto si svolta. Ed ecco dunque le tinte porporine che primeggiano fra vasi, bordure e appezzamenti: il Callistemon, la Dalia, la Rosa, la Begonia, la Bignonia, la Gerbera, il Melograno, i carnosi e sugosi grappoli di Pomodori.
E’ il culmine dello sforzo, la carica finale prima della quiescenza che già bussa alle porte.
Ma l’energia vitale non è qualcosa che si cede così volentieri al capolino della stasi.
E’ in questo senso che intendo il rosso come punto di svolta.
Le graziose bacche del Corniolo, della Rosa Canina, delCotoneaster, del Malus da fiore fungono ancora da sentinelle estive, pur sapendo che l’impresa è ardua.
Piano piano dovranno cedere il passo al fogliame degli alberi, la cui tinta oro-rossastra sarà l’ultimo saluto al ciclo vegetale, prima della caduta a terra.
Il rosso delle Mele Stark segnala che il frutto è pronto alla raccolta. E’ tempo anche di togliere il collarino d’identificazione a Miciù per il rientro in città.
E’ quasi autunno, ma il colore del fuoco ancora scalda dentro.















